LA DISTRUZIONE DI ROMA secondo le profezie .

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Mario961
00lunedì 25 gennaio 2010 05:36
da quelle bibliche a quelle extra bibliche ma sempre ispirate dallo Spirito Santo
APOCALISSE 18:8-19

Datele tormento e afflizione nella stessa misura in cui ha glorificato sé stessa e vissuto nel lusso. Poiché dice in cuor suo: "Io sono regina, non sono vedova e non vedrò mai lutto". 8 Perciò in uno stesso giorno verranno i suoi flagelli: morte, lutto e fame, e sarà consumata dal fuoco; poiché potente è Dio, il Signore che l'ha giudicata.
Ez 26:15-21; 27
9 I re della terra, che fornicavano e vivevano in lascivie con lei, quando vedranno il fumo del suo incendio piangeranno e faranno cordoglio per lei. 10 Spaventati dai suoi tormenti se ne staranno lontani e diranno: "Ahi! ahi! Babilonia, la gran città, la potente città! Il tuo giudizio è venuto in un momento!" 11 I mercanti della terra piangeranno e faranno cordoglio per lei, perché nessuno compra più le loro merci: 12 oro, argento, pietre preziose, perle, lino pregiato, porpora, seta, scarlatto, ogni varietà di legno odoroso, ogni varietà di oggetti d'avorio e di legno preziosissimo, rame, ferro, marmo, 13 cannella, spezie, profumi, unguenti, incenso, vino, olio, fior di farina, grano, buoi, pecore, cavalli, carri e persino i corpi e le anime di uomini. 14 I frutti che l'anima tua desiderava sono andati lontani da te; tutte le cose delicate e sontuose sono perdute per te e non si troveranno mai più. 15 I mercanti di queste cose che sono stati arricchiti da lei se ne staranno lontani per timore del suo tormento, piangeranno e faranno cordoglio dicendo: 16 "Ahi! ahi! La gran città ch'era vestita di lino fino, di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle! In un attimo una ricchezza così grande è stata distrutta". 17 Tutti i piloti, tutti i naviganti, i marinai e quanti trafficano sul mare se ne staranno lontano 18 e vedendo il fumo del suo incendio esclameranno: "Quale città fu mai simile a questa grande città?" 19 E si getteranno della polvere sul capo e grideranno, piangeranno e faranno cordoglio dicendo: "Ahi! ahi! La gran città nella quale tutti quelli che avevano navi in mare si erano arricchiti con la sua opulenza! In un attimo è stata ridotta a un deserto".


[SM=g10070]



Mario961
00lunedì 25 gennaio 2010 05:48
Il destino di Roma è segnato. Almeno questo è ciò che sostengono alcuni tra i più conosciuti profeti del passato, secondo i quali proprio nella "città eterna" avrà inizio il conflitto finale tra le forze del bene e le armate sanguinarie di Satana. Un conflitto che si protrarrà a lungo e che si risolverà soltanto quando di Roma non resteranno che macerie.
Diverse profezie affermano che Roma sarà distrutta. Una famosa predizione attribuita al venerabile Beda assicura: "Finché rimarrà in piedi il Colosseo anche Roma durerà. Quando il Colosseo cadrà anche Roma cadrà e quando Roma cadrà il mondo finirà".
Identico vaticinio sulla fine di Roma era stato divulgato da Tertulliano. I messaggi della Vergine a La Salette e a Fatima avvertono che delle grandi disgrazie travolgeranno Roma. Nell’anno 1846 nel messaggio di La Salette, località delle alpi francesi vicino a Grenoble, la "bella Signora" ai bambini Massimino e Melania intenti a pascolare le pecore, tra l’altro, dirà: "…Roma sparirà e il fuoco cadrà dal cielo e distruggerà tre città. Tutto si crederà perduto e non si vedranno che omicidi; non si sentirà che rumori di armi e bestemmie. I giusti soffriranno molto. (…) Roma perderà la fede e diventerà il seggio dell’Anticristo. I demoni dell’aria, con l’Anticristo, faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell’aria e gli uomini si pervertiranno sempre di più…".

LA PROFEZIA DI FATIMA

La Madonna si rivelerà 71 anni dopo ai piccoli pastorelli Lucia dos Santos, Franco e Giacinta Marto e affiderà loro dei messaggi profetici.
I primi due, tra l’altro, riguardano l’annuncio che la prima guerra mondiale sta per finire, ma che ne scoppierà un’altra, "durante il regno del prossimo pontefice (Pio XI, 1922-1939 nda)". Il 31 agosto 1941, ventiquattro anni dopo i fatti di Fatima, la stessa Lucia parlò, per la prima volta, del messaggio ricevuto dalla Madonna e disse che esso era diviso in tre parti; nel cosiddetto "terzo Memoriale" di Suor Lucia è, appunto, scritto: "Il Segreto comprende tre cose distinte ed io ne svelerò due".
La parte non divulgata del messaggio, detta anche terzo segreto di Fatima, o quello che si ritiene tale, fu pubblicato a firma di L. Heinrich da un giornale di Stoccarda, il Neues Europa, il 15 ottobre 1963, e parla anch’esso di gravi castighi contro la città eterna.
"(…) Anche per la Chiesa, verrà il tempo per le sue più grandi prove. Cardinali, si opporranno a Cardinali; Vescovi a Vescovi. Satana marcerà in mezzo alle loro file, e a Roma vi saranno cambiamenti.
Ciò che è putrido cadrà e ciò che cadrà, più non si alzerà. La Chiesa sarà offuscata, e il mondo sconvolto dal terrore…".
Molti sensitivi hanno predetto la fine di Roma. Il sensitivo F. Blanchard, nel 1886, raccontò che aveva avuto una spaventosa visione, molto realistica che lo aveva lasciato per lungo tempo sconvolto. Ecco cosa disse di aver visto: "Al posto della fontana, nella piazza di Roma, dove si scorge la Basilica di San Pietro, c’era un’enorme tinozza di sangue e qui andava la gente per tingere i drappi, che poi esponeva lungo le strade… I drappi rossi gocciolavano sangue…".
A suor Imelda, nel 1872, apparve Roma distrutta e "coperta di macerie". Nostradamus predisse inauditi flagelli che si dovrebbero abbattere su Roma.
T. Mann ci informa che: "Secondo un commentatore, P. Innocent Rissault, intorno al 1980 sarebbe iniziata l’egemonia dell’Anticristo. Con lo scisma finale della Chiesa Cattolica Romana e la distruzione di Roma nell’anno 2000…".
Renzo Baschera, attento studioso di profezie, fa notare che un gran numero di veggenti "vedono sorgere in Roma un vulcano, dal quale verrà vomitata lava e fuoco, mentre la terra si contorce…".


IL REGNO DEL TERRORE

Il Monaco di Padova, vissuto nel XVIII secolo, ripete nelle sue profezie quelle dell’eremita Teolosforo (1300). Egli, tra l’altro, predisse la distruzione di Roma nel 2013.
Nella seconda metà del secolo scorso, Giovanna Le Royer, che visse nel monastero di Fougères, annunciò il segno che avrebbe indicato che la catastrofe era vicina: "…quando si abbandonerà nella Chiesa la lingua della catacombe (si riferisce al latino, nda) Satana sarà prossimo a ingaggiare una tremenda lotta, perché sarà questo il tempo in cui il suo diletto figliolo starà per giungere sulla terra". Frate Bartolomeo di Salluzzo predisse: "…Firenze bella e Napoli gentile, ch’ognun di voi divenuta è un porcile, con l’empia, sporca Roma, tutte e tre sarete dome e porterete una gran soma".
San Giovanni Bosco (1815-1888), fondatore dei salesiani e insigne taumaturgo, era dotato di grandi poteri paranormali, e fu frequentemente illuminato da sogni profetici puntualmente avveratisi come, tanto per fare due esempi, quella relativa alla conciliazione tra l’Italia e la Santa Sede e quella che descrisse le varie fasi in cui poi si svolse effettivamente il Concilio Vaticano I.
In una delle sue tante visioni profetiche vide le afflizioni che avrebbero sconvolto Roma e ne informò papa Pio IX: "E di te, O Roma, che sarà? Roma ingrata, Roma effeminata; Roma superba. (…) Roma! Io verrò a te quattro volte. Nella prima percuoterò le tue terre e i suoi abitanti (potrebbe essere la Prima guerra mondiale, 1915-1918, nda). Nella seconda porterò la strage e lo sterminio fino alle tue mura (si riferisce alla Seconda guerra mondiale?). Non apri ancora l’occhio? Verrò la terza volta, abbatterò le difese e i difensori ed al comando del Santo Padre subentrerà il regno del terrore, dello spavento, della desolazione. Ma i miei savi fuggono. La mia legge è tuttora calpestata. Perciò farò la quarta visita. Guai a te se la mia legge sarà ancora un nome vano per te. Succederanno prevaricazioni nei dotti e negli ignoranti. Il tuo sangue ed il sangue dei tuoi figli laveranno le macchie che tu fai alla legge di Dio.
Scrive ancora Baschera: "Roma, come Parigi, sarà distrutta. Su questo punto concordano decine di profezie. La distruzione non sarà però subitanea, immediata. Ci saranno ‘dei segni’. In questo messaggio si dice difatti: ‘Io verrò quattro volte a te’. Il primo ‘segno’ sarà dato probabilmente dal terremoto (ma si tratterà di una serie di mini-sismi, che ‘gireranno per i colli romani, come caproni imbizzarriti’)…".
Santa Brigida vide: "Maometto ritornare a Roma, portando una lunga spada e seminando ovunque la discordia…".
La monaca di Dresda scrisse di uno spaventoso e sibillino sogno profetico che aveva fatto su Roma: "Da poco mi ero addormentata quando una mano mi prese e mi sollevò. Mi trovai come su un poggio e ai miei piedi c’era la città benedetta, ma di questa riuscivo a distinguere solo il Colosseo… ho visto uscire una processione di vescovi e di cardinali che, al posto di pregare, litigavano fra di loro. ‘Riportano la Chiesa a Gerusalemme’, diceva qualcuno. E qualcun altro: ‘Hanno stipulato un patto con Satana’. Quando riaprii gli occhi, al posto del Colosseo c’era un piccolo lago e sopra un angelo con una scritta in fronte: ‘Questa è la seconda prova. Ma prima che il larice rinverdisca per la terza volta una grandinata ben peggiore si abbatterà sulla città santa, ridotta ormai ad una spelonca di ladri, dove la pestilenza e il vizio saranno pane quotidiano e dove i vescovi mangeranno nella stessa scodella dei malfattori, mentre i giusti periranno in carcere. Ed ora, mi disse ancora la voce, voglio farti vedere la prima prova che verrà mandata alla città santa. Ho visto allora una fiamma di fuoco cadere sibilando sulla terra e andare a incunearsi tra le case, poco lontano dalla Basilica… E un’enorme voragine si aprì inghiottendo case, strade e persone…".


