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Crollo Economico in Arrivo?

Ultimo Aggiornamento: 14/09/2011 16:07
16/10/2008 10:57
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HAI RAGIONE CARO MANUX79,
IO SONO MESI CHE AVVERTO CHIUNQUE E VENGO ADDIRITTURA PRESO PER IL CULO,GIURO ANCORA OGGI, NON C'E' LA MINIMA COSCIENZA DI QUELLO CHE POTREBBE ACCADERE PRESTO.
HO UN AMICO LAUREATO CON 110 E LODE IN ECONOMIA CHE LAVORA IN SEGRETERIA GENERALE IN UNA BANCA IMPORTANTE DEL NORD ITALIA ED E' ANCORA COMPLETAMENTE INVESTITO IN AZIONI (TANTO NEL LUNGO PERIODO SALGONO SEMPRE NO?) . L'IDEA E' CHE TROVINO UNA SOLUZIONE , SI PER LORO LA TROVERANNO SU QUESTO NON C'è DUBBIO, MA TUTTI GLI ALTRI SE LO PRENDERANNO IN C...

17/10/2008 09:34
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crollo economico
cari amici del Forum,
quale dovrebbe essere il nostro obiettivo? Ovviamente direi trovarci in una società più giusta e poter vivere serenamente lavorando il giusto, cosa che ovviamente al momento non si può dire che si sia realizzata.
Premetto per sincerità che non ho nemmeno un centesimo investito in qualsivoglia operazione finanziaria, e quindi mi rendo conto di trovarmi in una situazione particolare e certamente in questo momento forse privilegiata.
A mio modesto parere dovremmo preoccuparci più per i tentativi di porre rimedio a questa situazione che non già ad un crollo completo del sistema. In questa maniera ci troviamo a dover lottare in condizioni via via più difficili senza alcuna speranza di salvezza: le cose andrebbero sempre peggio ma mai abbastanza peggio da rompere il loro giocattolo preferito...
Viceversa, una salutare distruzione di questo sistema basato sullo sfruttamento dei popoli ci metterebbe di fronte a magari più dure sfide, ma ci permetterebbe di liberarci da questa situazione di totale sfruttamento nella quale siamo da sempre a confrontarci.

cosa ne pensate? [SM=g7060]
17/10/2008 13:50
Una salutare distruzione dell'attuale sistema di sfruttamento dei popoli? MAGARI!!!!!!!! sarebbe troppo bello per essere vero, state pur tranquilli che faranno di tutto per prolungare la vita a questa economia ormai allo stato terminale pur di prolungare la sua esistenza anche solo di qualche mese in più. Chi ha potere in questo business non lo vuole perdere e sono disposti a fare le cose più abbiette pur di non perdere la loro sedia e il loro trono.
I veri ignoranti siamo NOI, NOI semplici cittadini mandiamo avanti tutta l'economia e non quel branco di volponi che decidono quanto deve valere oggi un barile di petrolio e quanto un kilo di pasta. Siamo noi che spendiamo, siamo noi che consumiamo e siamo noi la maggioranza. Capito questo però continuiamo a farci menare per i fondelli e farci sfruttare dalla solita minoranza di potere ma perchè mi chiedo? perchè non invertire la rotta?!
I prezzi li dobbiamo decidere noi consumatori! non si capisce perchè il barile di petrolio scende di prezzo ma alla pompa di benzina il prezzo non scende...basta cavolo smettiamolo di essere schiavi e succubi di questo sistema di sfruttamento, iniziamo a dire basta...e invece niente abbassiamo la testa e paghiamo! così facendo i volponi contineranno a fare la loro bella vita agiata sulle spalle della povera gente che a differenza di loro lavora veramente e fa i salti mortali per arrivare a fine mese e nonostante tutto poi alla fine non ci arriva e si indebita con banche e finanziarie. Per fare saltare questo sistema di sfruttamento globale, di debito, non è sufficente una crisi per forte che sia, tutto per cambiare come è sempre stato dagli albori della terra deve convergere in una guerra per avere un vero risvolto. Bisogna falciare via i frutti malati per fare crescere quelli sani.
Ma questa umanità è ormai troppo infetta dai vizi che ci hanno fatto penetrare nell'anima, dalle comodità, dalle stupidate materiali che non se ne vuole propio staccare e pur di continuare a succhiare quel dito marcio non si accorge che staccandosi, magari a costo di un po di fatica si intende, avrebbe a disposizione ben altre soddisfazioni senza dubbio alla lunga più gratificanti e durature ed è per questo che la maggior parte di questa umanità dovrà andarsene per lasciare il posto ad una più sana, onesta e pulita.
19/11/2008 12:15
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Vide presidente Biden, ha detto che entro 3mese, la crisi diverrà molto acuta, cosi' da testare la stoffa del nuovo Presidente.

Colin Powell ha detto: 21 o 22 gennaio 2009, la crisi in USA diverrà acutissima


purtroppo non ho qui i link fonte. ma potete cercare sulla rete.

qua non si parla di profeti o analisti... questa e' gente ke sa qualcosa ke noi non sappiamo, quindi occhi aperti signori!
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25/11/2008 23:04
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è strano sentire nelle notizie quasi per ogni problema la parola ...."mondiale". Dopo tutti i discorsi fatti e strano sentirselo in continuazione proprio adesso.

Ho una domanda qualcuno sà chi è l'architetto della torre del parlamento europeo? è una mia personale curiosità.
26/11/2008 10:02
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Re:
Lostmu, 25/11/2008 23.04:

è strano sentire nelle notizie quasi per ogni problema la parola ...."mondiale".



usano la tecnica del "terrorismo", la usano cosi' tanto, ke poi entra nella quotidianietà, e poi danno la soluzione contro il terrorismo.

per quanto riguarda il mondiale... LostMu (penso ke la risposta la sapevi benissimo [SM=g8425] ), ci sara' una soluzione con un nuovo sistema mondiale? o anche chiamato NWO?


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26/11/2008 12:17
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già il nuovo governo o un evento importante legato ad esso dovrebbe essere visibile nel 2010 penso terza parte verso la fine( secondo la teoria del calendario solare della città di washington ). Tornando all'economia dopo le letture degli anni scorsi come ho scritto in un post precedente a ottobre il 2009 dovrebbe essere un anno di ripresa e tranquillo come se la crisi in modo " miracoloso" fosse superata però alla fine del 2009 ci dovrebbe essere un tonfo peggiore di quello che abbiamo assistito.
Però questa previsione vivendo il presente la vedo abbastanza difficile oggettivamente i primi mesi del 2009 dovrebbero essere molto duri soprattutto per quanto riguarda i vari posti di lavoro.
Però riferendomi a tutte le teorie lette negli anni il 2009 sarà come la previsione.Vedremo.
13/04/2009 19:22
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Fine del G20 e nuovo ordine mondiale?
Dopo Sony e 3M in Francia gli operai sequestrano i manager della Caterpillar. "l'Economist" dice: "I ricchi sotto attacco" e a londra la polizia consiglia di non vestirsi in completo blu. Fine del G20 e nuovo ordine mondiale? Gli economisti non ci credono

