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Crollo Economico in Arrivo?

Ultimo Aggiornamento: 14/09/2011 16:07
10/05/2008 11:34
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Economia USA
La situazione economica in america è piu' drammatica di quanto si pensi, è ovvio che i media controllati dagli stessi poteri cercano di arginare con articoli ad hoc la vera entità della disastrosa situazione, o meglio sanno come fare per risolvere la situazione che loro stessi hanno creato, cioè quei poteri fanno il bello e il cattivo tempo con la complicità dei media.
10/05/2008 12:51
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Tremonti: sacrifici per banche e petrolieri:

www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_72476...

Fosse vero...Tremonti For President...
11/05/2008 23:42
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LA FINE DEL MONDO CHE CONOSCIAMO

Il Giornale Online


DI MICHAEL T. KLARE


…e la nascita del nuovo ordine energetico mondiale

Petrolio, 110 dollari al barile. Benzina, 3,35 dollari (o più) al gallone [0,88 $/litro]. Diesel, 4 dollari al gallone [1,06 $/litro]. Padroncini forzati via dalla strada. Gasolio per il riscaldamento domestico a prezzi esorbitanti. Carburante per aerei così costoso che nelle scorse settimane tre compagnie low-cost hanno smesso di volare. Si tratta solo di un assaggio delle più recenti notizie sull’energia, a segnalare un profondo cambiamento nel modo in cui vivremo tutti noi, in questo Paese e nel resto del mondo; tendenze che, come chiunque al momento può prevedere, diventeranno via via più pronunciate con la diminuzione delle riserve energetiche e l’intensificazione della lotta globale per la loro spartizione.



continua su: www.altrogiornale.org/news.php?extend.2579
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Ci sono 10 tipi di persone al mondo
- quelle che conoscono i numeri binari
- e quelle che non li conoscono
14/05/2008 15:11
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Si tratta di diffondere e preparare le popolazioni su come dovremo comportarci se la situazione dell'ormai sttao di esaurimento delle vecchie tipologie energetiche, a cominciare dal petrolio.
15/05/2008 19:34
Negeria. Esplode oleodotto quasi 100 morti.
Notizia fresca fresca Rainews24


Wow: e su il prezzo del petrolio, previsione per domani o lunedi.
[Modificato da evolution_70 15/05/2008 19:35]
16/05/2008 18:54
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Secondo voi le conseguenze sulle borse mondiali dopo un eventuale attacco degli USA all'Iran?
Qualcuno si ricorda le conseguenze dell' attacco all'Iraq?
16/05/2008 19:11
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Re:
illuca23, 5/16/2008 6:54 PM:

Secondo voi le conseguenze sulle borse mondiali dopo un eventuale attacco degli USA all'Iran?
Qualcuno si ricorda le conseguenze dell' attacco all'Iraq?



Nel marzo 2003, inizio della seconda guerra irachena, il costo del petrolio del quadrante medio-orientale era 35 dollari al barile. Alla data del 26 aprile 2008, il costo di quel medesimo petrolio si e’ gonfiato di un fattore 3.42, doppiando quota 120 dollari al barile.
In termini tecnici, questo viene definito un oil shock, choc petrolifero. Il mondo industrializzato e non ne ha già attraversati molti. I due oil shocks più gravosi restano i seguenti:
- 1973, guerra dello Yom Kippur;
- 1980, guerra Iran/Iraq.

storico dei prezzi del petrolio:
www.tecson.de/poelhist.htm

situazione attuale:
www.tecson.de/prohoel.htm#%D6l%20in%20EUR

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20/05/2008 08:53
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G. Soros avvisa: crisi grave
La bolla finanziaria degli ultimi 25 anni é esplosa e il "super Boom" seguito alla seconda guerra mondiale é finito.
news.bbc.co.uk/2/hi/business/7408620.stm
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20/05/2008 12:22
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Bene...ottimo!!!


Ce ne servirà una Terza per ricominciare??
20/05/2008 12:33
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Per scaramanzia d'ho una lucidata ai gioielli di familia...e ti dico:
Dopo l'11 settembre quindi quasi nulla confronto una Guerra mondiale molti sono diventati STRAMILIONARI...quindi purtroppo sappiamo gia la risposta ma preferisco giucare in una borsa incerta come ora che vivere una guerra...
20/05/2008 13:06
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petrolio.blogosfere.it/2008/05/riserve-strategiche.html#...
Se le notizie riportate su questo blog sono vere, sembrerebbe che qualcuno ultimamente stia facendo una grande scorta dell'oro nero.... Chissà poi il perchè.... Leggete anche i commenti, con le varie ipotesi; che dire, niente di rassicurante all'orizzonte! Che i conti ormai non tornano più lo constatiamo tutti giorni sulla Ns. pelle; l'inflazione è alle stelle, la svalutazione monetaria è galoppante, ma nessun governo nel mondo sembra accorgersene (anzi fanno finta che il problema non esista); purtroppo i presupposti per un grande tonfo ci sono tutti, e il petrolio non sembra la sola problematica che dovremo affrontare nell'immediato futuro
Quando i bianchi vennero in Africa, noi avevamo la terra e loro la Bibbia. Loro ci insegnarono a pregare con gli occhi chiusi; quando li aprimmo i bianchi avevano la terra e noi la Bibbia.

(Jomo Keniatta)

20/05/2008 13:23
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Economic Collapse in September?
According to the Australia.TO newspaper, as reported in the May 2008 Last Trumpet Newsletter (LTM), several congressmen were so incensed about what was discussed behind those doors that they were compelled to leak the contents of the meeting. Following is what is rumored to have been discussed: Imminent collapse of the U.S. economy by September 2008; imminent collapse of the U.S. Government finances by February 2009; possibility of civil war within the U.S. resulting from the collapse; detainment of "insurgent U.S. citizens" in anticipation of their moving against the government; the potential for violent action taken by citizens against members of Congress due to the collapses; the merger of the U.S. economy with those of Canada and Mexico as a solution to the collapse; the introduction of a new tri-national currency called the "AMERO" as another economic solution.

www.321gold.com/editorials/droke/droke051908.html

a me ricorda alcune cose che hanno detto gli alieni di quell'altro post [SM=g7071]
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20/05/2008 21:42
Re:
J.P. Morgan, 20/05/2008 12.22:

Bene...ottimo!!!

Ce ne servirà una Terza per ricominciare??



Uhahahahahahaaahaaa.
Quasi cado dalla sedia dalle risate.
Troppo forte questa....scusate.


20/05/2008 21:51
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Scusa sarò scortese, ma che cazzo hai da ridere??
20/05/2008 23:58
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www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_75148...

Volano i prezzi di benzina e petrolio
Ancora in rialzo il prezzo della benzina, che fa registrare oggi l'ennesimo record, a quota 1,493 euro al litro. A rivedere il prezzo consigliato portandolo sul nuovo massimo, a un passo da 1,50, è stata Esso. Ma dal monitoraggio di Quotidiano Energia risulta che anche altri marchi hanno messo mano, al rialzo, ai listini consigliati ai gestori. Il nuovo picco è superiore di due millesimi rispetto a quello di 1,491 toccato solo quattro giorni fa. Pur senza variazioni significative, si mantiene sui massimi anche il prezzo del gasolio.

Oltre ad Esso, hanno aumentato i prezzi consigliati della verde anche Api-Ip, Shell, Tamoil e Total, portandolo a 1,491 euro al litro. Per quanto riguarda, invece, il gasolio, oggi solo Shell e Total hanno rialzato i listini. Il diesel resta però, anch'esso, ad un livello record, vicinissimo alla soglia di 1,49 euro al litro. A questo punto, con il nuovo massimo toccato oggi, un pieno di verde per un'auto di media cilindrata si porta attorno ai 74,65 euro, mentre uno di gasolio attorno a 74,45. La differenza, quindi, è ormai molto bassa.


SCHIZZA A RECORD DI 129 DOLLARI AL BARILE
Il petrolio schizza al nuovo record storico di 129 dollari al barile al mercato di New York
[Modificato da imsiddi 20/05/2008 23:59]
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21/05/2008 13:54
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130
il petrolio é arrivato a 130.
Sta aumentando di circa 10 dollari al mese in maniera costante.
Ricordate:
a 150 crollano i deboli.
a 200 crollano tutti.
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21/05/2008 15:07
Post: 0
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penso che ormai la situazione stia per toccare il fondo e che ci si debba preparare ad un peggio che probabilmente è inimmaginabile.
Se le cose vanno come sembra non riesco davvero a vedere una qualche possibilità di riuscita.
Penso che una tra le cose fondamentali ci sia quella di non sottovalutare l'aspetto interiore e cioè di non farsi cogliere impreparati. Il che significa trovare uno stato di coscienza il più profondo, o aderente a se stessi tale da riuscire a non farsi prendere dal panico e da non cadere nella drammatizzazione, visto che già la situazione oggettiva la è e la sarà ancora di più.
22/05/2008 17:31
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Crisi su 12 anni Il rally dei prezzi del petrolio non solo non finirà, ma provocherà una crisi finanziaria globale "che inizierà tra il 2010 e il 2015" e che durerà tra i 10 e i 12 anni. L’oro nero volerà fino ai 300 dollari al barile e i prezzi della benzina balzeranno fino a 15 dollari al gallone. Previsioni che fanno rabbrividire, soprattutto se si considera che a formularle è Charles T. Maxwell, battezzato come il "numero uno tra gli analisti dei mercati petroliferi". La prima volta che Maxwell, analista senior della società americana Weeden & Co (società di servizi rivolta agli investitori istituzionali), parlò di prezzi della benzina fino a 12-15 dollari al gallone (l’equivalente di 3,8 litri) fu lo scorso 5 febbraio, nel corso di una intervista concessa a Energystocks.com, sito gestito da due ex dipendenti del Wall Street Journal. A riferire stavolta delle stime dell’"oracolo" è stato oggi Robert Hirsch, consulente del mercato energetico, che ha ricordato l’analisi del suo collega al canale televisivo Cnbc. "I giorni che stiamo vivendo oggi, (con i prezzi della benzina sui 4 dollari al gallone), saranno ricordati in futuro come i bei tempi - ha detto Hirsch - E questo perché chi sta osservando attentamente i mercati ritiene che arriveremo a pagare tra i 12 e i 15 dollari al gallone. A quel punto, quando la produzione globale di petrolio sarà in calo, dovremo razionare (i consumi). In altre parole, non solo pagheremo prezzi più alti e soffriremo problemi economici considerevoli, ma non riusciremo neanche a fare più rifornimenti di benzina nel momento in cui ne avremo bisogno".

www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=263510
26/05/2008 01:48
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Iniziano i fallimenti
Da una fonte attendibile ho saputo che una statistica effettuata per capoluogo di provincia afferma che ogni mese per ogni capoluogo di provincia ci sono 15 aziende che vengono dichiarate fallite. Poiché le provincie sono 107 abbiamo ben 1605 aziende al mese che vengono dichiarate fallite. Questo numero in assoluto, apparentemente basso, è destinato ad aumentare esponenzialmente poiché produrrà fallimenti "a catena". Se il numero fosse costante avremmo 19260 aziende anno, già altissimo come numero.
La cosa devastante di tutto questo è che dietro una azienda fallita ci sono famiglie che rimangono senza lavoro. Gente che non ha più i soldi per fare la spesa, pagare l'affitto o il mutuo. Persone che perdono la propria dignità. Insomma sempre più gente sarà in crisi. Urgono interventi di politica economica decisi ed immediati. Compreso il blocco degli sfratti anche per quelli di morosità. Non è concepibile che famiglie, anziani e persone vengano buttate in strada. Vi faccio notare che la percentuale attuale degli sfratti per morosità tocca il 75% di tutti gli sfratti ed è destinata ad aumentare drammaticamente.

