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Il Conflitto che verrà?

Ultimo Aggiornamento: 06/03/2011 00:25
07/06/2008 12:49
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Non esistono "piccoli e lievi attacchi"...qualsiasi tipo di operazione militare USA in Iran avrebbe un'eco gigantesca, perchè stanno tutti aspettando questo. Poi...non sarei così sicuro sulla creazione di un fronte "anti-USA" in caso di attacco; l'Iran rimarrebbe isolato com'è capitato in passato ad altri che sono stati attaccati e cannibalizzati dagli USA.


in gIrum imus noCtE et coNsumImur iGnI
07/06/2008 15:06
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Cina e Russia hanno annunciato che interverrebbero a fianco dell'iran o solo il loro parere contrario ad un itervento armato USA?
08/06/2008 21:56
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Israele potrebbe presto attaccare l’Iran.
30/05/2008

In conseguenza della fallimentare politica americana, la minaccia di un nuovo confronto militare continua a incombere sul Medio Oriente come una nuvola nera. I nemici degli Stati Uniti si sono rafforzati, e l’Iran – pur essendo bollato come membro del cosiddetto “asse del male”- è stato catapultato verso l’egemonia regionale. L’Iran non avrebbe mai potuto raggiungere questo risultato da solo, e di sicuro non in un periodo così breve.

Quella che fino ad ora era stata una latente rivalità tra Iran e Israele è stata così trasformata in una aperta lotta per il predominio in Medio Oriente. Ciò ha portato come risultato l’emergere di sorprendenti, se non bizzarre, alleanze: da un lato l’Iran, la Siria, Hezbollah, Hamas, e l’Iraq dominato dagli sciiti e appoggiato dagli americani; dall’altro Israele, l’Arabia Saudita e la maggior parte degli altri stati arabi sunniti, ognuno dei quali sente la propria esistenza minacciata dall’ascesa dell’Iran.

Il pericolo di un confronto di grandi proporzioni è stato ulteriormente acuito da una serie di fattori: l’aumento costante del prezzo del petrolio, che ha creato nuove opportunità finanziarie e politiche per l’Iran; la possibile sconfitta dell’Occidente e dei suoi alleati regionali nelle guerre ‘per procura’ combattute nella Striscia di Gaza e in Libano; l’incapacità del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di indurre l’Iran ad accettare una sospensione anche solo temporanea del suo programma nucleare.

Il programma nucleare iraniano è il fattore determinante in questa equazione, poiché minaccia l’equilibrio strategico regionale in maniera irreversibile. Il fatto che l’Iran – una nazione il cui presidente non si stanca mai di invocare l’annientamento di Israele, e che ne minaccia i confini a nord e a sud attraverso il proprio appoggio alle guerre ‘per procura’ combattute da Hezbollah e Hamas – possa un giorno possedere missili con testate nucleari, è il peggior incubo per la sicurezza di Israele. La politica non si basa solo sui fatti, ma anche sulle percezioni. Che una percezione rispecchi o no la realtà non è un elemento determinante, poiché conduce tuttavia ad una decisione.

Ciò accade in particolare quando la percezione riguarda ciò che le parti in causa considerano essere una minaccia per la propria stessa esistenza. Le minacce di distruzione del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad vengono prese seriamente da Israele, a causa del trauma dell’Olocausto. Inoltre la maggior parte dei paesi arabi condivide la paura di un Iran “nuclearizzato”. Questo mese, Israele ha festeggiato il proprio 60° anniversario, ed il presidente americano George Bush si è recato in visita a Gerusalemme per prendere parte alla commemorazione. Coloro i quali si aspettavano che la visita avrebbe principalmente riguardato lo stallo dei negoziati fra Israele ed i palestinesi sono stati amaramente delusi. L’argomento centrale di Bush, compreso il suo discorso alla Knesset israeliana, è stato l’Iran. Bush aveva promesso di portare il conflitto mediorientale in prossimità di una soluzione prima della fine del suo mandato, ma la sua ultima visita in Israele sembra indicare un diverso obiettivo: sembra che egli stia pianificando, insieme ad Israele, di porre fine al programma nucleare iraniano, e di farlo attraverso mezzi militari piuttosto che diplomatici.