Sony, 3M, Caterpillar: “chi semina miseria raccoglie collera”, si legge sui cartelli dei dimostranti. Tre multinazionali, tre colossi mondiali, licenziano il personale, non trattano con i sindacati, distribuiscono indennità di fine rapporto irrisorie. I dipendenti insorgono. E' la rivolta dei paesini e dei capoluoghi di provincia, quelli in cui l'unico modo per vivere è la fabbrica, singola fonte di reddito. I dipendenti si ribellano e rapiscono i manager che si sono macchiati di scelte sbagliate, dispendiose, che si sono aumentati gli stipendi con le stock option ed hanno, nel corso degli anni, messo in crisi grosse aziende ed un intero sistema economico attraverso incerti passaggi di 'finanza creativa'. Un vento di ribellione che nasce negli USA, il paese che ha visto il più alto numero di vittime; vedasi Lehman-Brothers. I manager USA, molti in carcere per bancarotta, altri senza posto di lavoro, cercano di non farsi vedere e Obama punta il dito sui loro emolumenti. L'onda è arrivata in Francia; il management non tratta? Si rapiscono i “pezzi da 90”, quelli che decidono e sbagliano. Errori, i loro, che costano posti di lavoro; 371 alla Sony di Pontnox-sur-l'Adour, 733 alla Caterpillar di Grenoble, altri 110 alla 3M di Pithiviers. La Francia insorge e questa volta non sono gli studenti contro il cpe, non sono i giovani immigrati delle Banlieue e nemmeno gli impiegati della pubblica amministrazione parigina. A dar voce agli operai i sindacati, quelli di base e non gli autonomi. Alla Caterpillar di Grenoble sono 4 i manager che hanno passato una notte dormendo sulla moquette degli uffici direzionali, gli stessi da cui è stata presa la decisione di tagliare i posti. Sarkozy ha detto che interverrà di persona per salvare lo stabilimento. E' una protesta, questa, che ha poco colore politico, nessun progetto eversivo, è solo il constatare come l'istinto di conservazione prevalga su ideali ormai morti da tempo. Tre casi in 20 giorni, tre stabilimenti occupati e messi sotto chiave, tre multinazionali con i manager messi di fronte alla loro coscienza. “"È stato anche proposto di spostare l'orario di lavoro a 32 ore settimanali, ma la gestione non vuole discutere”, è quanto ha affermato Nicolas Benedetto, delegato della Cgt dello stabilimento Caterpillar. Nel frattempo il presidente dell'azienda Chris Schena ha detto: “è nostra priorità risolvere il problema”, tuttavia ha definito “deplorevoli” le azioni dei dei dipendenti. Londra: G20, un dimostrante ucciso durante i disordini, la polizia consiglia ai manager della City di rendersi “invisibles”. 'L'Economist' titola “I ricchi sotto attacco” e mostra un quadro -ritoccato- che sembra essere uscito dalla presa della Bastiglia. E' la reazione contro chi fa sistema, a Londra li chiamano i “malfattori della nuova ricchezza”, molto più numerosi di quei baroni con a capo Teddy Roosevelt un secolo fa. Ma i danni sono simili: crescente disuguaglianza; lo 0,1% degli americani ha guadagnato 20 volte l'investimento, percentuale che nel 1979 raggiungeva il 90%. L'avidità di certi personaggi legati alla truffa finanziaria, abili a costruire i devastanti 'schemi Ponzi', erano parte del sistema, caldeggiati dalle istituzioni e dai politici loro conniventi. Poi il tocco finale: portare i guadagni nei paradisi fiscali, i soldi dei lavoratori e chi, grazie al lavoro un gruzzolo lo aveva salvato. Gli imbrogli maggiori che hanno portato a questa catastrofe sono dovuti al fatto che speculatori e mediatori hanno mischiato denaro nelle attività tradizionali attirando le multinazionali facendogli digerire, di qui la grande colpa dei manager, un groviglio di titoli tossici. Solo negli USA il 41% delle aziende è caduto in questa trappola, un modo di agire ingiustificabile da parte dei vertici societari i quali, in un biennio hanno mandato in bancarotta il meglio della produzione e delle banche americane. Ora si è costituito l'asse franco-tedesco, il quale accusa gli USA di avere un'economia basata “sull'infantilismo”. Della serie quando va tutto a picco si scaricano i barili sul più debole. E gli USA sono deboli. Non a caso delle tre società messe sotto assedio in Francia due sono americane ed una è giapponese. Nel paese del sol levante si ha un'inflazione spaventosa, il riassunto del disagio lo si capì guardando in che condizioni si presentò al G7 di Roma il ministro delle finanze Shoichi Nakagawa; lui accusò i farmaci, chi lo vide parlò di alcool, il tutto mentre il Giappone sprofondava nel Pil peggiore da vent'anni a questa parte: -12,7% registrato nel quarto trimestre. A G20 appena concluso Gordon Brown dichiara a 'Financial Times': “Il summit ha ristabilito un nuovo ordine mondiale”, peccato che banchieri ed esperti di politica estera non siano dello stesso parere, solo Trichet, il governatore della banca centrale europea da Bruxelles da un timido segnale di ottimismo: “il mio auspicio è che il consenso raggiunto sia un importante elemento di fiducia”. Una risposta più realistica viene da Morris Goldstein, del 'Peterson Institute for International Economics' il quale classifica il G20 “Buono, ma non risolutore” e viene anche dal professor Charles Wyplosz dell'istituto universitario di Ginevra che riprendendo l'affermazione di Brown dice: “ridurre la pressione sui governi per lavorare di più... Sarebbe una tragedia che il vertice finisce per incoraggiare il compiacimento”. Tutti si domandano come sarà il domani, visto che nessun ordine mondiale procede al contrario dal giorno prima, come ne usciremo, quali provvedimenti intrapresi saranno utili o bruceranno ancora danaro, quanti posti di lavoro rimarranno sul campo? Per ora la Francia sembra essere l'unica ad aver acceso il fuoco della protesta. Porterà ad un nuovo conflitto sociale? Per ora tempi duri per i manager.