Moonred
26/05/2008 09:27
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Le risorse europee di gas naturale sono in via di esaurimento e l'importazione difficilmente riuscirà a far fronte alla domanda. Lo spiega in un intervento alla seconda conferenza di Aspo Italia il geologo scozzese Euan Mearns. Che ci siano problemi di disponibilità di petrolio e che la risorsa sia vicina o abbia già raggiunto il famigerato picco è una cosa di cui si è parlato molto. Ma pare che neanche il gas naturale sia messo tanto meglio. Lo ha illustrato Euan Mearns, geologo petrolifero scozzese ed editore di “The Oil Drum – Europa”, in un intervento (la cui trascrizione integrale si può trovare sul blog di Aspo Italia) alla seconda conferenza di Aspo Italia, l’associazione che studia il picco del petrolio e del gas, tenutasi sabato scorso a Torino.

La domanda di gas naturale, spiega Mearns, è cresciuta ininterrottamente negli ultimi 40 anni tanto che questa risorsa che nel 1965 contava per il 2,4% nel mix energetico dei combustibili fossili nei paesi OCSE in Europa ora è arrivata oltre il 29%: “Si può dire che l'Europa si è assuefatta al gas naturale e oggi si trova davanti a un problema rilevante, dato che ci sono chiari segnali che questa fonte di energia, che una volta scorreva liberamente dal fondo del Mare del Nord, stia iniziando il suo declino.”

La produzione europea di gas naturale, spiega il geologo, si sta avvicinando alla fine, i tre principali fornitori europei hanno già superato il picco: l’Olanda già nel 1975, il Regno Unito nel 2001 e la Norvegia dovrebbe raggiungerlo nel 2009. E neanche sulla fornitura russa potrà essere affidabile: “più di due terzi – spiega Mearns - sono assorbiti dal mercato interno – cosa che implica che il terzo che rimane da esportare è soggetto alle fluttuazioni del consumo o della produzione. I giacimenti supergiganti russi sono tutti in declino e quelli in corso di sviluppo non potranno fare di più che compensare il declino degli altri. Saremo fortunati se la Russia riuscirà a mantenere le forniture all'Europa ai livelli attuali per altri dieci anni”.

L’Europa, dunque, dovrà contare sempre di più sulle importazioni di gas da oltremare che secondo le previsioni del geologo dovranno più che raddoppiare da qui al 2020: se ora si importano 197 miliardi di metri cubi di gas all'anno nel 2020 ne serviranno 492. “E' molto improbabile che i paesi esportatori saranno in grado di fornire queste quantità di gas e i prezzi in crescita ridurranno la domanda forzando il razionamento delle forniture.”

“I prezzi del gas naturale – conclude il geologo scozzese - continueranno probabilmente a salire a velocità astronomica con molti paesi ricchi che ne sono ormai strategicamente dipendenti e che si troveranno impegnati ad accaparrarsi le forniture disponibili pagandole a qualsiasi prezzo".

Dove andremo a parare? si chiede Mearns. "E' quasi impossibile prevederlo e i governi nazionali sembrano basarsi soltanto sulle forze del mercato per determinare i risultati. Ma l'aumento dei prezzi ridurrà la domanda e creerà una diffusa povertà nelle fasce a basso reddito in Europa. Esiste anche la minaccia di instabilità geopolitiche ai confini dell'Europa, con i paesi poveri tagliati fuori dalle forniture. Jean Laherrere ha previsto il picco globale delle forniture di gas per il 2029. Dopo quella data, la maggior parte dei paesi importatori dovranno arrangiarsi con meno gas. I governi e la commissione europea devono cominciare a pensare a questo problema, urgentemente!”

qualenergia.it/view.php?id=610&contenuto=Articolo
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