La mancanza di lucidità era palpabile.
Mettiamo da parte i falli di frustrazione ma gli errori di misura sono stati tanti proprio: lo stop di Pellegrini sul primo gol del Bologna ma potrei dire pure Svilar lento a rinviare, Dybala che scivola o si va sempre a infilare in mezzo a 2-3 avversari, l'affanno sui flipper di rimpalli in area, Celik che si fa infilare da una finta sull'esterno come un principiante, Mancini che va fuori tempo, i passaggi forzati, gli errori sotto porta di Elsha, Paredes e Dybala nel primo tempo.
Siamo passati da una partita in 10 in cui abbiamo visto un errore in 100 minuti a una con errori su errori.
Poi se è presunzione, superficialità, stanchezza mentale non lo so ma le mancanze erano evidenti.
Direi sicuramente partita preparata male, al di là delle frasi di circostanza nel pre-partita sulla forza dell'avversario.
E comunque anche la gamba nella fase centrale della partita è mancata. Come alzavano i ritmi non c'era pressione, contrasto, sempre passivi.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola