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ASSE TERRESTRE NUOVAMENTE SPOSTATO

Ultimo Aggiornamento: 01/04/2010 19:50
02/03/2010 22:36
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ASSE TERRESTRE NUOVAMENTE SPOSTATO
AGI-Washington
Ricerca Asse
Ragazzi ci risiamo, il terremoto ha spostato l'asse terrestre accorciando le giornate !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Il clima cambiera' come anche le correnti marine e i venti.
Cambiera' la temperatura, la velocita' di rotazione della terra e con tutti i nessi e connessi !

Spostamento 2004
ANSA 2010
[Modificato da 2012 03/03/2010 19:54]
03/03/2010 11:47
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Adesso non esageriamo, c'è stato un micro spostamento dell'asse terrestre dovuto al terremoto del Cile, questo influirà solo minimamente sia sul clima che sulla durata del giorno e della notte, la notizia dell' Ansa parla addirittura di 1,26 milionesimi di secondo.
03/03/2010 19:52
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Scusa se ho postato allora !
Comunque a parte il fatto che la cosa e' gravissima, gia' si era verificato uno spostamtno di 32 metri nel 2004 dell'Isola di Sumatra e l'asse spostato di 6 cm, anche se alcuni scienziati dell'Accademia di Mosca avevano detto che era di 21cm .! Tanto che la notizia e' stata fatta sparire celertmente.

Ora invece dicono 8 cm, ma in realta' la verita' non la si conosce mai abbastanza.
Per il resto i danni che fa' un minimo spostamento dell'asse terrestre e' in gran parte climatica, forse tu' non ne hai idea, magari sei comodo e tranquillo nel tuo vivere e non ti importa del resto.
Ma per quelle persone che come me', Dreaker ed altri che masticano un po' di scienza sanno benissimo che la cosa comunque sia' e' grave anche se piccola.
Del resto forse non sai che uno spostamento dell'asse anche piccolo in cui a tuo dire

Adesso non esageriamo, c'è stato un micro spostamento dell'asse terrestre............ solo minimamente


Che il moto dei venti cambia anche se di poco, la regolazione dei monsoni indiani, del microclima nella Polinesia, del piccolo cambiamento della temperatura Africana, del cambiamento di temperatura ai Poli, ed infine della durata del cgiorno in cui siamo tutti influenzati dal ritmo dei cicli circadiani lunari.
Conseguente spostamento delle masse dei continenti e di quelle in cui la densita' delle placche e del loro peso sotto i continenti e' cambiata !!!!!!

La conseguenza e che cambia pure il gradiente Newtoniano di forze tra la terra e la luna, cosa grave, perche' anche se non verificato statisticamente e' invece risaputo in tempi lontani dalla nostra schifezza di umanita', che il ruolo che la distanza terra luna, creava mutamenti sulla superfice terrestre.

Ogni punto sulla crosta terrestre, sulla sua faglia, sulla placca intercontinentale, si indebolisce a seguito spostamenti, come anche cambia lo spessore. Il peso che esercita un continente sulla placca cambia in seguito a terremoti come questi, determinando spostamenti GRADIENTI in zone diverse, nella variazione delle maree, nella variazione del campo magnetico e della sua gravita'.
Quando si sposta un'onda di 40 metri per poi ridurre a 1,2m, (lunghezza onda in Cina), ti assicuro che sono milioni di tonnellate di acqua che corrono sulla terra e prova a calcolarne la massa e vpoi vediamo se non influisce anche sulla crosta .

Cosa vuoi che sia anche se minimo !!!!!!!!!

Sarebbe utile trovare una correlazione in cui avvengono terremoti cosi' intensi, magari quando la luna si trovava al minimo o al massimo
www.fourmilab.ch/earthview/pacalc.html
Dreaker lo aveva detto tempo addietro, che ci son variazioni orbitali, ma tanto lo dice uno che non e' uno scienziato, ma un'appassionato, e non e' il solo che lo dice nel mondo per fortuna.

Poi cercarei quando sono avvenuti i terremoti e trovera' una piccola relazione .
Little Relation
Magnitude earthquake
Alterazione e scoperte
e Allarmante
>Aumento Terremoti.<

Cordiali Saluti e scusa per il post allarmante a cui metto a far sapere.
[Modificato da ermanno60 03/03/2010 19:57]
06/03/2010 07:53
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Terremoti catastrofici e tsunami
Perché la natura pare impazzita

La Terra trema ancora, da Haiti al Giappone fino al Cile. Che cosa sta succedendo sotto i nostri piedi? Le placche su cui poggia il mondo si scontrano di continuo. Con conseguenze disastrose. Ecco come interpretare i segnali che la natura ci invia
di ELENA DUSI

LA TERRA trema, e non è la sola. A far paura è la sequenza in crescendo dei terremoti da Haiti (12 gennaio) al Cile (27 febbraio) passando per il Giappone (26 febbraio). L'impotenza di chi cerca di fare previsioni è ancora totale nonostante secoli di studi, tentativi e illusori momenti di successo. E le statistiche confermano: i terremoti oggi sono più letali che in passato. Nel 2009 l'attività sismica nel mondo ha ucciso 1.700 persone (trecento delle quali vivevano in Abruzzo) L'anno prima era andata molto peggio, con 88mila vittime quasi tutte concentrate nella regione cinese del Sichuan (scossa di magnitudo 7,9). Quest'anno invece, tra Haiti (magnitudo 7) e Cile (8,8), le vittime hanno già abbondantemente superato le 200mila.

Il terremoto in Cile è una sequenza esemplare di ciò che avviene quando un cataclisma si innesca sotto ai nostri piedi. Erano le 3,34 del 27 febbraio quando a Concepcion in pochi secondi si è liberata l'energia accumulata nella Terra nel corso di quasi due secoli. La potenza del terremoto cileno - superata solo altre quattro volte dall'inizio del Novecento - è stata paragonata all'esplosione simultanea di migliaia di bombe nucleari. Le onde sismiche hanno iniziato a viaggiare lungo la crosta a 5 chilometri al secondo. Tutti i 4mila sismografi piazzati sul pianeta hanno vibrato all'unisono. Il fondo marino si è alzato di un metro sollevando tonnellate di acqua. Le onde dello tsunami hanno iniziato a propagarsi lungo il Pacifico alla velocità di un jet: quasi novecento chilometri all'ora.

Per fortuna - e i motivi sono tutt'altro che chiari - i muri d'acqua non hanno raggiunto altezze elevate (due metri al massimo) e le coste sono state risparmiate da distruzioni. L'altra buona notizia (e non è stato così ad Haiti) è che il Cile è un paese tutt'altro che impreparato e ha una legislazione rigorosa per l'ingegneria antisismica.
La colpa dell'aumento delle vittime dei sismi non è necessariamente della Terra, che continua a tremare quanto e come ha sempre fatto nella sua storia. Sono l'aumento degli uomini sul pianeta e la loro concentrazione in megalopoli che hanno alzato la posta in gioco. A uccidere infatti non sono mai i terremoti, neanche i più violenti. Sono gli edifici, soprattutto i palazzi costruiti con cemento di bassa qualità e accatastati uno sull'altro nelle aree del mondo in via di sviluppo.

Il giorno precedente alla scossa cilena, il 26 febbraio, a Okinawa un sisma della stessa magnitudo dell'isola caraibica si era risolto senza una sola vittima, a dimostrazione che di fronte a una scossa violenta a fare la differenza fra vita e morte è la robustezza del cemento con cui la casa è costruita. Il terremoto giapponese si è risolto con un po' di vertigini per gli abitanti delle grandi città. Lo stesso non si può dire per quel che è avvenuto in Cile. Le due placche di Nazca e del Sudamerica hanno in corpo una tale potenza da aver contribuito al sollevamento delle Ande in passato. Da millenni si scontrano come due montoni caparbi, avanzando al ritmo lento ma incessante di 80 millimetri all'anno, con il "muso" di Nazca costretto a immergersi verso il basso scavando nel magma caldo e sollevando la zolla sudamericana. I geologi chiamano questo processo "subduzione" e il suo aspetto inquietante è che tanto più procede silenziosamente, sottotraccia - senza i piccoli tremori periodici che quotidianamente vengono registrati lungo le linee di faglia - tanto più rischia di accumulare rabbia, scatenando tutta la sua energia in un'unica grande scossa.

Sabato mattina alle 3,34 - nessuno determinerà perché quel giorno e quell'ora - le placche hanno ceduto alla tensione. Era dal 1835 che Concepcion viveva al riparo dai sismi violenti. Nell'area, poco dopo il terremoto di allora, arrivò Charles Darwin che navigava a bordo del Beagle per mettere a punto la sua teoria dell'evoluzione. Descrisse la città di Concepcion come un cumulo di mattoni e tronchi spezzati e annotò particolari importanti sulla deformazione che la linea della costa aveva subito a causa del sisma.

