12, 54
Il 13 maggio 2000 a Fatima venne dato l’improvviso annuncio che il Terzo Segreto di Fatima sarebbe stato finalmente rivelato. Il 26 giugno, il Vaticano rilasciò ufficialmente il testo del Segreto, completo del supposto facsimile del medesimo nella scrittura di Suor Lucia del 1944, ed un commentario del Cardinal Ratzinger.
Il Terzo Segreto doveva essere rivelato nel 1960. Secondo le fonti Vaticane, tale anno sarebbe stato determinato da Suor Lucia, in base alla sua intuizione che la situazione “allora sarebbe diventata più chiara.” Nel 1946, tuttavia, Suor Lucia dichiarò al Canonico Barthas che era necessario attendere fino al 1960 per la rivelazione del Segreto “perché la SS. Vergine desidera così” (Fr. Michel de la T.S. Trinité, ed. inglese, The Third Secret of Fatima, Rockford: TAN Books and Publishers, 1991, p. 7). Non è logico pretendere che un ritardo di 40 anni sia conforme ai desideri della Nostra SS. Madre. Questo ritardo, perciò, è un serio problema per il quale non vi è stata adeguata spiegazione. Una valida congettura riguardo alla soppressione del vero Terzo Segreto, basata sullo studio di esperti di Fatima, è che la sua pubblicazione nel 1960 avrebbe fornito uno smorzatore alla entusiastica demolizione modernista che avvenne al Concilio Vaticano II. Anche se il 1960 fosse stato determinato solamente da Suor Lucia, cos’è che sarebbe “diventato più chiaro” come risultato?
Ci sono incongruenze nel manoscritto se comparato ad altri manoscritti di Suor Lucia, per non menzionare anche i problemi grammaticali, con frasi come “mezza in rovina e mezzo tremante.” Ci sono anche frasi e concetti mal costruiti, come ad esempio “le anime dei cadaveri.” Sono “i cadaveri che incontrò” o “le anime che incontrò”? Un altro sono “le anime irrigate col sangue dei martiri.” Non sono essi i martriri? Allora è il loro proprio sangue? Perché o come irrigare un’anima col sangue? Non erano già irrigate con il loro martirio? Questo ha qualche senso? E se i “cadaveri” sono i “martiri,” perché pregare per loro? Se non lo sono, chi sono?
Questo Terzo Segreto non sembra coerente con il Primo e il Secondo Segreto. La visione dell’inferno e le parole pronunciate da Nostra Signora sono chiare e dirette. Questo presunto Terzo Segreto, d’altro canto, è simbolico. Come può questo Terzo Segreto legare correttamente coi testi dei primi due?
Secondo il Vaticano, il “Vescovo in bianco” è Giovanni Paolo II per la presunta correlazione tra il martirio del Vescovo e il tentato assassinio di Giovanni Paolo II il 13 maggio 1981, a Roma. Questa è solo una presunzione, non un fatto. La correlazione diventa anche più tenue alla luce del fatto che il Vescovo in bianco muore, mentre Giovanni Paolo II non morì.
L’interpretazione offerta dal Vaticano è un “dare il bianco,” secondo il sito Internet di Fatima di Padre Nicholas Gruner,
www.Fatima.org, il 27/6/2000. Padre Kramer riporta nel commento che Suor Lucia scrisse a Giovanni Paolo II il 12 maggio 1982, un anno dopo il tentativo di assassinio, affermando che la completa realizzazione della profezia non era ancora avvenuta. In quella lettera essa non fece assolutamente alcun riferimento al tentativo di assassinio. Padre Kramer continua: “L’interpretazione del Vaticano non ha fondamento né nel testo della visione, né nella comprensione del Segreto da parte di Suor Lucia, come espressa nella sua lettera al papa del 1982. In breve, siamo di fronte ad ’un’imbiancata’ del Terzo Segreto.” Il commento indica inoltre che, contro ogni aspettativa, non c’è una sola parola di Nostra Signora in questo supposto Terzo Segreto.
qualcosa non torna.Monsignor Corrado Balducci ne sa parecchio.