Chiunque abbia seguito la stampa israeliana durante le celebrazioni del 60° anniversario e abbia ascoltato attentamente quanto è stato detto a Gerusalemme, non ha bisogno di essere un profeta per capire che i nodi stanno venendo al pettine. Basta considerare i seguenti punti:

1) “Basta con l’appeasement” è la richiesta portata avanti dall’intero panorama politico israeliano – con riferimento alla minaccia nucleare proveniente dall’Iran (con ‘politica di appeasment’ si intende la politica condiscendente adottata da Francia e Germania nei confronti del regime nazista durante gli anni ’30, nel tentativo di contenere l’espansionismo nazista evitando uno scontro diretto (N.d.T.) ).

2) Mentre Israele portava avanti i festeggiamenti, il ministro della difesa Ehud Barak ha dichiarato che un confronto militare ‘per la vita o per la morte’ è un’innegabile possibilità.

3) Il comandante dell’aviazione militare israeliana, ha dichiarato che le forze dell’aviazione sarebbero capaci di qualsiasi missione, non importa quanto difficoltosa, per proteggere la sicurezza della nazione. La distruzione di un impianto nucleare in Siria lo scorso anno, e l’assoluta mancanza di una reazione internazionale all’episodio, sono viste come un modello per le future azioni contro l’Iran.

4) L’elenco di armi richieste da Israele agli Stati Uniti, discusso con il presidente americano, si concentra principalmente sul miglioramento delle capacità di attacco e di precisione delle forze aeree israeliane.

5) Le iniziative diplomatiche e le sanzioni dell’ONU contro l’Iran sono percepite come totalmente inefficaci.

6) Con l’avvicinarsi della fine della presidenza Bush, e vista l’insicurezza riguardo alla possibile politica del suo successore, si ritiene che la finestra di opportunità per un’azione israeliana si stia progressivamente chiudendo.

Gli ultimi due fattori hanno un peso particolare. Mentre è risaputo che l’intelligence israeliana preveda che l’Iran giungerà al traguardo del suo programma nucleare militare al più presto fra 2010 e 2015, la sensazione comune in Israele è che la finestra di opportunità politica per sferrare l’attacco sia adesso, durante gli ultimi mesi della presidenza Bush.

Sebbene Israele riconosca che un attacco agli impianti nucleari iraniani comporterebbe rischi seri e difficili da prevedere, la scelta fra l’eventualità di accettare l’arma nucleare iraniana ed il tentativo di distruggerla militarmente, con tutte le conseguenze che ne deriverebbero, è chiara. Israele non rimarrà fermo ad aspettare che le cose seguano il loro corso.

Il Medio Oriente si sta avviando verso un nuovo grande confronto nel 2008. L’Iran deve capire che se non si arriva ad una soluzione diplomatica nei prossimi mesi, vi è il rischio che esploda un nuovo pericoloso conflitto militare. E’ giunta l’ora di dare inizio a trattative serie.

L’ultima offerta da parte delle sei grandi potenze - i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU più la Germania - è sul tavolo delle trattative, e si spinge molto in là nell’assecondare gli interessi iraniani. Ciò nonostante, la questione decisiva sarà riuscire a congelare il programma nucleare iraniano mentre sono in corso le trattative, al fine di evitare l’eventualità di un confronto militare prima che esse siano concluse. Se questo nuovo tentativo dovesse fallire, le cose potrebbero presto farsi serie, molto serie.

Joschka Fischer, ministro degli esteri e vice cancelliere tedesco dal 1998 al 2005, ha guidato il Partito dei Verdi per circa 20 anni

Titolo originale:
As things look, Israel may well attack Iran soon

Fonte: palestinanews.blogspot.com
09/06/2008 18:32
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Capitali iraniani in fuga dall'Europa (in vista dei quasi certi "congelamenti" degli stessi):

www.tendenzeonline.info/apcom/view.php?s=20080609_000049.xml
10/06/2008 19:25
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bugie
Al giorno d'oggi chi crea un pensiero collettivo, apre le porte ad una nuova realtà (nulla si crea, nulla si distrugge). Il collettivo giostra poi ciò che accade. Peccato siano pochi i rappresentanti del collettivo, quando dovremmo essere tutti, ma soprattutto tutto a gestire ciò che ci è dato.
Non ho riscontrato nè in nostradamus, nè nella bibbia, nè presso i maya..................... avventi di morte o conflitti; siamo già in conflitto "radioattivo frequenziale", non basta?
Tutto è relativo, secondo einstein, soprattutto il tempo, che se accelerato, rischia di bloccarsi,.... e dopo?
Ricordo che la frequenza della terra nel 1800 era ca. 5-6 hz, se ben ricordo, con l'avvento della "forza" di edison è salita dalla fine dell'800 a 7,8 hz e col crescere del consumo sulla crosta basato sui 50-60 hz di tutti i nostri aggeggi (sempre forza, esiste anche l'energia, che se posso dilungarmi sarebbe anche gratis).
E oggi, indoviniamo un pò... 12 e passa hz, diretti verso i vicinissimi tredici e verso i cinquanta-sessanta. Mi limito con due risposte:
- con la terra a 50-60 hz tante cose morte diventerebbero vive, cose
- a 13 hz la terra và in risonanza