L’ULTIMO PAPA

Il Papa San Pio X, nel 1909, ebbe una visione terrificante; nel corso di un’udienza cadde improvvisamente in uno stato molto simile alla trance. Ridestandosi da questo stato disse profondamente turbato: "Ciò che ho veduto è terribile! Sarò io o un mio successore? Ho visto il Papa fuggire dal Vaticano camminando tra i cadaveri dei suoi preti. Si rifugerà da qualche parte, in incognito, e dopo una breve pausa morrà di morte violenta". Tutto ciò dovrebbe accadere in una Roma in preda ad una grande tribolazione.
Concludo questa inquietante rassegna di profezie su Roma citando il vescovo irlandese Malachia (1094-1149), canonizzato nel 1190 da Clemente III; a lui sono attribuiti 112 motti coi quali profetizza altrettanti papi, da Celestino II fino al Papa della fine del mondo. Profezie originali e molto inquietanti. Ad esempio Papa Giovanni Paolo I è designato col motto De Medietate Lunae (della metà della luna). Il suo papato durò appena 33 giorni; egli morì o, come scrive David Yellow nel suo libro "In nome di Dio", fu assassinato alla metà del mese lunare. Giovanni Paolo II col motto De Labore Solis (Del lavoro del sole). È noto il suo viaggiare continuamente per il mondo come l’astro fulgente che ogni giorno sorge e sembra percorrere infaticabilmente tutto il cielo per scomparire al tramonto e poi ricominciare.
Benedetto XVI, penultimo Papa, è designato come Gloriae Olivae. L’ultimo Papa, secondo Malachia, si chiamerà Petrus Romanus. Ecco quanto dice la celebre profezia: "Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro Romano che pascerà il suo gregge tra mille tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città dei sette colli sarà distrutta e il giudice temibile giudicherà il suo popolo".



Fonte: www.amolenuvolette.it/root/kulture/profezie%20su%20roma.txt
Mario961
00lunedì 25 gennaio 2010 05:57
La profezie di Malachia e della monaca di Dresda: Benedetto XVI sarà l'ultimo papa della storia?


Il centundicesimo papa è associato al motto De gloria olivae, "dalla gloria dell'olivo": esso si potrebbe collegare a Benedetto XVI osservando che i Benedettini sono anche chiamati "monaci olivetani".
Benedetto XVI sarebbe quindi l'ultimo papa della Chiesa cattolica?
A conferma di tale ipotesi interviene una grande veggente: la monaca di Dresda.
Non si conosce la reale identità di questa religiosa; sappiamo che è vissuta tra il XVII e il XVIII secolo e che è passata alla storia per i testi delle sue profezie contenenti indicazioni sugli ultimi papi e sulla fine dei tempi. I manoscritti della monaca di Dresda, ritrovati nel 1808, sono formati da una raccolta di 31 lettere, che presumibilmente dovevano essere molte di più in origine, alcune in un buono stato di conservazione, altre molto rovinate. I destinatari di tali lettere sono diversi regnanti, papa Clemente XI, alcuni cardinali e altri religiosi della Chiesa cattolica.
Nella lettera a Federico I di Prussia la monaca di Dresda acrive che "l'ultimo Pietro giugnerà dalla tua terra", la Prussia che, all'epoca di Federico I, comprendeva anche quella che attualmente è la Germania.
Joseph Ratzinger è nato il 16 aprile 1927 a Marktl am Inn, in Germania appunto. Grazie a questo dettaglio la profezia della monaca di Dresda e la profezia di Malachia sembrerebbero quindi convergere.
Certo l'associazione fra De gloria olivae e Benedetto XVI è un po' labile...
Secondo alcune tradizioni romane molto antiche, però, nella trascrizione delle profezie di Malachia sarebbe andato perduto un motto, Caput nigrum: bene, sullo stemma di Joseph Ratzinger si trova proprio la testa di un moro, un antico simbolo della diocesi di Frisinga.
Se così fosse, se il vero motto da associare a Benedetto XVI diventasse Caput nigrum, il motto De gloria olivae passerebbe al posto successivo, il centododicesimo, e si potrebbe riferire a un papa benedettino destinato a guidare la Chiesa negli ultimi tempi, quelli preannunciati da Malachia con la frase:

"Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il Romano, che pascerà il gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dei sette colli crollerà e il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Amen".