www.lemonde.fr/archives/portfolio/2009/03/31/caterpillar-4-cadres-toujours-retenus_1175...

www.ft.com/cms/s/0/ca15da64-2090-11de-b930-00144feabdc0.html?ncli...


www.economist.com/opinion/displayStory.cfm?story_id=13405314&source=hpt...

Di Danilo Bargagli
[Modificato da imsiddi 13/04/2009 23:48]
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14/03/2010 17:50
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Grecia, anarchici e maialini.


Felice Capretta, sul suo blog, riporta la notizia dello sciopero generale in Grecia e ne sottolinea un aspetto divertente: il Corriere della Sera pubblica in home page una bella foto che ritrae alcuni manifestanti travestiti da maialini. Che carini! Che bella manifestazione, di quelle colorate, pacifiche, danzerecce e coi tamburelli che piacciono tanto ai governi... e che io personalmente odio dal più profondo.

La situazione è molto diversa dalle carnevalate per le strade. La Grecia è sull'orlo della rivoluzione, tutti i servizi (dagli aeroporti alle scuole ai supermercati) sono chiusi fino a nuovo ordine, e l'intera cittadinanza è in piazza contro le manovre governative per "il debito". Si vocifera persino che i poliziotti passino dalla parte dei manifestanti, cosa logica in una situazione del genere.

Possiamo immaginare il brivido gelato che corre per le schiene dei governanti di altri Paesi, specialmente quelli a rischio default ed ironicamente, appunto, definiti PIGS, al pensiero che anche i propri addormentati cittadini un bel giorno decidano di tirar fuori l'anima del combattente ateniese e mettere il Paese a ferro e fuoco. Per ovviare, si usano come sempre i media.

Provate a cercare in questo momento sulla home di Repubblica una qualsiasi notiziuola riguardante la Grecia: ebbene, ricerca vana. Che in un Paese europeo ci siano rivolte per le strade non fa notizia, meglio tacere (a meno che le rivolte non siano opera di sporchi negri, come nelle banlieue parigine: in tal caso se ne parla, tanto noialtri non rischiamo di identificarci), sia mai che qualcuno qui scopra che ci si può ribellare a misure ingiuste e assurde. Il Corriere dipinge il tutto come la solita manifestazione pacifica, ma altre testate fanno persino di peggio: provate a cercare su Google News le parole "Grecia anarchici" , scoprirete un mondo. Decine di testate italiane, inclusa L'Unità, l'ANSA, Repubblica di ieri, hanno descritto le rivolte come "scontri tra polizia e qualche centinaio di anarchici". Anarchici, vi rendete conto? Si sono trattenuti dal definirli "anarcoinsurrezionalisti" per un sussulto residuo di dignità.

L'informazione italiana tutta ha deciso di trasmettere al popolo la seguente descrizione: i greci manifestano pacificamente, e qualcuno dei soliti anarchici fa casino. Nulla di nuovo, insomma.

Invece no. Qui è un'intera popolazione europea che si sta ribellando a misure draconiane vòlte ad impoverire la gente per salvare il mercato e la finanza. Ma noi è meglio che non veniamo a saperlo

