Crollo Economico in Arrivo?

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-Ocean-
00giovedì 16 agosto 2007 15:27
Apro questa discussione perchè evvettivamente manca, è nelle previsioni di molti, qualcuno ha scritto libri che arriverà entro quest'anno. Potrebbe essere la miccia per l'inzio dei conflitti.

Visto che la situazione delle borse non è delle più rosee attualmente e la crisi sui mutui non sembra facilmente superabile forse è bene tenere monitorata la situazione.



Parigi- Cac 40

Ultimo 5303.08
Var.% -2.57

Francoforte- Xetra-Dax

Ultimo 7302.25
Var.% -1.93



Londra- Ftse100

Ultimo 5935.6
Var.% -2.84

Madrid- Ibex 35

Ultimo 14140.8
Var.% -2.61



Zurigo - SMI

Ultimo 8466.14
Var.% -2.26

Amsterdam - AEX

Ultimo 492.76
Var.% -2.62

Piazza affari sta lasciando sul terreno -2.46 punti percentuali e le previsioni per l'apertura di wall strett sono al ribasso.

Questa mattina il Nikkei ha chiuso a meno 2 punti percentuali mentre seul a -7%, un crollo vero e proprio, sulla scia le altre borse asiatiche in forti perdite..
-Ocean-
00giovedì 16 agosto 2007 19:51
Io non sono in grado di illuminare purtroppo perchè la situazione mi sembra veramente di panico generale... vendono tutti come pazzi..
Anche le materie prime oggi hanno avuto forti ribassi

GOLD

-3.12%


SILVER
08/16/2007

-9.02%


PLATINUM
08/16/2007

-2.70%


PALLADIUM

-15.00
-4.34%


Il Greggio sta perdendo il 4 % e Wall Stett è in questo momento
a -2.56

insomma io la bacchetta magica non ce l'ho ma non è un giorno occasionale questo è successo ieri anche se in Italia la borsa era chiusa, è successo settimana scorsa, la sensazione è che non si riescano a rialzare... e sappiamo che il futuro crollo economico non è una visione di pochi ma si trova nei siti di contro informazione da anni..
-Ocean-
00giovedì 16 agosto 2007 20:24
Vuol dire che fai la fila in strada per avere la pagnotta..
-Ocean-
00giovedì 16 agosto 2007 20:26
La nostra moneta è carta io credo solo che ci sia dietro qualcuno a questo non penso sia frutto di conseguenze accidentali penso sia voluto, se poi sia per specularci come nel 29' o per altro non so.. ma se continua cosi prevedo un'ondata di suicidi..
sev7n
00giovedì 16 agosto 2007 20:42
le azioni sull" acqua" tendono al rialzo, lo appena visto su bloomerg tv (tv che si occupa di finanza), tra l'altro c'e' una pubblicita' di una banca



dove viene messa in risalto il suo valore economico ( che in caso di catastrofi naturali andra' certamente a crescere).

nel cercare questa foto mi sono imbattuto in quest'articolo, (che la dice tutta).

Fideuram e l'acqua che ingrassa

Elchasky ci segnala il caso di banca Fideuram che, nel corso di qualche mese, ha cambiato l'headline dell'annuncio stampa che vedete in alto.
La versione precedente riportava la dicitura: "Pesa più un litro d'acqua che un litro di petrolio, banca Fideuram lo sa."

Probabilmente il concetto del valore economico di una risorsa come l'acqua, non era ben trasferito ai lettori che, "ingenuamente", scambiavano l'annuncio come una sorta di campagna sociale, tesa a sottolineare il fatto che l'acqua è un bene comune e prezioso da tutelare.
Accortasi del problema, l'azienda ha scelto di puntare su un messaggio più diretto e meno fraintendibile: "Una volta l'acqua era solo una risorsa naturale. Oggi è un'importante risorsa economica."

Come dire: "Se non l'aveste capito, l'acqua sta diventando un business più importante del petrolio e non ci faremo sfuggire quest'opportunuità, per cui affidatatevi a noi!"

www.spotanatomy.info/index.php/2007/06/22/banca_fideuram_acqua_petrolio_ca...
Beate!
00venerdì 17 agosto 2007 02:24
bhe sempre notizie grame.
Invece io voglio postare buone notizie, gioite con loro!
[SM=g27828]

[swisstxt] - 14-08-2007 - Nel secondo trimestre dell'esercizio in corso, l'UBS ha realizzato un utile netto in crescita del 79%, incassando 5,622 miliardi di franchi. Gli analisti finanziari prevedevano 4,8 miliardi.

[swisstxt] - 14-08-2007 - L'utile netto dello Swatch Group ha raggiunto i 460 milioni di franchi ne primo semestre, con una progressione del 39,4% rispetto ad un anno fa,

[swisstxt] - 15-08-2007 - La Rieter, nel primo semestre, ha fatto segnare una crescita sia del fatturato che dell'utile netto. Quest'ultimo ha raggiunto i 116,7 milioni di franchi, con una progressione del 42%, mentre il giro d'affari è aumentato del 9%, per attestarsi a 1,920 miliardi.

[swisstxt] - 15-08-2007 - Nella prima metà dell'esercizio in corso, la Nestlé ha visto il suo utile netto progredire del 18,4%, attestandosi a 4,9 miliardi di franchi. Il giro d'affari è dal canto suo cresciuto dell'8,4%, a 51,1 miliardi.

[swisstxt] - 16-08-2007 - La Zurich Financial Services ha visto la sua redditività aumentare sensibilmente nel primo semestre. L'assicuratore ha infatti realizzato un utile netto pari a 2,7 miliardi di dollari (+33%).

[swisstxt] - 16-08-2007 - La Ciba ha chiuso la prima metà dell'esercizio 2007 con un utile netto di 103 milioni di franchi, contro una perdita di 202 milioni subita nello stesso periodo dell'anno scorso.
|54|
00venerdì 17 agosto 2007 08:22
12, 54
scusa beate, ma gioire perchè la nestlè, la multinazionale che fa più danni al mondo, la stessa che poco tempo fa produsse una campagna in africa che spiegava che il latte materno era "avvelenato" e che i bimbi potevano crescere e nutrirsi solo con il latte in polvere prodotto da loro che trall' altro costava un patrimonio incrementando il debito pubblico di quel paese già poverissimo e che poi si rivelò pure di pessima qualità.. non è una gran cosa.
alcune delle compagnie che citi non perderanno mai. sono multinazionali senza scrupoli che non si fanno problemi a mettere in mutande i piccoli produttori.

ma sono daccordo che ci farebbe bene una ventata di buone notizie, per riprendere "fiato".. io sto ancora aspettando.. [SM=g27813]

astropedro
00venerdì 17 agosto 2007 09:43
forse quella di beate era ironia.....
|54|
00venerdì 17 agosto 2007 10:58
12, 54
aoh! occapito! mica ho detto che è na st****! e trall' altro semo pure amici io e lei! me so sbajato.. ma non me rompete le p***e.. sbaglio pure io.. tutti giù a replicare.. già posto poco qui, scusa beate stavo lavorando e ho preso spunto.. solo uno spunto ti mando un bacio.

voi altri fateve 'n giro.




rpp
00venerdì 17 agosto 2007 11:00
http://infowars.net/articles/august2007/150807Corsi.htm

sull'url di sopra si parla di un crollo del dollaro statunitense progettato a tavolino, in modo da portare il suo valore al pari di quello del peso, e del dollaro canadese, per poi introdurre l'AMERO, la moneta unica americana, poi lo scopo è sempre quello, piano piano, introdurre una moneta unica mondiale



(la copertina del giornale è di 30 anni fà), cmq, io sono stato parecchio dietro l'economia nel 2005, 2006, già ai tempi infatti si parlava di un crollo, ed il consiglio era sempre lo stesso, estinguere i mutui, non crearne altri, piuttosto, risparmiare ed investire in oro e materie prime, terreni agricoli ecc.. ma se possibile evitare prestiti o al limite farsi carico di prestiti piccoli, perchè basta anche non riuscire a pagare una sola rata per una qualche difficoltà e vi confiscano tutto.

cmq leggendo l'articolo, la preoccupazione piu grande è per gli americani, che si troverebbero con il 20% del potere d'acquisto in meno, noi quando abbiamo optato per l'euro ci siamo trovati con quasi il 50% del potere d'acquisto in meno quindi.. bazzecole in confronto. io per quanto ne so la crisi economica della plebe esiste da parecchio, quindi, è meno probabile che piu giu di così si possa andare di quanto si possa credere leggendo i siti di finanza. diciamo che quelle notizie sono per i finanzieri non per gli operai, cioè, se la borsa perdesse anche 10% a noi che ce frega? il crollo per primi lo sentiranno i trader e quelli che investono in borsa, a noi ci tocca dopo, però se l'spmib arrivasse tipo a 27-28000 (ora è a 38100) il contraccolpo di sicuro lo sentiremo tutti, ma qusta non è una cosa che può succedere da un momento ad un altro, assolutamente, cioè, forse neanche un 11 settembre bis farebbe crollare tanto le borse.
skorpion75
00venerdì 17 agosto 2007 16:07
per rinfrescare un po la memoria a tutti ricordo che nell'ottobre del 1987 (quindi non si parla del 29,cioe di 80 anni fa) in un solo giorno wall street perse circa il 20% seguito ovviamente a ruota da tutte le altre borse mondiali,e in un mese circa il 30-35% (non ricordo piu bene i reali ribassi ma la situazione si capisce da solo)

ora secondo me questo crollo del 1987 cosi poi come quello avuto nel 1998 a seguito del fallimento di un fondo hedge altamente speculativo, ritornando poi con la memoria anche al 1929-1932, non sono state altro che prove tecniche per il crollo dei crolli finale, quello che assisteremo noi tra qualche mese-anno.
-Ocean-
00venerdì 17 agosto 2007 16:11
Sicuramente ci saranno delle aziende che in borsa sfrutteranno questo periodo, come ad esempio quelle relative all'acqua e in futuro quelle relative alle materie prime anche se ora sono in flessione..
intanto oggi tokio a chiuso con un ribasso di quasi cinque punti e mezzo percentuali, mentre la fed a tagliato i tassi di sconto di mezzo punto dando cosi una ondata di energia fresca ai mercati europei...

per cronaca questo è l'ultimo articolo di disinformazione.it che da mesi parla di quello che sta accadendo..
www.disinformazione.it/camelot_crollata.htm
-Ocean-
00venerdì 17 agosto 2007 16:14
"La storia si ripete: voglio ricordarvi che Giovedì 24 Ottobre 1929, cinque giorni prima del famoso Martedì Nero, in seguito alle prime avvisaglie di panic selling sui listini, intervennero tre banche nazionali per sostenere le quotazioni e limitare l’emorragia di vendite: la National Bank , la Chase Manhattan e la Banca Morgan. Il giorno successivo, Venerdì 25 ottobre, molti banchieri di prestigio si affrettarono ad effettuare dichiarazioni ancora rassicuranti circa lo stato di buona salute dell'economia, persino il famoso Charles Schawb (fondatore della omonima casa di brokeraggio) e lo stesso presidente Hoover affermavano che la situazione era sostanzialmente sana ed i fondamentali economici dell’industria americana proiettavano una vigorosa e stabile prosperità per il futuro. Sappiamo tutti com’è andata a finire tre giorni dopo: un crollo drammatico delle quotazioni, la giornata di negoziazione più catastrofica, sino ad allora, della storia di Wall Street: il famoso Martedì Nero del 29 Ottobre 1929. "
www.disinformazione.it/camelot_crollata.htm

Questa purtroppo è la realtà, nessuno vi dirà mai sta per crollare l'economia, siamo messi male, se voi vi aspettate queste parole siete fuori strada siete tra quelli che il governo pensa di rincuorare dicendo che le basi dell'economia sono salde, senza queste parole corllerebbe tutto all'istante è chiaro no.
rpp
00venerdì 17 agosto 2007 23:29
Re:
skorpion75, 17/08/2007 16.07:

quello che assisteremo noi tra qualche mese-anno.




sai com'è, coi "sicuramente" in ambito di materie complesse come l'alta finanza e l'economia ritengo sia opportuno andarci piano, pena profonde delusioni, la sfera di cristallo non ce l'ha nessuno... sò che è il tipo di cambiamento che qualcuno si auspica, spesso me lo auspico anche io.. una bella ramazzata ai piani alti e corrotti, sai che soddisfazione? quante delusioni amico mio.. sai come si dice.. tiriamo avanti [SM=g27822]
steve.
00sabato 18 agosto 2007 03:04
Re: Re:
rpp, 17/08/2007 23.29:




sai com'è, coi "sicuramente" in ambito di materie complesse come l'alta finanza e l'economia ritengo sia opportuno andarci piano, pena profonde delusioni, la sfera di cristallo non ce l'ha nessuno... sò che è il tipo di cambiamento che qualcuno si auspica, spesso me lo auspico anche io.. una bella ramazzata ai piani alti e corrotti, sai che soddisfazione? quante delusioni amico mio.. sai come si dice.. tiriamo avanti [SM=g27822]


beh,non so che posizione abbia Rpp ma mi sembra che abbia una visuale ben più ampia di altri che studiano economia all'università.Qualora avessi intenzione di rifugiarmi nel paese delle favole,io e altri qualunquisti potremmo sicuramente rivolgerci a questi inutili universitari ma,finchè continuerò ad essere un sincero essere umano credo che le relazioni di Rpp saranno ben più reali e prolifiche di tanti inutili unversitari pagati ingiustamente coi soldi di NOI contribuenti!!!! [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

-Ocean-
00sabato 18 agosto 2007 20:47
Re: Re: Re:
steve., 18/08/2007 03.04:


beh,non so che posizione abbia Rpp ma mi sembra che abbia una visuale ben più ampia di altri che studiano economia all'università.Qualora avessi intenzione di rifugiarmi nel paese delle favole,io e altri qualunquisti potremmo sicuramente rivolgerci a questi inutili universitari ma,finchè continuerò ad essere un sincero essere umano credo che le relazioni di Rpp saranno ben più reali e prolifiche di tanti inutili unversitari pagati ingiustamente coi soldi di NOI contribuenti!!!! [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]





Il problema è che l'università sforna studenti "tipo" perchè si insegnano determinate cose non si insegna ad avere una opinione propria su un argomento, se il docente dice che va tutto bene lo studente all'esame devi dire che va tutto bene se no viene steccato.
Quindi non è questione che gli universitari siano utili ma che non hanno la volontà di cercare un'opinione loro in quello che studiano, e io li seguo a ruota perchè ho molte cose più interessanti e importanti da leggere nel tempo libero cdhe ulteriori libri di università..
Quello che mi preoccupa è che la situazione sui mutui cosi come quella futura sui derivati sono state previste non profetizzate già da tre anni per questo periodo storico, sarà una coincidenza?
Io credo che questo sistema sia molto instabile e chese accadrò un nuovo 29 non sarà più solo legato al paese in cui avverrà ma si estenderà a livello globale, le strategie della Fed come le immissioni di liquidità o i tagli di percentuale al tasso di sconto servono per placare il dolore non per guarire la malattia..
Grid2012
00domenica 19 agosto 2007 12:46
...i giovani top manager bocconiani che dirigono l'economia da Brussels hanno come idolo indiscusso e assoluto il sig. MARCO TRONCHETTI PROVERA...ne parlano come una divinità!

Che aggiungere?
steve.
00martedì 21 agosto 2007 18:45
Re: Re: Re: Re:
aralelex, 18/08/2007 14.54:



tu che ne pensi, ci sarà il botto economico?



Caro Aralelex,non ho idea di che cosa succederà. . . e ti confesso che non me ne importa un fico secco [SM=g27828] Dico così perchè l'andamento dell'economia non è un argomento che mi tocca da vicino.E nemmeno da lontano.Secondo me ha ragione Rpp quando dice che prima di investire noi gente comune,deve fare tanta strada.Dipende poi dal comportamento della gente comune.Per quanto mi riguarda non ho nessun tipo di conto corrente,non ho in corso nessun investimento con azioni o altre diavolerie di cui capisco poco,non ho prestiti o debiti tranne che con persone amiche. . . se poi ci aggiungi che non mangiando carne e pesce mi adatto tranquillamente e ben volentieri a cibarmi di alimenti a basso costo. . . Beh,se deve esserci un disastro economico ne risentirò sicuramente meno di tanti altri.
Credo che tante persone si sentirebbero già in crisi economica se fossero nelle mie umili condizioni. [SM=g27828] [SM=g27828] Ma finchè il lavoro tiene,la mia economia va avanti.Poi andrò a fare il ladro.In Italia è un mestiere in continua ascesa,per niente tassato e con un margine di guadagno altissimo.A giudicare dalla tv,se ti beccano non ti fanno nemmeno granchè,poi.Peccato che non ho la stoffa per farlo,altrimenti. . . [SM=g27816]
-Ocean-
00mercoledì 29 agosto 2007 13:22
CRISI USA SCUOTE L'ASIA, LISTINI KO CON WALL STREET
www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_122332...

e questo è l'articolo di blondet sul settembre che sta arrivando

www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=2214¶metr...
Assurbanipal X
00mercoledì 5 settembre 2007 20:04
La crisi peggiora:

www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=2231¶metro=...

e oggi le borse mondiali sono di nuovo crollate.

secondo me è imminente un crollo economico mondiale senza precedenti.

ecco l'appello di un esperto:

messaggio d'emergenza alla nazione americana:

www.movisol.org/07news141.htm
Assurbanipal X
00mercoledì 5 settembre 2007 22:00
Dzal sito del sedicente stigmatizzato Bongiovanni
www.giorgiobongiovanni.it/ita/ultimi_scritti1/index.htm

LA CADUTA DELLA BORSA DI WALL STREET - LA GRANDE TRUFFA ECONOMICA DEGLI USA.

