Saturno e compagni

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
aralelex
00giovedì 12 luglio 2007 10:36
Idrocarburi su Iperione!
di Claudio Elidoro - Fonte: NASA - JPL

Iperione, la strana luna di Saturno, non cessa di stupire i ricercatori. Dopo le curiose immagini, rese pubbliche tempo fa, che evidenziavano l'aspetto quasi spugnoso della sua superficie, nei giorni scorsi è stato pubblicato su Nature uno studio con la prima mappa dettagliata della sua composizione superficiale.

I dati che fanno da supporto allo studio sono quelli raccolti dalla sonda Cassini in occasione del suo passaggio ravvicinato avvenuto nel settembre 2005. In tale circostanza gli strumenti della sonda (lo spettrografo ultravioletto e lo spettrometro visuale e infrarosso) hanno confermato la presenza di ghiaccio d'acqua sulla superficie in forma cristallina, proprio come sulla Terra.
I dati della Cassini hanno permesso di scoprire che a questo ghiaccio è frammisto ghiaccio di anidride carbonica e, inoltre, che sulla superficie di Iperione vi sono macchie più scure, il cui profilo spettrale si adatta alla perfezione a quello degli idrocarburi!


"Si tratta di una scoperta molto importante - ha commentato Dale Cruikshank, planetologo del NASA Ames Research Center e autore principale dello studio - perché queste molecole, quando sono immerse nel ghiaccio e vengono esposte alla radiazione ultravioletta, originano nuove molecole estremamente significative dal punto di vista biologico. Questo non significa certo che si sia trovata la vita, ma è un'ulteriore indicazione che le basi chimiche necessarie alla vita sono sparse dovunque nell'universo."



Links - Collegamenti:
saturn.jpl.nasa.gov/news/press-release-details.cfm?newsID=758
sev7n
00giovedì 19 luglio 2007 19:56
Una luna di Saturno somiglia ad una spugna ghiacciata


Si tratta di Iperione, uno dei 26 satelliti finora scoperti ruotare attorno al "pianeta degli anelli", fotografato dalla sonda Cassini


Il suo aspetto ricorda proprio quello di una spugna, irregolare e costellata di crateri profondissimi, ricca di ghiaccio d'acqua, anidride carbonica e cianuri: è Iperione, la più grande delle lune irregolari di Saturno, e le sue immagini spettacolari, pubblicate sulla rivista Nature, sono state catturate per la prima volta a distanza ravvicinata dalla sonda Cassini, nata dalla collaborazione fra le agenzie spaziali di Stati Uniti (Nasa), Europa (Esa) e Italia (Asi). L'aspetto singolare le caratteristiche di Iperione sono descritte questa settimana su Nature da due articoli che vedono un importante contributo italiano.

Al primo studio, coordinato da Peter Thomas del Centro di ricerche spaziali dell'università americana di Cornell, hanno collaborato i ricercatori delle università di Roma La Sapienza e di Bologna. Ancora più numerose le firme italiane del secondo studio, al quale, sotto la guida di Dale Cruikshankdel, del Centro di ricerche Ames della Nasa, hanno lavorato i ricercatori dell'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) dell'Istituto di Astrofisica spaziale e fisica cosmica, dell'Istituto dello spazio interplanetario e dell'osservatorio di Capodimonte.

Secondo gli autori del primo studio, la chiave dell'aspetto così singolare di Iperione, è non solo nell'altissima densità dei crateri, doppia per esempio rispetto a quella di un'altra delle più irregolari lune di Saturno, Phoebe, ma soprattutto nella loro ''ottima" conservazione. Solitamente, dicono gli esperti, i crateri vengono erosi e coperti da materiali espulsi da attività vulcaniche. Niente di tutto questo sembra essere accaduto su Iperione, dove si registrano pochissime evidenze di materiali espulsi. Un fenomeno, questo, secondo i ricercatori ''che in ogni caso sarebbe minimizzato dalla superficie molto porosa della luna".