crisis.blogosfere.it/#
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10/04/2010 22:55
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Certo che questa situazione di disoccupazione inizia a creare quache problema, proprio oggi mi sembra la Marcegaglia cazziava il nostor Berlus., sulla situazione in cui il PIL e' fermo o costante da ben 5 anni !
Comunque cribbio anche Spagna, Inghilterra, oltre che Italia, c'e' proprio crisi !
Non si puo' andare avanti cosi'.
13/04/2010 12:17
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Ma se cadesse il sistema completamente ??? Sarebbe meglio sicuramente che andare avanti cosi' a modificare ogni cosa che succede.!
Che ca*******z
13/04/2010 15:58
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In Piemonte diciamo "A sperùma"
Che altro aggiungere, ne ho piene le scatle di disoccupazione ! Non si muove nulla.
Pero' vedo che chi ha i soldi se li stringe bene, e fa' bene.
Che tutto questo spero sia' l'inizio dei tempi della fine, perchè ogni tanto leggo di gente che si toglie la vita, gente che si e' sparata.! Non vorrei fare la stessa fine anche io, anche se ci penso !
27/04/2010 22:18
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www.repubblica.it/economia/2010/04/27/news/grecia-3656436/

Grecia declassata a livello "spazzatura"
Portogallo trema sotto il peso del debito
Standard & Poor's porta il rating ellenico a "junk" e taglia di due livelli quello portoghese. Riflessi immediati sulle Borse europee, che chiudono bruciando 160 miliardi. Trichet: "fuori questione" ipotesi default. Vertice straordinario Eurozona entro il 10 maggio. Moody's rassicura l'Italia. Domani giornata cruciale per le decisioni della Germania

continua
[Modificato da imsiddi 27/04/2010 22:18]
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28/04/2010 13:25
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ogni stato ha debito verso un'altro e' una catena, dovuta all'esportazione e importazione beni, di ogni genere.
Il crollo e' inevitabile se non si immette moneta e fare calare il costo dei beni, la gente non credo continuera' a lungo in questo modo, no ?? .Leggere quello che dicevano degli Statisti e Economisti italiani, tutto parte dallo stato di disoccupazione che hanno gli stati e di quanto essa pesi su tutti i cittadini che devono sempre piu' tirare fuori i soldi anche per gli altri.!
Se invece ai disoccupati venisse dato un qualcosa di fisso mensile ed aiutati a trovare e sistemare per il lavoro, questo non succederebbe.
Ditte in difficolta' con dipendenti, perche' non aiutarle ???
Perche' e banche invece non danno soldi ??? Perche' non diminuirgli le tasse o dargli non so' 50.000 euro a titolo di ringraziamento perche' dai lavoro e paghi i dipendenti ! (Pero' non te li devi intascare tu questi.)
Eppure lo Stato li stampa , ma non gliene frega piu' di tanto a questo punto.

Insomma vediamo meglio le cose, ma sopratutto mi sa' che i nostri politici non sono neppure capaci a fare i politici !
"Ermanno for President", "Victor for President", "Dreaker for President"......
che cribbio.
Insomma signori ma quando andate a votare lo fate con coscienza o lo fate perche' siete quasi obbligati ??? Eppure ci sarebbero di persone furbe a migliorare le cose.

buonissima giornata " a tut'quant" come dicono a napoli.
28/04/2010 18:37
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Un articolo apparso quest'oggi su Rai News, mostra la grave situazione economico-finanziaria che interessa l'Europa:

"NYT: Madrid trascinerà nel burrone l'Ue
Se la Grecia sta gradualmente andando verso il baratro, l'Europa sta sprofondando nella paura, scrive il New York Times commentando il drammatico peggioramento della situazione del Paese mediterraneo. E contemporaneamente crescono le preoccupazioni per Portogallo, Spagna e Irlanda che potrebbero non essere in grado di farsi prestare i miliardi che gli occorrono per finanziare la spesa pubblica, prosegue il quotidiano americano. "Ieri le principali agenzie di rating hanno declassato i titoli di Stato della Grecia a spazzatura" e questo sta creando "effetto a catena" su gli altri Paesi, osserva Edward Yardeni, presidente della Yardeni Research. Mentre per Jonathan Tepper del gruppo di ricerca con base a Londra Variant Perception, il futuro della Spagna dipenderà solo "dalla bontà degli stranieri". Secondo il New York Times "la paralisi europea" dinnanzi all'emergenza greca sta esasperando le divisioni politiche all'interno del Vecchio Continente e ogni passo che viene fatto per aiutare Atene "sembra sempre più piccolo e intempestivo."
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29/04/2010 08:43
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Non sono mai stato pessimista in vita mia ma negli ultimi mesi non posso fare a meno di esserlo .... Comq. le cose si mettono davvero male!!!Imsiddi ho notato una cosa che i paesi in crisi sono questi : Grecia,Spagna,Italia,Portogallo,Russia,Irlanda,Ucraina,Georgia,Iraq,Iran,Afghanistan,India,Mongolia,Kazakhstan,Thailandia,Cambogia,U.S.A.,Korea(sud e nord)ecc....ecc...insomma un po troppi non credi???? [SM=g8414]
30/04/2010 16:07
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Imsiddi okkio che come dice dreaker, la prima cosa che stakkano e' Internet !!!!!!!!!!! Poi I giornali, poi le tv locali e rimane solo una TV di stato "E' l'Inizio del Regime" e iniziano a uscire i V di Vendetta !