PREPARATEVI PRESTO CROLLERÀ L'ECONOMIA MONDIALE!
UN ALTRO SEGNO DEI TEMPI.
LA COLPA?
DELL'IMPERO AMERICANO, DEI SUOI VASSALLI, VALVASSORI E VALVASSINI, ORMAI IN DECADIMENTO E IN DISFACIMENTO MA SEMPRE PRONTO PER UN'ALTRA GUERRA. LA PROSSIMA CONTRO L'IRAN.
MA ANCHE DELL'ALTRO IMPERO APPENA NATO DALLE CENERI DELL'UNIONE SOVIETICA, RUSSIA-CINA.
L'APOCALISSE È IN CORSO!

GIORGIO BONGIOVANNI STIGMATIZZATO
SANT'ELPIDIO A MARE (ITALIA),
17 AGOSTO 2007
Assurbanipal X
00giovedì 6 settembre 2007 12:30
Comunque una cosa ci terrei a capire, se la prossima e forse imminente crisi economica mondiale sia una delle tante crisi cicliche propedeutiche al capitalismo, o sia una crisi che determinerà il crollo del sistema capitalista come nel 1989-91 è crollato il sistema sovietico. dico questo perchè in reasltà già nel 2000/2001 c'è stata un crollo dei mercati, ricordate, le borse persero tantissimo a causa del crollo dei titoli della new economy, spesso si dimentica che già allora un crollo c'è stato, eppure il sistema ha saputo riprendersi.
-Ocean-
00giovedì 6 settembre 2007 13:54
Re:
Assurbanipal X, 06/09/2007 12.30:

Comunque una cosa ci terrei a capire, se la prossima e forse imminente crisi economica mondiale sia una delle tante crisi cicliche propedeutiche al capitalismo, o sia una crisi che determinerà il crollo del sistema capitalista come nel 1989-91 è crollato il sistema sovietico. dico questo perchè in reasltà già nel 2000/2001 c'è stata un crollo dei mercati, ricordate, le borse persero tantissimo a causa del crollo dei titoli della new economy, spesso si dimentica che già allora un crollo c'è stato, eppure il sistema ha saputo riprendersi.




secondo me ci sfugge una cosa, che la nostra economia è completamente comandata dalle banche, io non so come, ma sono sicuro che è cosi di conseguenza mentre nel 2001 c'era l'intezione di risollevarsi in questo caso potrebbe non esserci.. sono loro che comandano il mondo, e sono il nwo..
LucioMaximo
00giovedì 6 settembre 2007 13:55
Re:
Assurbanipal X, 06/09/2007 12.30:

...eppure il sistema ha saputo riprendersi.



Mmm...tu dici?

A me sembra che da allora siamo sempre in bilico...


Assurbanipal X
00giovedì 6 settembre 2007 17:16
06-09-2007 16:45
Usa: insolvenze mutui balzano a nuovo record


(ANSA) - ROMA, 6 SET - Livello record per il numero di cittadini Usa che rischiano il pignoramento della casa a causa dell'insolvenza nel pagare il mutuo. Lo rivela Mortgage Bankers' Association: nel secondo trimestre i pagamenti in ritardo da parte dei titolari di mutui 'subprime' e' balzato a livello di uno ogni sette mutui. La quota dei mutui in pignoramento e' salita allo 0,65% lo scorso trimestre, raggiungendo un massimo di tutti i tempi. I pagamenti in ritardo sono saliti al 14,82% del totale.
Assurbanipal X
00giovedì 6 settembre 2007 18:09
e alle tante crisi già in atto, si aggiunge quella relativa alla scarsità di petrolio (di cui pure si va parlando da tempo):New York,

17:12
PETROLIO: SCORTE USA -3,9 MLN, BENZINA A MINIMI DA 2 ANNI
Le scorte di greggio, negli Stati uniti, nella settimana terminata il 31 agosto, sono calate di 3,9 milioni di barili a 329,7 milioni, contro le previsioni di un calo di 5 milioni di barili. Lo comunica il Dipartimento dell'Energia Usa precisando che le giacenze di benzina sono scese ai minimi da due anni, con una flessione di 1,5 milioni, rispetto agli 1,3 attesi, a 191,1 milioni di barili. I distillati sono invece risultati in aumento di 2,3 milioni a 132,2 milioni rispetto alle attese di una crescita di 1 milione di barili.