La frazione di luce riflessa (albedo), che rende il satellite una spugna brillante costellata di macchie nere (le profondità dei crateri) ha permesso invece agli autori del secondo studio di risalire alla composizione della crosta di Iperione e di accertare che il materiale dominante all'esterno dei crateri è una miscela solida di acqua (sempre sotto forma di ghiaccio) e anidride carbonica. Mentre, le profondità scure dei crateri, prosegue lo studio, nascondono anidride carbonica legata ad altri materiali, cianuri e una quantità più piccola di acqua ghiacciata. Infine, seppur debole, è stata registrata la presenza di composti aromatici idrocarbonici, di speciale interesse per gli studiosi perché molecole di questo tipo sono state trovate anche nelle polveri interstellari e interplanetarie, su comete e meteoriti.

17 luglio 2007

newton.corriere.it/PrimoPiano/News/2007/07_Luglio/16/iperione_satelli...
sev7n
00giovedì 13 settembre 2007 18:57

Giapeto, le prime foto dalla luna di Saturno

Le immagini arrivano dalla sonda Cassini che lo ha sorvolato a 1.640 chilometri di quota

Confermate le due facce di colore opposto e la catena di altissime montagne equatoriali

I misteri del satellite dalle mille vette
L'entusiasmo degli scienziati: "Permetterà di capire molte cose sul sistema solare"

di LUIGI BIGNAMI


Una foto di Giapeto

ROMA - C'era tanta attesa per l'arrivo delle immagini da Giapeto, una delle più strane lune di Saturno. Ora sono tra le mani degli astronomi della Nasa, dopo che la sonda Cassini lo ha sorvolato, nelle ultime ore, a soli 1.640 chilometri di quota. La luna conferma i misteri che caratterizzano questo corpo del sistema solare, soprattutto per due elementi: da un lato il fatto che essa appare in parte bianchissima, perché coperta da ghiaccio, su un emisfero, mentre risulta nera come catrame sull'altro.

In secondo luogo essa mostra una lunga catena montuosa che la percorre proprio lungo l'equatore, alta, in alcuni punti, anche 20 chilometri, più di tre volte l'Everest, dando al satellite una caratteristica forma a noce che non possiede nessun altro corpo solido del sistema solare. E la maggior parte degli scatti di Cassini si sono soffermati proprio su questa catena montuosa e ora le immagini sono al vaglio dei geologi.

Altre fotografie mostrano la superficie del satellite densamente craterizzata. "Tutte le immagini sono davvero stupefacenti. Ognuna di esse possiede un suo fascino, soprattutto quelle che mostrano le montagne all'orizzonte. Era un'opportunità che attendevamo da sette anni, ora il sogno si è avverato", ha detto Tilmann Denk, della Free University di Berlino (Germania) e scienziato dedito allo studio delle immagini di Cassini. Le foto più spettacolari mostrano alcune regioni bianchissime punteggiate da aree scure che sono state scattate là dove vi è la transizione tra le aree ghiacciate della luna e quelle completamente scure.

"Giapeto è davvero importante per lo studio planetario, perché esso ci porta indietro nel tempo di alcuni miliardi di anni, dandoci modo di studiare un oggetto che ha molto da raccontare sulla nascita del sistema solare e questo perché i ghiacci hanno preservato ciò che vi è sotto di essi per tutto questo tempo", ha detto Torrente Johnson, membro del team che studia Giapeto.

Stando alle ipotesi finora avanzate è probabile che i materiali scuri che caratterizzano parte della superficie della luna siano composti organici, simili alle sostanze trovate in alcune meteoriti o sulle superfici di comete. Come si sia formato e quale sia lo spessore dello strato non è noto con certezza. Si ipotizza che tale materiale provenga da qualche fonte interna, forse portata alla superficie da combinazioni di impatti meteoritici e vulcanismo.