Secondo alcuni storici questa frase risulta essere un'aggiunta tardica, risalente addirittura al 1820: ma questo, se anche fosse, non intaccherebbe la nostra analisi perché quasi 200 anni di anticipo hanno comunque un'ottima validità profetica.
Il centododicesimo papa, il successore di Benedetto XVI, potrebbe essere quindi Pietro il Romano?
Il dubbio che si presenta agli studiosi nell'interpretare questo passaggio è che il testo della profezia non specifica se il papa associato al motto De gloria olivae e Pietro il Romano siano da identificarsi con una sola persona oppure con due persone distinte; e non specifica se, nel caso si trattasse di due persone distinte, sarebbero due papi consequenziali, come per gli altri pontefici dell'elenco, o se invece fra loro potrebbero trovarsi altri papi. In quest'ultima eventualità risulterebbe impossibile determinare quanto tempo potrebbe intercorrere fra il centododicesimo papa e la caduta della Chiesa di Roma.

E' importante comunque sottolineare che le profezie di San Malachia non preannunciano la fine del mondo ma solo la fine del papato.
Ed è importante sottolineare come la fine del papato e della Chiesa, secondo la dottrina cattolica, non siano affatto da considerarsi eventi drammatici ma siano anzi preludio al ritorno di Cristo, alla salvezza definitiva dopo il grande Giudizio, al compimento della storia umana, al raggiungimento della pienezza... E questo è in perfetto accordo con quanto detto finora e con la visione prospettataci dai Maya per la fine della quinta era, il 21 dicembre 2012.
Pietro II sarà l'ultimo papa della storia della Chiesa così come Pietro I ne è stato l'iniziatore?
Del resto nessun papa durante i lunghi secoli del papato ha mai scelto il nome di Pietro e l'arrivo di un altro Pietro sarebbe davvero una buona chiusura simbolica del cerchio.
E quando il cerchio sarà chiuso, che cosa accadrà?
Con questa domanda lasciamo Malachia e le sue profezie sui pontefici portandoci ancora dietro l'idea che molto di quello che conosciamo e molto di quello che rappresenta il nostro mondo potrebbe essere giunto al suo epilogo. L'universo e il mondo stanno cambiando, le antiche civiltà ce lo hanno annunciato e alcuni grandi uomini della storia hanno lasciato criptiche testimonianze che il segreto di un grande cambiamento sembrano contenere, un grande cambiamento che potrebbe davvero coinvolgere tutti gli aspetti della nostra esistenza.

Così è giunto il momento di andare a incontrare l'ultimo profeta del nostro viaggio, il più grande profeta di tutti i tempi, Nostradamus, che ha molte volte nominato i pontefici nelle sue Centurie e che, nella quartina 56 della quinta Centuria, ha scritto:

"Per il trapasso di molto vecchio pontefice, sarà eletto romano di buona età, che sarà detto che il saggio indebolisce, e lungo terrà e di operosità acuta".

Mario961
00lunedì 25 gennaio 2010 06:06
PROFEZIA DI MALACHIA secondo quotidiano cattolico Avvenire
LA PROFEZIA DI SAN MALACHIA

Malachia O'Morgair (1094-1148) è stato un arcivescovo irlandese di Armagh ed è venerato come santo della Chiesa Cattolica.

La devozione dei fedeli gli attribuisce diversi miracoli e una visione riguardante l'identità degli ultimi papi , la cosiddetta Profezia sui Papi.

La Profezia sui Papi o Profezia dell'ultimo Papa è un elenco di 112 brevi frasi in latino che pretendono di descrivere tutti i pontefici della Chiesa Cattolica a partire da papa Celestino II (eletto nel 1143) e fino ad arrivare ad un papa di là da venire, descritto nella profezia come "Pietro il Romano", il cui pontificato finirà con la distruzione di Roma e con il Giudizio Universale.

Su questa profezia si è molto dibattuto. L'ultimo papa, Pietro il Romano, secondo alcuni commentatori sarebbe stato aggiunto nel 1820, e non apparirebbe nell'elenco originale.

Se così fosse, Malachia avrebbe indicato come ultimo il papa attuale.

Se invece anche l'ultima frase in latino fosse originale, ciò significherebbe che l'attuale papa sarebbe il penultimo.

Vediamo alcuni esempi di come Malachia descrisse alcuni papi, secoli prima del loro avvento:

Papa Pio XII

Il 106º papa della profezia, identificato con Papa Pio XII reca il motto Pastor angelicus. Il cognome di Pio XII è Pacelli che, come amava ricordare lo stesso pontefice, in latino vuol dire "Pace del Cielo" (Pax caeli) e viene collegato al motto. Già in vita fu soprannominato Pastor Angelicus e gli fu dedicato un cine-documentario, in cui recitò nel ruolo di se stesso, con questo titolo.

