UN CICLO SOLARE ESPLOSIVO
Il Ciclo Solare numero 24, che dovrebbe avere il suo picco di attività tra il 2010 e il 2011 “ha tutte le carte in regola per essere il più intenso ciclo solare degli ultimi 400 anni”, afferma il fisico solare David Hathaway (già noto per questo articolo) del Marshall Space Flight Center. Il suo team di ricercatori ha riportato queste conclusioni durante l’ultimo incontro all’ American Geophysical Union, a San Francisco.
Le previsioni si basano sulle registrazioni storiche delle tempeste solari geomagnetiche. Hathaway spiega: “Quando una raffica di vento solare si scontra con il campo magnetico terrestre, l’impatto causa una scossa nel campo stesso. Se tale scossa è abbastanza potente, prende il nome di tempesta geomagnetica.” In casi estremi le tempeste possono provocare interruzioni energetiche e far impazzire gli aghi delle bussole. L’effetto più spettacolare, invece, sono le splendide aurore.
Hathaway e Wilson hanno analizzato le attività geomagnetiche da 150 anni fino ad oggi, notando qualcosa di molto significativo: “L’attività geomagnetica registrata nel corso degli anni ci dice chiaramente come sarà il prossimo ciclo solare con un anticipo di 6-8 anni”, asserisce Hathaway. Come sempre, un’immagine vale più di mille parole:
Sopra: I picchi nell’attività geomagnetica (rosso) prevedono i massimi solari (nero) con più di 6 anni di anticipo.
Nel grafico riportato, le curve nere rappresentano i cicli solari con ampiezze diverse a seconda del numero di macchie solari rilevate. Le curve rosse rappresentano gli indici geomagnetici, nello specifico la variabilità intra-ora, detta IHV. “Questi indici derivano da dati magnetometrici registrati in due punti opposti della Terra: uno in Inghilterra e l’altro in Australia. I dati IHV vengono registrati ogni giorno dal lontano 1868,” ci racconta Hathaway.
Incrociando i dati IHV con il numero di macchie solari, è stato riscontrato che i dati IHV predicono l’ampiezza del ciclo solare con 6 anni di anticipo, e con un coefficiente di correlazione del 94%. Inutile tentare di spiegarne i motivi. “Non sappiamo perchè questa tecnica sia valida,” dice Hathaway. La fisica alla base di questo processo è un mistero. “Ma funziona!”
In accordo con le analisi effettuate, il prossimo Massimo Solare dovrebbe verificarsi nel 2010 con un numero di macchie solari pari a 160, margine di errore di 25 in più o in meno. Questi dati farebbero del prossimo ciclo solare il più potente degli ultimi 50 anni, vale a dire il più potente mai registrato.
Gli astronomi registrano macchie solari sin dai tempi di Galileo, in cui si accorsero che l’attività solare aveva un periodo di 11 anni. Curiosamente, 4 dei 5 cicli solari più potenti sono stati registrati negli ultimi 50 anni. “Il Ciclo solare numero 24 potrebbe rientrare tra questi”, asserisce Hathaway.
Questi risultati sono soltanto una conferma di quanto già riportato in analisi più metodiche. Molto più convincente, crede Hathaway, è il lavoro di Mausumi Dikpati e i suoi colleghi al Centro Nazionale per la Ricerca Atmosferica (NCAR) a Boulder, Colorado. “Hanno combinato le osservazioni del Great Conveyor Belt (articolo in lingua originale) con un sofisticatissimo modello della dinamo interna del Sole riprodotto al computer, allo scopo di produrre una previsione scientifica del prossimo ciclo solare”.
In breve i risultati ottenuti prevedono, ancora una volta, un Ciclo Solare numero 24 molto intenso. Prepariamoci ai fuochi d’artificio!
da astronomia.com del 27 dicembre 2006
Fonte:
science.nasa.gov/headlines/y2006/21dec_cycle24.htm