Chi io sia, cosa io faccia e perché io lo faccia in questo momento non sono domande rilevanti per i lettori di questo forum.
Come non é produttivo andare in giro a cercare colpevoli e complotti.
Parlavo un paio di settimane fa della legge antropologica della conseguenza: "Non mi importa quali siano le tue convinzioni ma a quali conseguenze esse conducano".
Proviamo a riflettere su quali conseguenze porti questa ricerca del malvagio e del colpevole.
Non coduce forse al sentirsi "buoni e innocenti". Al pensare che condannato ESSO, la storia finisca con un happy end?
è interessante come su questo forum le conseguenze dell'approccio americano ai problemi vengano duramente criticate, ma che poi ci si faccia portavoci e fautori delle cause stesse: semplificazione estrema in "bene-male" del mondo, ricerca della vittima di turno a cui affibbiare il ruolo di cattivone, condanna del cattivone al rogo (oggi si chiama Guantanamo) e poi business-as- usual.
La visione proposta dal complotto vede un popolo buono e innocente e un elite cattivissima e colpevole. In maniera non dichiarata sottintende inoltre che il popolo é composto di stupidi e l'elite di super intelligenti.
Poi promuove una fede paramessianica sul fatto che quando il popolo prenderá coscienza e scenderá in piazza tutto cambierá.
Questa sarebbe la democrazia.
Credo che il povero Pericle si rivolti nella tomba pesando a come questa parola (λόγος) sia stata stravolta.
Mi immagino Leonida che nell'Ade impreca come un fenicio e si chiede: "Ma sono loro i miei discendenti? é per
costoroche abbiamo sofferto (πάθος) e siamo morti?"
Io vedo Socrate che, benché innocente, beve la cicuta perché é fedele a una Polis che rappresenta un Ethos (ήθος) talmente grande da seguirlo perfino nella morte ingiusta.
No, questa non é democrazia ma la sua totale degenerazione la demagogia.
Vediamo invece cosa consiglierebbe il buon vecchio Pericle.
Chiediamoglielo: "Buon Pericles, ci potresti riassumere in una parola il senso della parola democrazia?"
ed ecco che lo spirito grandioso corruccia la spaziosa fronte e dopo una pausa di riflessione dice:
"RESPONSABILITÀ".
Cercate un responsabile per il male del mondo?
Guardatevi allo specchio!
In Atene ogni cittadino era responsabile della Polis, delle sue decisioni e della loro realizzazione.
Ogni cittadino pagava il prezzo di questa libertá, spesso con la vita su un campo di battaglia.
Il motivo per cui scrivo (ancora per pochi giorni) su questo forum é per dare un chiaro messaggio:
Il tempo si avvicina, i segni sono da tutte le parti.
Svegliatevi!
Uscite dall'illusione del consumo e del divertimento (Panem et circensis).
Fate ció che ritenete giusto ma uscite dal letargo.
Agite!
Non rimanete soli, cercatevi e trovatevi.
Fate progetti per un futuro che includa voi stessi e quante piú persone possibili.
Chi sia io non ha importanza alcuna.
Quello che importa é che ognuno ponga questa domanda a se stesso:
chi sono io?
Cosa ho fatto oggi per risolvere il problema?
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