rpp, 22/09/2007 15.07:
e l'opuscolo parlava di come il mondo verrà sconquassato (da Dio), per poi alla fine divenire la terra promessa.
buona ricerca.
E' tutto molto interessante ciò che hai scritto ma sono rimasto colpito da questa frase perchè è anche il mio modo di concepire la realtà di oggi.Secondo me questa interpretazione è quella più semplice ma anche razionalmente possibile,nonostante un simile scenario non sia stato probabilmente mai vissuto dall'uomo (anche se non è detto).
Dio (ed è giustissimo metterlo tra parentesi) verrà a distruggere tutto come ha sempre fatto nell'antichità e come ci informano tutte le religioni e miti del mondo antico.Lo stesso VT parla di un Dio che uccide e distrugge con estrema facilità.Solo con l'avvento del NT si inizia a parlare di misericordia da parte di Dio;ma secondo me sono solo stupidaggini strumentalizzate dalla chiesa nascente a favore di sè stessi.
Io non sono certo a favore dei TdG e non mi interessa nemmen sapere quali possano essere i loro concetti di fondo ma in questa frase mi ci ritrovo perfettamente.
E questo non è un modo troppo semplicistico di valutare la situazione,secondo me.Magari semplice sì ma non semplicistico.
Di fatto,una terra martoriata da terribili catastrofi,dona,al termine dei cataclismi,quella consapevolezza di cui si parla spesso.La consapevolezza di essere solamente dei piccoli esseri viventi e mortali alla mercè dei fenomeni atmosferici,cosmici e geologici che avvengono sul pianeta.Soprattutto insegnano che siamo dei mortali senza superpoteri strani.
I disastri,la morte e la sofferenza ancora vivi davanti agli occhi ma,soprattutto,la perdita di persone care,fanno capire che solo lavorando insieme ci si potrà rialzare e creare quella terra promessa che,una volta azzerato tutto il marcio,potrà essere creata.
Poi succederà,"ovviamente",che l'uomo dimenticherà di nuovo la "punizione divina" e tornerà ad essere come noi lo conosciamo.
Invidia,arroganza,bramosia di potere e tutti gli altri "pregi" di cui si è più o meno dotati,torneranno a venire fuori in tutto il loro splendore. . . e magari si inizierà a dire nuovamente che un giorno,in futuro. . . i buoni avranno una terra promessa tutta per loro. . . .
P.S. Prima di sentirmi dire che sto mettendo in mostra la solita aria da sapientone che parla senza usare il condizionale,anticipo la mossa facendo notare che si tratta solamente di quel che SECONDO ME succederà in un futuro.Se questo futuro sia prossimo o remoto,poi,non lo sò ma è certo che non mi fa più perdere il sonno.
Però,che queste cose succederanno davvero lo dò effettivamente per certo e,nel peggiore dei casi accoderò questo errore a tutti gli altri
Senza contare che naturalmente,ho quotato anche il "Buona ricerca" di Rpp (che indirizzo anche e soprattutto a me stesso),proprio perchè è il modo migliore per fare le giuste valutazioni senza rimanere per forza aggrappati a vecchi concetti ormai da buttare.
[Modificato da steve. 22/09/2007 19:05]
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"la civiltà non raggiungerà la perfezione finchè l'ultima pietra dell'ultima chiesa non sarà caduta sull'ultimo prete"
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