Papa Giovanni XXIII

Il 107º papa, identificato con Papa Giovanni XXIII è indicato come Pastor et nauta (pastore e marinaio). Il pontefice, in quanto tale, è pastore di anime. Roncalli proveniva della sede episcopale di Venezia, una delle Repubbliche Marinare, di cui fu patriarca.

Papa Paolo VI

Il 108º papa, identificato con Papa Paolo VI, viene descritto come Flos florum (fiore dei fiori, che tradizionalmente indica il giglio). Lo stemma papale di Paolo VI riporta tre gigli.

Papa Giovanni Paolo I

Il 109º papa, identificato con Papa Giovanni Paolo I, è indicato come De medietate Lunae o De media aetate Lunae, cioè "il periodo medio di una luna", di circa un mese. Il papato di Giovanni Paolo I durò circa un mese, a causa dell'improvvisa e oscura morte.

Papa Giovanni Paolo II

Il 110º papa, identificato con Papa Giovanni Paolo II, reca il motto De labore Solis.

In latino “labor” significa anche eclisse, pertanto il significato della frase potrebbe essere “dell’eclissi di sole”. Consultando il registro delle eclissi solari della Nasa risulta che Giovanni Paolo, nato il 18 maggio 1920, nacque proprio il giorno di un’eclissi solare parziale.

Papa Benedetto XVI

Il 111º papa, identificato con Papa Benedetto XVI, è descritto come De gloria olivae.

Il motto De gloria olivae è stato collegato al nome "Benedetto" perché alcuni benedettini sono chiamati "monaci olivetani". Da notare che nell'araldo del Papa è raffigurata un persona di colore sul lato sinistro (rispetto visione) simbolo della Diocesi di Frisinga di cui fu arcivescovo. Il termine "olivae" è stato collegato al colore di questo viso di moro. Il 26 aprile 2009 Benedetto ha proclamato santo Bernardo Tolomei, fondatore dell'ordine degli Olivetani.



La profezia sul 112° papa, Petrus Romanus, presagisce la fine della Chiesa e la distruzione di Roma dopo l'ascesa al soglio pontificio dell'ultimo papa.

Sotto il suo motto vi è un'inquietante frase: "In persecutione extrema sacrae romanae ecclesiae sedebit Petrus romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibi transactis, civitas septis collis diruetur, ed Judex tremendus judicabit populum suum. Amen."

La traduzione in italiano di quest'importante frase è la seguente: "Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile giudice giudicherà il suo popolo. E così sia".

Ireneo1991
00sabato 30 gennaio 2010 10:30
Sia i versetti dell'Apocalisse che le profezie del Nostradamus e della monaca tedesca fanno pensare ad un'esplosione atomica su Roma. Potrebbe avvenire con un attentato (magari di Al Qaida) da parte di persone che odiano profondamente la cultura cristiana-occidentale che ha trovato la sua massima espressione secolare nel Vaticano ?? L'incendio e le macerie e cadaveri ovunque di cui si parla nelle tre profezie fanno pensare ad una deflagrazione enorme e spaventosa; la profezia dell'Apocalisse dice addirittura che i naviganti vedranno il bagliore notturno delle fiamme dal mare (dal Mar Tirreno per l'esattezza), cioè dal mare della città di Ostia che dista circa 40 Km. da Roma urbe.


Ireneo1991
Ireneo1991
00sabato 30 gennaio 2010 10:37
La persecuzione estrema della Chiesa a cui allude Malachia potrebbe essere l'epilogo di questo lento ma inesorabile cammino che sta portando la cultura laicista dell'occidente a mettere da parte ogni giorno di più qualsiasi cosa "puzzi" di cristianesimo (basti pensare solo al tentativo del presidente francese Sarkozy, lo scorso anno, a non inserire nella carta cstituzionale europea il titolo di "cristiana" riferito alla propria cultura, storia e identità, cosa che ha addolorato molto il Papa, giustamente). Tutto in nome della "laicità" dello Stato, degli Stati, dunque - in apparenza - con una buona motivazione , con l'intento di non privilegiare nessuno; di mettere tutti sullo stesso piano!! [SM=x289931]

Ireneo1991
(Marcello86)
00domenica 31 gennaio 2010 15:56
penso anche io del ordigno nucleare
anche se di piccola potenza farebbe più vittime di Hiroshima
perchè è la Capitale e ci sono più di 10 milioni di persone....
ermanno60
00domenica 31 gennaio 2010 16:00
Se sparisse il centro del potere romano e centrale, non sarebbe mica male anzi, magari le tasse sparirebbero e la si finirebbe di pelare la stessa gatta.
Per il resto si spera che non debbano mai morire innocenti ma solo COLPEVOLI di tradurre in schiavitu' altri esseri umani .
Del resto e' sempre oggi concesso purtroppo troppo potere secondo molti statisti alla statalita' invece che al popolo .