Insomma non ci faranno comunicare piu' !
Perche' allora non darci gia' tutti un appuntamento tra di noi quando succedera' qualcosa ???
L'idea non e' male !.

Guardate la Grecia. come avevo detto 20 gg fa', da un'altra parte... "In grecia inizieranno secondo me' a scendere in piazza, poi arrivera' il casino anche in altre zone d'europa."

non e' che sono profeta. ma qui' e' qualcuno che manovra le file nel vecchio mondo e ha ramificazioni anche in america.! Non vi sembra, o e' tutti cosi' per aria di mal governo ??
[Modificato da ermanno60 30/04/2010 16:08]
01/05/2010 19:09
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ciao ermanno, non e' da scartare ne' da sottovalutare la tua ipotesi!!!

quello che pero' io credo, e' un controllo maggiore dei siti, l'apertura di siti o altro richiedera' un reale controllo, anche solo iscrizione e-mail o un uunico nickname da usare ovunque (ma un nickname riconducibile alle persone reali)
oltre a questo, cmq una stretta di cinghia e chiusura di siti "non consoni" chiaramente la categorizzazione dei siti "non consoni" verra' decisa dai padroni del mondo, o meglio dai loro "esecutori" politici.

cmq un'acuta crisi, una bomba atomica, nucleare (anche attacchi false flag) potrebbero provocare danni alle comunicazioni quindi "giu' internet, telefonia..."

l'idea di poter comunicare o incontrarci in caso di, non e' male! ma penso che sara' a zone! vi consiglio di aprire un post, dove si indica dove + o - viviamo, cosi' da poter vedere un po' cosa si potrebbe fare.

a presto
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01/05/2010 20:20
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ermanno, come avevamo parlato giorni or sono, il discorso che proponi e' quello che avevamo fatto, del quale mi trovo giustamente d'accordo.
Dai Imsiddi apri tu sto' post dato che sei piu' dis-ossidato di tutti, io invece mi sto acidendo un pochino sara' il dispiacere, sara' il tempo, sara' i problemi, sara' vero , sara' falso e sara' fergusson.... ma l'idea non e' male asoslutamente.
Internet e' la prima cosa, le informazioni si chiuderanno.
Ah diemnticavo !!!!!!!!!!!!!

1) Tv Locali e di Stato
2) Giornali Locali e Nazionali
3) Internet, difficolta' a comunicare, inviare email, comprei programmi messaggistica, se non va' internet o vi saranno i blocchi degli ISP mi pare ovivo che anche tutto il resto sia OUT-USE
4) Telefoni, ponti ripetitori e tutt il resto, disponibili solo per forze di sicurezza, gente di stato e personalita' importanti, comprese forze ff.oo..
5) Difficolta' a muoversi.

Ne parliamo presto ??? vediamo di tirare fuori un discorso serio ??

ciao Imsiddi e saluto a tutti.

03/05/2010 09:04
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dopo quest'incidente della piattaforma petrolifera www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo480561.shtml
credo proprio che sia inevitabile un bel crollo economico. [SM=g10656] Meglio che iniziamo ad imparare a zappare , io ho già impareto a piantare i pomodori ,peperoncini , menta, basilico,rosmarino,meloni e limoni ..... Divertentissimo ti affezioni alle piante più delle persone a volte,anche perchè sono sempre d'accordo con le cavolate che diciamo (non possono mai controbattere).
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