L'anno scorso un geologo francese e uno cileno ripresero i dati del naturalista britannico e pubblicarono uno studio in cui si prevedeva (in termini probabilistici e senza dare una data precisa) che un altro grande terremoto, di magnitudo superiore all'ottava, sarebbe avvenuto in tempi brevi lungo le coste del Cile. Il loro articolo fu pubblicato a giugno dell'anno scorso sulla rivista Physics of the earth and planetary interiors. Non ambiva a fare previsioni esatte, ma si limitava a un'osservazione statistica basata sulla legge dei grandi numeri: "L'area di Concepcion-Constitucion è molto matura dal punto di vista sismico, visto che nessun grande terremoto si è verificato dal 1835".

Le due placche di Nazca e del Sudamerica, incastrate all'altezza di Concepcion come due pugili abbracciati, hanno perso dai tempi di Darwin a oggi oltre 10 metri di cammino rispetto al resto delle loro zolle. Sabato mattina i sismografi hanno iniziato a registrare una serie di piccole scosse, segno che lo stallo stava per cessare, prima di quella devastante di magnitudo 8,8. I terremoti causati dal movimento di subduzione sono spesso i più violenti in assoluto, e non è un caso che sempre alle due faglie di Nazca e del Sudamerica (ma in una regione diversa del Cile) è attribuita la responsabilità per il sisma più violento mai registrato sulla Terra. I sismografi ubriachi toccarono nel 1960 il grado 9,5.

L'escalation della violenza dei sismi che notiamo negli ultimi mesi è però solo un effetto ottico. Allontanando il nostro sguardo sia nello spazio che nel tempo, osserviamo che i terremoti sono uno dei fenomeni più regolari del nostro pianeta. Si stima che ogni anno le scosse più o meno violente siano diverse milioni. I sismografi costruiti dagli uomini sono in grado di registrarne tra i 12 e i 14mila (il dato non è in aumento), di cui meno di venti superiori alla magnitudo 7 e una sessantina in grado di causare danni e vittime fra la popolazione.

http://www.repubblica.it/scienze/2010/03/02/news/terremoti_terra-2476372/


Quindi direi che possiamo stare "tranquilli" ;)





[Modificato da +Vurdalak+ 06/03/2010 07:54]
Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare... navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire...
06/03/2010 16:30
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Re:
+Vurdalak+, 06/03/2010 7.53:

Terremoti catastrofici e tsunami
Perché la natura pare impazzita

La Terra trema ancora, da Haiti al Giappone fino al Cile. Che cosa sta succedendo sotto i nostri piedi? Le placche su cui poggia il mondo si scontrano di continuo. Con conseguenze disastrose. Ecco come interpretare i segnali che la natura ci invia
di ELENA DUSI

LA TERRA trema, e non è la sola. A far paura è la sequenza in crescendo dei terremoti da Haiti (12 gennaio) al Cile (27 febbraio) passando per il Giappone (26 febbraio). L'impotenza di chi cerca di fare previsioni è ancora totale nonostante secoli di studi, tentativi e illusori momenti di successo. E le statistiche confermano: i terremoti oggi sono più letali che in passato. Nel 2009 l'attività sismica nel mondo ha ucciso 1.700 persone (trecento delle quali vivevano in Abruzzo) L'anno prima era andata molto peggio, con 88mila vittime quasi tutte concentrate nella regione cinese del Sichuan (scossa di magnitudo 7,9). Quest'anno invece, tra Haiti (magnitudo 7) e Cile (8,8), le vittime hanno già abbondantemente superato le 200mila.

Il terremoto in Cile è una sequenza esemplare di ciò che avviene quando un cataclisma si innesca sotto ai nostri piedi. Erano le 3,34 del 27 febbraio quando a Concepcion in pochi secondi si è liberata l'energia accumulata nella Terra nel corso di quasi due secoli. La potenza del terremoto cileno - superata solo altre quattro volte dall'inizio del Novecento - è stata paragonata all'esplosione simultanea di migliaia di bombe nucleari. Le onde sismiche hanno iniziato a viaggiare lungo la crosta a 5 chilometri al secondo. Tutti i 4mila sismografi piazzati sul pianeta hanno vibrato all'unisono. Il fondo marino si è alzato di un metro sollevando tonnellate di acqua. Le onde dello tsunami hanno iniziato a propagarsi lungo il Pacifico alla velocità di un jet: quasi novecento chilometri all'ora.