In molti credo che sperano che cio' avvenga presto..... ma e' sempre impossibile che avvenga tutto questo secondo me'.. sarebbe troppo sperare nella liberazione e nella oppressione di tutti gli eventi accaduti nella storia romana .... a iniziare da chi invento' i soldi come moneta di scambio; per quella oggi abbiamo gente che va' a rubare, che e' debitrice, ed altri che sono stati rovinati, altri ridotti in povertà, ma ci pensate a quanti danni hanno fatto !!!
Si' si' speriamo presto nella distruzione Romana ...

Molte cose positive ...
La Chiesa e solo un luogo di culto a cui e' millenario il credo.
Mario961
00domenica 31 gennaio 2010 16:30
Re: penso anche io del ordigno nucleare
(Marcello86), 31/01/2010 15.56:

anche se di piccola potenza farebbe più vittime di Hiroshima
perchè è la Capitale e ci sono più di 10 milioni di persone....




Esagerato ! Sono 2.731.996 secondo gli ultimi dati ISTAT del 30 agosto 2009 .Coi pendolari provenienti da tutta l'Italia, nei 5 o 6 giorni lavorativi della settimana , arriva a 5 milioni di media. Avendo una superficie di 1.285 km² risulta essere quello più esteso d'Italia ; dubito che possa avere una distruzione come quella descritta nelle profezie con una bomba da 3 chilotoni come quella che distrusse Hiroshima che aveva una superficie minore di quasi 400 km² quadrati rispetto a quella di Roma ( 905,13 km² ) !! Potrebbero usare una testata atomica tra i 5 ed i 10 chilotoni per causare l'immane distruzione descritta nelle profezie bibliche e di altri profeti e profetesse dell'era cristiana.

Mario961
00domenica 31 gennaio 2010 16:33
Re:
ermanno60, 31/01/2010 16.00:

Se sparisse il centro del potere romano e centrale, non sarebbe mica male anzi, magari le tasse sparirebbero e la si finirebbe di pelare la stessa gatta.
Per il resto si spera che non debbano mai morire innocenti ma solo COLPEVOLI di tradurre in schiavitu' altri esseri umani .
Del resto e' sempre oggi concesso purtroppo troppo potere secondo molti statisti alla statalita' invece che al popolo .

In molti credo che sperano che cio' avvenga presto..... ma e' sempre impossibile che avvenga tutto questo secondo me'.. sarebbe troppo sperare nella liberazione e nella oppressione di tutti gli eventi accaduti nella storia romana .... a iniziare da chi invento' i soldi come moneta di scambio; per quella oggi abbiamo gente che va' a rubare, che e' debitrice, ed altri che sono stati rovinati, altri ridotti in povertà, ma ci pensate a quanti danni hanno fatto !!!
Si' si' speriamo presto nella distruzione Romana ...

Molte cose positive ...
La Chiesa e solo un luogo di culto a cui e' millenario il credo.




Ermanno credi davvero che , se accadrà una catastrofe simile, il resto d'Italia potrà "cantare vittoria" ?? [SM=x289931]




Mario961
00mercoledì 3 febbraio 2010 21:09
Piccolo uomo del 2000
00venerdì 5 febbraio 2010 07:13
Ciao Mario961.
La tua ricerca è interessante ma... non sei di Roma.. VERO???!? [SM=x289936]
A parte le battute... il vaticano e con essa Roma è fuori discussione che abbiano uno spiacevole destino segnato... sono in troppi a predirlo.

Ci aggiungo anche un passo decisamente poco incoraggiante del monaco basilio (non potrei che citare lui.. d'altronde! [SM=g8423] )
Anche in questo passo parla quasi esclusivamente del destino della russia ma ad un certo punto cita Roma e le sue "sorelle" (seconda Roma: attuale Instambul; terza roma: Mosca) e lo fa prefigurando un destino realmente tragico.

Paragrafo c
Totale 9°
UNA ROSA DI SOLE AVVOLGERA’
LA PICCOLA MADRE
“La semente germogliata nel tempo di Ivan
verrà dispersa. Qui nacque la grande verità,
qui verrà sepolta, qui risorgerà.
Quando il Mille verrà aggiunto al Mille,
l’orizzonte sarà schierato dalla luce, ma
il tempo della Resurrezione sarà ancora lontano.
Nubi dense di tempesta si addenseranno
sulla piccola e sulla grande Madre.
Sara’ la piccola Madre a tendere la mano
alla Santa Madre per strapparla alla palude,
ma per entrambe ci saranno lacrime.
Nella palude sarà radunato l’esercito di Satana
e l’esercito del male vincerà il bene,
ma la sua vittoria avrà un tempo.
Dal giorno si ritornerà alla notte, le ombre
saranno confuse con la luce
e la luce diverrà ombra.
Quello che esisteva non esisterà più
e quello che non esisteva esisterà.
Cosi’ per un decimo del tempo.
Sara’ in questo tempo che una rosa di sole
avvolgerà la piccola madre in un sudario
di sangue che si stenderà dalla prima
alla seconda Roma e dalla seconda alla terza.