Non è da escludere che durante la sua nascita Giapeto avrebbe potuto trattenere al suo interno metano o ghiaccio di ammoniaca, che più tardi eruttò sulla superficie e poi annerì a causa della radiazione solare e raggi cosmici.

Una luna così misteriosa che non può non riportarci alla mente il romanzo di Arthur Clarke "2001: Odissea nello spazio", sul quale l'astronauta Dave Bowman scopre un enigmatico monolito alieno. Un enorme cerchio nero era stato dipinto sulla superficie della luna e il monolito si trovava all'interno di un cerchio bianco, più piccolo, al centro. Quando, diciotto anni più tardi, il Voyager II incontrò Giapeto, fotografò davvero un'enorme regione circolare nera con all'interno una regione più chiara. Le coincidenze della fantascienza...

(13 settembre 2007)

www.repubblica.it/2007/09/sezioni/scienza_e_tecnologia/giapeto-saturno/giapeto-saturno/giapeto-satu...
sev7n
00giovedì 13 dicembre 2007 00:14
MISTERO SVELATO: GLI "UFO" ATTORNO A SATURNO SONO DUE PICCOLE LUNE

Dato che la notizia ha fatto il giro del mondo e in Italia è stata ignorata (come al solito), riproponiamo la stessa che è stata veicolata sui maggiori network scientifici e di informazione internazionali. E' stato svelato il mistero degli enigmatici UFOs (Unidentified Flying Objects) che orbitano tra gli anelli del pianeta Saturno. Sono due piccole lune che si chiamano Atlas e Pan, che hanno una strana forma che ricorda un "Disco Volante". Nei pressi dell'equatore hanno una enorme protuberanza, causata dall'accumulo di detriti e polvere cosmica nel corso dei secoli. Siccome nessuna luna naturale ha mai avuto questa forma "anomala", si era cercato di trovare risposte convincenti prima di dare la notizia. Anche se Saturno ha i suoi intriganti misteri, per il momento (secondo la Scienza) nessun UFO o astronave "aliena" è stata avvistata nei pressi degli anelli saturniani. Sarà cosi? Per questo caso sicuramente, ma per altri il mistero permane.

Fonte: www.foxnews.com/story/0,2933,316061,00.html

centroufologicotaranto.blogspot.com/
imsiddi
00giovedì 13 dicembre 2007 10:37
mah... il punto e' ke se da 50anni nascondo ufo, anke questo potrebbe essere l'ennesimo ufo nascosto.. xo' cmq potrebbbe benissimo darsi ke abbiano ragione.. mah kissà

come si spiegano le onde radio? da dove provenivano allora?
aralelex
00mercoledì 19 marzo 2008 19:30
Scomparirrano presto gli anelli di Saturno!!!


science.nasa.gov/headlines/y2008/18mar_saturn.htm


March 18, 2008: Saturn: jewel of the solar system, taker of breaths, ringed beauty. Even veteran astronomers can't help but gasp when they see her through a small telescope.

Red Alert: Saturn's rings are vanishing.

Around the world, amateur astronomers have noticed the change; Saturn's wide open rings are rapidly narrowing into a thin line. Efrain Morales Rivera sends these pictures taken through a backyard telescope in Aguadilla, Puerto Rico:

"The rings have narrowed considerably in the last year," he reports. "The Cassini division (a dark gap in the rings) is getting hard to see."

Four hundred years ago, the same phenomenon puzzled Galileo. Peering through a primitive spy glass, he discovered Saturn's rings in 1610 and immediately wrote to his Medici patrons: "I found another very strange wonder, which I should like to make known to their Highnesses…." He was dumbfounded, however, when the rings winked out little more than a year later.

What happened?

The same thing that's happening now: we're experiencing a "ring plane crossing." As Saturn goes around the sun, it periodically turns its rings edge-on to Earth—once every 14-to-15 years. Because the rings are so thin, they can actually disappear when viewed through a small telescope.