Dalian (Cina), 17:47
PETROLIO: OPEC, MERCATO BEN FORNITO, NESSUNA CARENZA
Il mercato del greggio e' ben fornito e non c'e' alcuna carenza di forniture. Lo ha assicurato in un'intervista a Reuters il presidente dell'Opec, Mohammed bin Dhen al-Hamli. "Penso che il mercato sia ben bilanciato - ha detto - non c'e' alcuna sorta di carenza di forniture". In vista del vertice dell'11 settembre molti esponenti dell'Organizzazione hanno gia' ribadito che non c'e' necessita' di aumentare le forniture nonostante le richieste dovute all'aumento dei prezzi, che oggi hanno toccato quota 77 dollari. Hamli non ha voluto precisare se un intervento sulla produzione potrebbe essere rinviato al prossimo vertice.

repubblica.it


G@rghy
00giovedì 6 settembre 2007 20:59
Che cosa ci nascondono?
Maurizio Blondet
06/09/2007

E’ apparso su Jane’s, la rivista militare più autorevole del mondo.
E’ l’annuncio di una conferenza che si terrà il 10 settembre a Londra all’Hotel Radisson Mayfair: l’annuale «Uk Defence Conference», sul tema «Defence in 2020 and beyond», ossia «La Difesa nel 2020 ed oltre» (1).
Segue un testo anodino fino alla banalità in cui viene fatta cadere - come ha notato il sito Dedefensa - una frase agghiacciante, apocalittica.
Eccolo nelle parti salienti:
«Nel 1990 le minacce militari odierne non erano previste. Accadrà lo stesso della situazione che il mondo affronterà attorno al 2020? I tempi di scelta del materiale sono lunghi, e i processi di acquisizione sono complessi e costosi. Questo forum [...] si concentra sul come evitare di essere presi in contropiede nel 2020. L’apparato militare e l’industria si concentreranno insieme sulle conseguenze operative, di acquisizione di bilancio delle minacce crescenti che emergono dalle tendenze geopolitiche, che saranno illustrate da pensatori strategici provenienti da Paesi importanti».
Seguono i temi che saranno trattati:
«Il futuro della guerra: che cosa si deve prevedere?»
«Proteggere la libertà dei mari, delle coste e degli snodi se la globalizzazione collassa».
«Dopo Iraq e Afghanistan - Affrontare Stati falliti o in via di fallimento».
«Le sfide maggiori: come evitare di essere presi in contropiede nel 2020».

E poi ancora, con il tono più piano che si possa:
«... Questa conferenza annuale guarda ai trend globali che interessano la difesa e la politica estera, alle nuove minacce e a quelle che mutano, alle loro implicazioni strategiche e alle conseguenze per i rifornimenti e per la forza armata. Il Joint Doctrine and Concepts Centre delle forze armate britanniche prevede un collasso generale dell’ordine globale nel prossimo decennio, ed altri pensatori strategici sono ugualmente pessimistici. Le conseguenze per le forze armate dei Paesi NATO, Australia e Giappone saranno particolarmente severe, e le proiezioni sull’equipaggiamento e la forza umana richiederanno revisioni. Le industrie della difesa dei Paesi occidentali avranno reali ampie prospettive di sviluppare nuove capacità e nuovi programmi.
La conferenza esaminerà e valuterà le priorità per i ministeri della Difesa e le opportunità di business per coloro che li riforniscono. Alcune delle priorità esistenti resteranno, altre saranno cambiate e nuove aree emergeranno. Ciò sarà di beneficio per un’industria agile in quanto i Paesi faranno fronte - e si prepareranno finanziariamente - per minacce esistenziali piuttosto che ‘guerre di propria scelta’ (come l’Iraq, ndr.) e dovranno prendere decisioni alla luce del crescente arco di estremismo e, nella misura in cui gli Stati si moltiplicano, come portare la propria difesa a lavorare in un quadro di più integrate relazioni...».

La frase agghiacciante è quella in neretto.
In inglese, The Joint Doctrine and Concepts Centre of the British military predict a breakdown of the global order in the next decade and other strategic thinkers are equally pessimistic.
Buttata là in mezzo al frasario più «normalizzato» (che armi useremo nel 2020, quali blindati converrà comprare...), essa annuncia, come en passant, che entro dieci anni si prevede il crollo del nostro sistema.
E la profezia viene da una autorità indiscussa: il Joint Doctrine and Concepts Centre è l’organo massimo di pianificazione e previsione delle forze armate britanniche.
Un organo carico di sapere imperiale, e il cui compito è appunto quello di elaborare gli scenari possibili delle minacce incombenti, onde preparare i mezzi materiali ed umani per affrontarle.
Stavolta la minaccia è «il collasso - o il disorganizzarsi – dell’ordine globale».
E ciò «nel prossimo decennio».
Ed altri analisti strategici «sono ugualmente pessimistici».
Dopo di che, si continua come niente fosse: ciò apre «vaste opportunità» per «aziende agili» dell’apparato militare-industriale, dato che i Paesi dovranno dedicare parecchio denaro non per fare «guerre di loro scelta» contro avversari disarmati come l’Iraq, bensì per tener testa a «minacce alla propria esistenza».
Come dice il sito belga Dedefensa, è come se dicessero: l’apocalisse è per domani, è ufficiale, parliamo dunque delle armi di cui avremo bisogno dopo il diluvio...
Questi signori invitano altri signori del settore a proseguire le loro attività corrente, a continuare il business loro proprio (militare) come niente fosse, a dare e ricevere informazioni sugli equipaggiamenti e gli armamenti che occorreranno per la fine del mondo.
Ci dicono che quegli armamenti sono necessari (la prova è che quelli che avete oggi, e vi furono raccomandati ieri, non funzionano perchè «nel 1990 le minacce attuali non furono previste»), senza giungere alla conclusione onesta: che anche i nuovi e futuribili non serviranno a niente, perchè cosa serve davvero, nel «collasso del sistema globale» entro dieci anni?