Per fortuna - e i motivi sono tutt'altro che chiari - i muri d'acqua non hanno raggiunto altezze elevate (due metri al massimo) e le coste sono state risparmiate da distruzioni. L'altra buona notizia (e non è stato così ad Haiti) è che il Cile è un paese tutt'altro che impreparato e ha una legislazione rigorosa per l'ingegneria antisismica.
La colpa dell'aumento delle vittime dei sismi non è necessariamente della Terra, che continua a tremare quanto e come ha sempre fatto nella sua storia. Sono l'aumento degli uomini sul pianeta e la loro concentrazione in megalopoli che hanno alzato la posta in gioco. A uccidere infatti non sono mai i terremoti, neanche i più violenti. Sono gli edifici, soprattutto i palazzi costruiti con cemento di bassa qualità e accatastati uno sull'altro nelle aree del mondo in via di sviluppo.

Il giorno precedente alla scossa cilena, il 26 febbraio, a Okinawa un sisma della stessa magnitudo dell'isola caraibica si era risolto senza una sola vittima, a dimostrazione che di fronte a una scossa violenta a fare la differenza fra vita e morte è la robustezza del cemento con cui la casa è costruita. Il terremoto giapponese si è risolto con un po' di vertigini per gli abitanti delle grandi città. Lo stesso non si può dire per quel che è avvenuto in Cile. Le due placche di Nazca e del Sudamerica hanno in corpo una tale potenza da aver contribuito al sollevamento delle Ande in passato. Da millenni si scontrano come due montoni caparbi, avanzando al ritmo lento ma incessante di 80 millimetri all'anno, con il "muso" di Nazca costretto a immergersi verso il basso scavando nel magma caldo e sollevando la zolla sudamericana. I geologi chiamano questo processo "subduzione" e il suo aspetto inquietante è che tanto più procede silenziosamente, sottotraccia - senza i piccoli tremori periodici che quotidianamente vengono registrati lungo le linee di faglia - tanto più rischia di accumulare rabbia, scatenando tutta la sua energia in un'unica grande scossa.

Sabato mattina alle 3,34 - nessuno determinerà perché quel giorno e quell'ora - le placche hanno ceduto alla tensione. Era dal 1835 che Concepcion viveva al riparo dai sismi violenti. Nell'area, poco dopo il terremoto di allora, arrivò Charles Darwin che navigava a bordo del Beagle per mettere a punto la sua teoria dell'evoluzione. Descrisse la città di Concepcion come un cumulo di mattoni e tronchi spezzati e annotò particolari importanti sulla deformazione che la linea della costa aveva subito a causa del sisma.

L'anno scorso un geologo francese e uno cileno ripresero i dati del naturalista britannico e pubblicarono uno studio in cui si prevedeva (in termini probabilistici e senza dare una data precisa) che un altro grande terremoto, di magnitudo superiore all'ottava, sarebbe avvenuto in tempi brevi lungo le coste del Cile. Il loro articolo fu pubblicato a giugno dell'anno scorso sulla rivista Physics of the earth and planetary interiors. Non ambiva a fare previsioni esatte, ma si limitava a un'osservazione statistica basata sulla legge dei grandi numeri: "L'area di Concepcion-Constitucion è molto matura dal punto di vista sismico, visto che nessun grande terremoto si è verificato dal 1835".

Le due placche di Nazca e del Sudamerica, incastrate all'altezza di Concepcion come due pugili abbracciati, hanno perso dai tempi di Darwin a oggi oltre 10 metri di cammino rispetto al resto delle loro zolle. Sabato mattina i sismografi hanno iniziato a registrare una serie di piccole scosse, segno che lo stallo stava per cessare, prima di quella devastante di magnitudo 8,8. I terremoti causati dal movimento di subduzione sono spesso i più violenti in assoluto, e non è un caso che sempre alle due faglie di Nazca e del Sudamerica (ma in una regione diversa del Cile) è attribuita la responsabilità per il sisma più violento mai registrato sulla Terra. I sismografi ubriachi toccarono nel 1960 il grado 9,5.

L'escalation della violenza dei sismi che notiamo negli ultimi mesi è però solo un effetto ottico. Allontanando il nostro sguardo sia nello spazio che nel tempo, osserviamo che i terremoti sono uno dei fenomeni più regolari del nostro pianeta. Si stima che ogni anno le scosse più o meno violente siano diverse milioni. I sismografi costruiti dagli uomini sono in grado di registrarne tra i 12 e i 14mila (il dato non è in aumento), di cui meno di venti superiori alla magnitudo 7 e una sessantina in grado di causare danni e vittime fra la popolazione.

http://www.repubblica.it/scienze/2010/03/02/news/terremoti_terra-2476372/


Quindi direi che possiamo stare "tranquilli" ;)




Articolo interessante +Vurrdalak+ ma io vorrei sottolineare una frase dell'articolo che hai postato... abbastanza inquietante:

Le onde sismiche hanno iniziato a viaggiare lungo la crosta a 5 chilometri al secondo. Tutti i 4mila sismografi piazzati sul pianeta hanno vibrato all'unisono. Il fondo marino si è alzato di un metro sollevando tonnellate di acqua. Le onde dello tsunami hanno iniziato a propagarsi lungo il Pacifico alla velocità di un jet: quasi novecento chilometri all'ora.