In the months ahead, Saturn's rings will become thinner and thinner until, on Sept. 4, 2009, they vanish. When this happened to Galileo in 1612, he briefly abandoned his study of the planet. Big mistake: ring plane crossings are good times to discover new Saturnian moons and faint outer rings.

It's also a good time to behold Saturn's curiously blue north pole. In 2005 the Cassini spacecraft flew over Saturn's northern hemisphere and found the skies there as azure as Earth itself. Saturn is a planet of golden clouds, but for some reason clouds at high northern latitudes have cleared, revealing a dome of surprising blue.

Right: Cassini's view of Saturn's blue north: full story.

For years, only Cassini has enjoyed this view because from Earth, the blue top of Saturn was hidden behind the rings. No more: "Now that Saturn's rings are only open 8 degrees, we can finally view its northern hemisphere's beautiful teal blue colored belts and zones, which really did look blue through my 10-inch telescope," reports Dan Petersen of Racine, Wisconsin, who took this picture on Feb. 24, 2008.

Galileo never understood the true nature of Saturn's rings. He didn't know that they were a disk-shaped swarm of orbiting moonlets ranging in size from microscopic dust to tumbling houses. (Scientists still aren't sure, but they may be debris from a shattered moon.) He didn't even know the rings were rings. Through his 17th-century telescope, they looked more like ears or planetary lobes of some kind.

Yet, somehow, his intuition guided him to make a correct prediction: "they'll be back," or Italian words to that effect. And he was right. Saturn's rings opened up again and scientists resumed their study. In 1659, Christaan Huygens correctly explained the periodic disappearances as ring plane crossings. In 1660, Jean Chapelain argued that Saturn's rings were not solid, but made instead of many small particles independently orbiting Saturn. His correct suggestion was not widely accepted for nearly two hundred years.

see caption

Above: Saturn's rings are wide but very thin. Astronomers using the Hubble Space Telescope captured this image of the rings edge-on in 1995. Star-like objects in the ring plane are icy satellites. [more]

Almost 27 ring plane crossings later, we still marvel at Saturn. Even with rings diminished, she is still a breathtaking sight through the meanest of telescopes. Indeed, this is a good week to look. On Tuesday, March 18th (sky map), and Wednesday, March 19th (sky map), the nearly-full Moon and Saturn will be lined up in the same part of the evening sky. That makes Saturn unusually easy to find: Go outside after sunset and look around for the Moon; Saturn is the bright golden "star" nearby.

Point your telescope and, well, just try not to gasp.

Looking Ahead : If you miss the March 18-19 encounter, try again on April 14-15. The Moon and Saturn will be close together and the rings even narrower. Mark your calendar!
aralelex
00giovedì 10 aprile 2008 09:59
A proposito di quanto siamo piccoli ed insignificanti:
QUalche giorno fa mentre si girovagava per le cosette utili della terra siamo approdati qui:


saturn.jpl.nasa.gov/multimedia/images/images.cfm?categoryID=1

Tutti i giorni riceviamo immagini da quel posto cosi lontano, ci mettono circa un giorno ad arrivare, ma guardate voi stessi....
MG-TG
00mercoledì 4 giugno 2008 16:54
Ne avevamo parlato già qualche tempo fa', ma non ritrovo il topic.
Comunque guardate quando la sonda Cassini dovrebbe scendere su Saturno: luglio 2008, la stessa data prevista per l'esperimento al Cern di Ginevra (Large Hadron Collider); se ci mettiamo poi le predizioni di Malanga (non ho ancora capito se le abbia smentite o meno) luglio 2008 appare proprio un mese caldo....
aurora-project.forumfree.net/?t=24595198
illuca23
00mercoledì 4 giugno 2008 19:15
IN EFFETTI LUGLIO è PROPRIO CALDO....MANCA POCO...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:16.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com