Questi signori sanno qualcosa che non ci dicono.
«Collasso dell’ordine globale» è per noi un’immagine paurosa ma vaga, che evoca prospettive tante volte ripetute ma difficilmente immaginabili: fine del petrolio, riscaldamento globale con siccità e dunque penurie e desertificazione, guerre per l’acqua, rottura del «mercato libero» e delle sue basi finanziare basate sul credito...
Sì, è facile elencare.
Ma provate a immaginare per un momento voi - ciascuno di voi - e la vostra famiglia, i vostri figli, nel «collasso dell’ordine globale».
Senza benzina e con energia scarsa, insufficiente e carissima.
Senza riscaldamento.
Con difficoltà alimentari, tesseramento e razionamento.
Senza lavoro e senza trasporti, e senza telefonini nè TV.
Tutto ciò che le masse danno per garantito e permanente - i consumi enormi, gli sprechi, la tecnologia dell’Occidente - può mancare entro dieci anni.
Noi riceviamo quasi tutto ciò che consumiamo da distanze immense, da trasporti facili ed economici: ci arrivano in container dalla Cina, dallìAsia, in tubature dalla Russia, dallìAlgeria. Non fabbrirhiamo noi la maggior parte delle merci che consumiamo, e non sappiamo più fabbricarle.
L’ordine globale è un sistema di interdipendenza: dipendiamo da altri, da stranieri, da estranei per tutto ciò che costituisce la nostra vita.
Se il sistema si rompe, si apre un’era nuova e antica.
L’era dell’autarchia, dove è meglio fabbricare le proprie merci e coltivare il proprio grano. Sappiamo farlo?

L’era dell’autarchia è l’epoca in cui i desideri superflui non si esaudiscono, anzi in cui nemmeno i bisogni reali e impellenti hanno piena soddisfazione.
Il collasso dell’ordine globale implica il ritorno a guerre di un certo tipo: armarsi per arraffare il petrolio o l’acqua ad altri.
L’Occidente in declino demografico non pare ben piazzato per questo: non ha abbastanza giovani da sacrificare per le nuove guerre di rapina, e i nostri giovani hanno mani lisce e bianche, sono signorini viziati.
Anche noi lo siamo.
Soprattutto, abbiamo perso le risorse interiori necessarie nelle età della penuria: la frugalità, il mutuo aiuto, lo spirito di sacrificio, la capacità di sopportare fame e freddo, la pazienza, la disciplina.
Nulla ci ha educato a quello, anzi abbiamo avuto l’educazione contraria: all’abbondanza senza impegno, alla festa perpetua del consumo e dello shopping, all’arroganza del «prima io».
Nell’era difficile del collasso globale, da noi, non è difficile prevedere quello che accadrà: il disordine, la sopraffazione, la guerra di tutti contro tutti per il tozzo di pane o per il privilegio. Quella che già ci scorre nelle vene, e che viene tenuta a bada dalla relativa abbondanza di cui tutti viviamo.
Per frenare il disordine anarchico si renderà necessaria la coercizione, l’autorità e la paura.
Chi ci comanderà, allora?
Quelli che ci comanderanno saranno degni del comando, o saranno come i nostri governanti di oggi, i primi ad arraffare la fetta migliore della torta, derubando la gente, e lasciando che noi - la maggior parte della società - si tiri fuori dagli stracci da sè, magari scannandosi?