Su questa terra il sole lascerà il suo segno, ma
sarà sulla terra nera che il sole brucerà le pietre.
Da una di queste nascerà il rinnovamento
della Santa Madre Russia, alla presenza
di Santa Sofia. Sara’ questo il tempo in cui
si rinnoveranno chiesa e mondo intero,
perché il figlio della terra non sarà inviato
per unire ciò che l’uomo ha diviso.”
Mario961
00venerdì 5 febbraio 2010 11:45
Il termine "sorelle" riferito a Roma potrebbe essere uguale a quello delle "figlie" della "Gran Meretrice" di Apocalisse 17 ; sono termini simbolici che indicano CHIESE CRISTIANE APOSTATE cioè Il Cattolicesimo come "madre delle meretrici" (ovvero Roma come nella profezia di Basilio); le chiese protestanti, ortodosse e copte sono di conseguenza "le figlie meretrici" di cotanta madre (o le relative città di riferimento: Ginevra, Londra Salem, Istambul, Kiev, Mosca).

Non sono di Roma ma ci vivo 5 giorni su 7 per motivi di lavoro. Nel passato glorioso questa città ha rappresentato il faro della civiltà su tutto il genere umano ; si guardava Roma come noi oggi guardiamo New York , Tokyo o Los Angeles. Se sei di Roma e vivi a Roma sai benissimo quello che è divenuta questa grande città del passato !!






ermanno60
00sabato 6 febbraio 2010 21:05
La Fine di Roma caro Piccolo_uomo_del_2000 e' scritta da millenni, occorre solo aspettare la fine dei tempi
Nel frattenmpo leggi su molte profezie .
Roma sparira' ! Il centro del potere e la chiesa scomparira' !
Satana e i suoi Apostoli faranno in modo che questo accada, perche' e' gia' stato scritto da millenni e varie profezie non lo newgano di sicuro !.

Comunque leggi bene non in rete ma qualche libro in qualche biblioteca, oramai anche io ci sto passando delle ore al giorno 2 volte la settimana per 4 ore in totali .
E' gia' tutto scritto, vedi anche le profezie di Edgar Cayce, di Nostradamus, della Bibbia, e di altri .

Saluti e speriamo che la fine arrivi, siamo in molti ad avere le tasche piene del potere temporale in cui Roma, ha ridotto in poverta' miliardi di persone nel mondo da quando Satana ha fondato la moneta come mezzo di scambio !
Gli eventi sono gia' stati scritti ben 2000 e passa anni or sono.
Mario961
00domenica 7 febbraio 2010 16:05
L'apostolo Giovanni, in Apocalisse, ripetendo quanto detto da Pietro nelle sue due lettere chiama la Chiesa apostata di Roma una volta "la Gran Meretrice" seduta su molte acque nel capitolo 17 ; in Apocalisse capitolo 18 invece , la stessa città, viene chiamata Babilonia la Grande. Bisogna ricordare che - etimologicamente - Babilonia significa "Confusione" !!Chi conosce, anche superficialmente , la storia di questa città prima e dopo la caduta dell'Impero Romano , sa quanto corrisponda al vero questo termine.

ermanno60
00lunedì 8 febbraio 2010 11:35
Scusa Mario ma devo correggerti

la stessa città, viene chiamata Babilonia la Grande. Bisogna ricordare che - etimologicamente - Babilonia significa "Confusione" !!



Il nome viene dal sumero la cui traduzione in accadico dà Bab-Ilani, che significa « la Porta degli Dei » Fu dal II millennio a.C. la capitale d'un potente impero. Passò poi sotto la dominazione Amorrea, venne distrutta dagli Ittiti, sottomessa ai Cassiti, agli Elamiti e poi dagli Assiri. È liberata da Nabopolàssar, padre di Nabucodonosor II.
Babilonia fu una delle città più popolose del mondo antico e fu la prima metropoli nella storia umana ad avere 200.000 abitanti[2]. Un maestoso palazzo cinto da poderose mura era la sede del reggente della città che in epoca persiana divenne il satrapo della regione. Nelle vicinanze stava una delle sette meraviglie del mondo, i Giardini pensili di Babilonia, mastodontica opera fonte di ammirazione anche per Alessandro Magno che, conquistata Babilonia, rimase innamorato di questi favolosi luoghi.

................................
Questo girando per altre cose sulla mia Enciclopedia, oltre a quanto ricordi negli anni.
Il termine "Confusione" non ha nulla a che vedere .

Ciao e permettimi tale correzione.
Mario961
00lunedì 8 febbraio 2010 12:19
Nessun problema con la tua puntualizzazione etimologica che accetto. Io - parlando dell'Apocalisse di san Giovanni - però mi riferivo alla Babilonia mistica che non ha nulla a che vedere con la Babilonia storica ed etimologica !! Mi riferivo, più che altro, a questo :


it.wikipedia.org/wiki/Babilonia_la_Grande


Ciao.