Per fortuna - e i motivi sono tutt'altro che chiari - i muri d'acqua non hanno raggiunto altezze elevate (due metri al massimo) e le coste sono state risparmiate da distruzioni.


Mi domando cosa può aver bloccato le onde.



06/03/2010 18:16
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Salve.
L'onda primaria che si e' abbattita inizialmente sull'isolotto accanto le coste e' stata o meglio era stata annunciata in circa 40m. !
Queste sono le fonti non italiane, ma dal telegiornale in Cile, dove tra le altre cose ho degli amici , (salvatisi perche distanti e all'interno ), mi hanno assicurato che l'onda e' stata di 40m. !!!!!!!

Il fatto del blocco delle onde, allora ti posso spiegare che l'acqua e' incomprimibile e questo lo sappiamo tutti dato che occupa uno spazio, ma il fatto e' che se tu sposti una massa all'nterno e sotto l'oceano, la stessa massa si sposta sull'acqua per arrivare in superfice. !
Al di la' di forze in gioco anelastiche ed elastiche, considera anche la potenza in gioco che si e' verificata e considera anche la forza dissipata tramite le onde e il loro percorso che hanno fatto, in altezza e lunghezza, difatti in cina e' arrivata un'onda di 1,2m circa e anche qualcosa in piu', da quanto letto sulla costa della penisola Russa, ho letto 2m. !

Quindi immagina la forza dissipata.
Da energia cinetica in energia potenziale se ricordo bene.... :)
Non sono per nulla state bloccate, tutt' alpiu' si e' dissipata energia in forma diversa da quella dello spostamento delle placche.

Spero di aver esaurito la tua risposta.
at proxima
[Modificato da ermanno60 06/03/2010 18:17]
06/03/2010 20:41
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correzione : semmai e' da Energia Potenziale a Energia Cinetica, ho scritto una eresia. !!
per il principio di conservazione dell'energia.
l'energia cinetica è l'energia dovuta al moto, mentre l'energia potenziale è l'energia dovuta alla posizione.
l'energia di posizione è l'energia di cui un corpo dispone in virtù della posizione che occupa: la si può misurare, per esempio, come distanza dal centro della Terra

at.proxime
12/03/2010 23:39
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Vi aggiungo un link importante.
science.nasa.gov/headlines/y2010/11mar_figureaxis.htm


__________________________________________________
che.ne.rimarra'.uno.e.sicuro.ma.con.chi.non.si.sa.
[Modificato da ermanno60 12/03/2010 23:40]
01/04/2010 19:50
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Caro Svegliamoci" e bene, credimi e' grave piu' di quanto a te' non sembri !
Dal 2004 a oggi ben 2 assestamenti e entro i prossimi 10 anni a giudicare da un calcolo scientifico, di ricercatori, geoloci e scienziati del settore, affermano che :" ...la proporzione dei terremoti e' gia' salita del 5,75% annui e non sono frivolezze..."
Ovviamente aumenta anche la percentuale che ogni 10 terremoti ce ne sia 1 di livello superiore a 7.5richter ... e catastrofico.
Con una percentuale annua di ben 5,75 eventi e 2 possibilita' su 10 avvengano lungo una delle faglie mondiali .

Si' si' "ciai proprio ragione"

Guardate che "

Le onde sismiche hanno iniziato a viaggiare lungo la crosta a 5 chilometri al secondo. Tutti i 4mila sismografi piazzati sul pianeta hanno vibrato all'unisono. Il fondo marino si è alzato di un metro sollevando tonnellate di acqua. Le onde dello tsunami hanno iniziato a propagarsi lungo il Pacifico alla velocità di un jet: quasi novecento chilometri all'ora.

"

lungo tutta la superfice terrestre, la velocita' e' media!, dipende sopratutto dalle zone, dalle faglie, dalla densita', dal mezzo, dal tipo di frequenza sviluppata durante il terremoto . In alcuni casi la media di propagazione si aggira dai 2 fino agli 12km/s a seconda la densita' di alcune zone sotto la terra.
E' ovvia che la velocit'a puo' cambiare in tutte le zone della terra, perche' le faglie e le zone si spostano, si accavallano, interagiscono tra loro .

saluti.
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