Potete pensare che sto esagerando, come al solito.
Ma rileggetevi quella frase di Jane’s: «The Joint Doctrine and Concepts Centre of the British military predict a breakdown of the global order in the next decade and other strategic thinkers are equally pessimistic».
Sì, quei signori sanno qualcosa.
Qualcosa che non ci dicono.
E questo spiega, forse, parecchie delle cose incomprensibili che stanno facendo in questi anni.
Bush che coinvolge l’America in guerre disastrose, di durata indefinita, aprendo una voragine di debito nelle finanze dello Stato, come se sapesse che quel debito non lo pagherà mai; e intanto fa costruire campi di concentramento, per ora vuoti, e passa leggi di riduzione delle libertà personali, e prepara un «governo d’emergenza» pronto ad assicurare la «continuity of government» da bunker sotterranei.
O i finanzieri che impazzano in speculazioni sempre più dementi e arrischiate, come se mai dovessero renderne conto.
Guardate i potenti d’ogni parte, i politici e i miliardari d’ogni risma: tutti vivono e impazzano nel presente, ora per ora.
Sicuri dell’impunità, o come le orchestrine del Titanic, ci tengono buoni e dormienti con il calcio e la fiction.

Vivono come se non ci fosse un domani.
Cosa sanno, che noi non sappiamo?

Maurizio Blondet

Note
1) www.janes.com/events/conferences/ukdc2007/



Ecco la fonte!



Assurbanipal X
00giovedì 6 settembre 2007 22:40
agghiacciante
terrastella
00venerdì 7 settembre 2007 09:13
che dire? x certi versi ricorda un po' la situazione prima della rivoluzione francesi, quando il 95% del popolo si è stufato di stare a morire di fame e il 5%, l'aristocrazia, sprecava e si abbuffava...e si è visto che è successo...
tornando a noi, e ai nostri tempi, in un certo senso queste sono le uniche cose, talmente gravi, che sovvertirebbero l'ordine mondiale fin qui costituito, e permetterebbero un punto di svolta...molto probabilmente i primi tempi saranno durissimi, molta gente morirà...ma si sa che l'Uomo è una creatura molto adattabile e industriosa, il modo lo troveremo sicuramente...il famoso "ritorno alla terra"...mi sa che ci conviene imparare a coltivare la terra e fare a meno sempre più delle "comodità" [SM=g27824]
MG-TG
00venerdì 7 settembre 2007 11:25
Che dire.... molte volte Blondet pare fin troppo catastrofista, ma nello specifico ....
se per qualsiasi motivo (o per guerre o cataclismi vari) Noi Italiani (ma direi la maggior parte delle nazioni se non tutte) ci dovessimo trovare senza approvvigionamenti esterni, ci dovessimo trovare a gestire una qualsiasi emergenza, non solo saremo impreparati perchè purtroppo oggi i lavori manuali quasi nessuno più li sta facendo (e chi produce? forse è anche per questo oltre ai vari giochi finanziari la causa della crisi economica), ma mancherebbero improvvisamente molte delle risorse "necessarie" per la Ns. sopravvivenza.
Beh certo torneremo a mangiare pane e cipolle e utilizzeremo il cavallo e la bicicletta con le ruote di legno come mezzi di trasporto...... come facevano i Ns. trisnonni; saremo catapultati immediatamente indietro di 150 anni prima dell'avvento della rivoluzione industriale, la popolazione verrebbe sicuramente dimezzata per le malattie e gli stenti alimentari.....
Quello che non mi convince è che tutto questo debba accadere per forza entro dieci anni. Tali rischi, dal momento in cui l'uomo si è dotato di "strumenti" di distruzione di massa, ci sono sempre stati (pensate al periodo della guerra fredda tra Russia e Stati Uniti).
Tra gli strumenti di distruzione di massa voglio inserire anche le centrali nucleari non tanto per l'annoso problema degli smaltimenti delle scorie radiottive ma quanto per l'effetto distruttivo che provocherebbe la esplosione di una sola centrale nucleare (pensate a ciò che è accaduto Chernobyl nel 1986, è pensate a quello che sarebbe successo se invece di un singolo reattore l'esplosione avesse interessato l'intera centrale). Ed è sempre esistita purtroppo la possibilità che un qualche corpo celeste possa colpire la Ns. amata terra..... o un virus particolarmente endemico e distruttivo sfuggito per sbaglio da un laboratorio, possa decimare la popolazione mondiale......
Per natura non credo molto alle statistiche e per quel che so un qualche evento distruttivo potrebbe verificarsi domani, tra una settimana o tra 50 anni.....
Noi tendiamo spesso a dimenticarci fatti accaduti qualche tempo fà ( e per certi versi questo è un bene) enfatizzando ciò che sta accadendo nel presente.
Vedremo il futuro cosa ci riserverà....magari niente di tutto ciò, ma soltanto un mondo diverso e forse migliore di quello attuale.
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