Pelugo
00sabato 27 febbraio 2010 00:05
Mario961 anchio concordo con le tue profezie che citi e penso che quando avverrà la distruzione di Roma saremo già in una fase avanzata dell'Apocalisse che secondo mè all'incirca è iniziata poco prima della prima guerra mondiale...ma è lunga da spiegare, tornando alle profezie su Roma ne ho letta una del ragno nero che annuncia la sua distruzione per opera di un meteorite. Quando ho saputo che ci sono delle probabilità che un meteorite si scontri con la Terra nel 2036 mi ha fatto pensare [SM=g7062], ultimamente mi lascia ancora più pensieroso da quando ho scoperto che la data dell'impatto sarà il 13 aprile proprio la domenica di Pasqua [SM=g10070] che sia solo una strana coincidenza? O ci sia la mano di Dio? Ciao a tutti [SM=x289938]
Mario961
00sabato 27 febbraio 2010 19:08
No, nessun meteorite e soprattutto è da escludere la data del 2036 (che ha tutta l'aria di una "data di riserva" per il flop del 2012 !!) . Opto per l'esplosione nucleare o più esplosioni con mini-bombe costruite con uranio impoverito (entrano in una valigia e son impossibile da scoprire anche coi rivelatori geiger se la valigia è schermata all'interno con del piombo). Una mini-bomba di questa può avere effetti ugualmente devastanti su un'area come l'Esquilino (per intenderci tutta l'area intorno alla Stazione Termini e sino a Piazza San Giovanni) oppure come l'EUR , o la Magliana e la Garbatella messe insieme!! Propendo più per un attentato multiplo di matrice islamica nella capitale italiana ; se si fondono i pazzi talebani sunniti di Afghanistan, Pakistan ed Iraq coi pazzi sciiti dell'Iran che la bomba atomica se la stanno costruendo davvero (contro tutto il mondo) si otterrà una miscela esplosiva non solo metaforica , in funzione anti-occidentale ed anti-cristiana e per gli islamici il fulcro della Cristianità non è Canterbury, non è Ginevra e non è nemmeno Mosca ma è Roma, il Vaticano !! In questa compagine terroristico-fondamentalista metteteci pure gli sviluppi che ci saranno a breve in Turchia . La Turchia, rifiutata dall'Europa si vendicherà di certo e la recente islamizzazione dei vertici di quel paese che ha portato all'arresto di decine di generali che complottavano in nome della laicità della Turchia contro l'ascesa del fondamentalismo islamico dimostra che questa nazione sarà "una delle chiavi" fondamentali per la distruzione di Roma (nel senso che offrirà agli esecutori materiali copertura e supporto logistico) . Le autorità di Roma sono stet sempre quelle che hanno frenato di più per l'accesso della Turchia in Europa !! Sarà un'unica grande esplosione nucleare o tante - almeno 5 - mini-esplosioni nucleari con bombe all'uranio impoverito .


Mario961
00sabato 27 febbraio 2010 19:26
Metteteci nel conto che l'Italia (Roma) e la Germania (Berlino), stranamente , sono le uniche capitali occidentali (della cristianità)che non hanno subito finora attentati di matrice islamica . L'ha subito l'America. L'ha subito la Gran Bretagna. L'ha subito la Spagna . L'ha subito la Francia. L'ha subito la Russia .I servizi segreti delle nazioni citate adesso hanno reso i punti strategici delle loro più grandi città delle fortezze inespugnabili per i gruppi terroristici islamici come Al Qaida. Gli israeliani col terrrismo ci convivono praticamente sin dalla loro nascita perciò colpire lro è praticamente impossibile; i tedeschi, anche se non sono stati colpiti, non scherzano nemmeno . L'anello debole della catena è l'Italia . Abbiamo servizi segreti totalmente inaffidabili e la nstra sicurezza ce l'ha in mano il colonnello Gheddafi e gli accordi (o le promesse di accordi) commerciali che si fanno con lui. Basta che quello s'incazzi davvero contro di noi e darà il "semaforo verde" per tutte le organizzazioni terroristiche islamiche mediorientali che vorranno colpire Roma, o Milano o Venezia o Bologna. Questo non è un mistero per nessuno. La guerra che l'Islam ha dichiarato contro l'Occidente cristiano "infedele" è totale , senza pietà, senza tregua e senza compromessi e chi si ostina a cercarli questi compromessi vedrà che "sorprese" troverà alla fine ).


Mario961
00sabato 27 febbraio 2010 19:33
ermanno60
00domenica 28 febbraio 2010 11:48
Sono sempre piu' convinyo che esiste un percorso obbligato , in cui tutti gli eventi confluisscono per fare combaciare gli eventi finali.
Come un puzzle, ma molto piu' complicato in cui le variabili sono le azioni, i sentimenti, le ire, il denaro, degli oggetto a caso, delle sistuazioni a caso e sopatutto della piu' grande variabile che e' l'uomo.
Non si scappa da nessuna parte.

ciao Mario
Mario961
00domenica 28 febbraio 2010 16:29
Ciao Ermanno !!


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