Non è meglio pensare ad un futuro roseo, visto che oramai la bomba atomica ce l'hanno tutti?
Comunque è la verità e si potrà confutare, magari l'umano è pronto per capire altre grandi ed innimaginabili cose, che però non prenderanno in considerazione niente di nuovo.

Cordiali saluti
10/06/2008 20:12
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Non capisco cosa centra la frequenza di schumann con la presunta (no più di tanto) guerra che verrà in Iran.
11/06/2008 00:45
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Re: bugie
amako, 10/06/2008 19.25:

Al giorno d'oggi chi crea un pensiero collettivo, apre le porte ad una nuova realtà (nulla si crea, nulla si distrugge). Il collettivo giostra poi ciò che accade. Peccato siano pochi i rappresentanti del collettivo, quando dovremmo essere tutti, ma soprattutto tutto a gestire ciò che ci è dato.
Non ho riscontrato nè in nostradamus, nè nella bibbia, nè presso i maya..................... avventi di morte o conflitti; siamo già in conflitto "radioattivo frequenziale", non basta?
Tutto è relativo, secondo einstein, soprattutto il tempo, che se accelerato, rischia di bloccarsi,.... e dopo?
Ricordo che la frequenza della terra nel 1800 era ca. 5-6 hz, se ben ricordo, con l'avvento della "forza" di edison è salita dalla fine dell'800 a 7,8 hz e col crescere del consumo sulla crosta basato sui 50-60 hz di tutti i nostri aggeggi (sempre forza, esiste anche l'energia, che se posso dilungarmi sarebbe anche gratis).
E oggi, indoviniamo un pò... 12 e passa hz, diretti verso i vicinissimi tredici e verso i cinquanta-sessanta. Mi limito con due risposte:
- con la terra a 50-60 hz tante cose morte diventerebbero vive, cose
- a 13 hz la terra và in risonanza

Non è meglio pensare ad un futuro roseo, visto che oramai la bomba atomica ce l'hanno tutti?
Comunque è la verità e si potrà confutare, magari l'umano è pronto per capire altre grandi ed innimaginabili cose, che però non prenderanno in considerazione niente di nuovo.

Cordiali saluti



Ciao , Mi potresti mostrare dei dati concreti e ufficiali di misurazione della frequenza di shuman si sta veramente avvicinando a 13Hz?


11/06/2008 14:24
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per piacere non andate O.T.

per frequenze shuman, dovete andare nell'aposita discussione.
se continuate qui l'argomento, saro' costretto a dare un warning.

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Ci sono 10 tipi di persone al mondo
- quelle che conoscono i numeri binari
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11/06/2008 14:29
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Ahmadinejad: Bush non ci puo' dare nemmeno un pizzicotto
TEHERAN
- Il presidente americano George W. Bush non è in grado di dare "nemmeno un pizzicotto" all'Iran. Lo ha detto oggi il presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad, durante un comizio nella regione centrale del Paese. Rivolgendosi direttamente al presidente Usa, Ahmadinejad ha aggiunto: "Il tuo tempo è finito. Non sarai in grado di prendere nemmeno un centimetro della sacra terra dell'Iran".

Ahmadinejad ha affermato che, quando le truppe americane hanno invaso l'Afghanistan e l'Iraq, l'intento di Washington era accerchiare la Repubblica islamica per poi attaccarla. "Fin dall'inizio l'Iran era il loro obiettivo", ha aggiunto. "Ho informazioni precise - ha raccontato il presidente iraniano - su un incontro avuto da Bush con i suoi generali durante la sua visita in questa regione (nel gennaio scorso, ndr). Lui voleva convincerli ad attaccarci, ma loro gli hanno presentato un quadro della situazione che lo ha spaventato a tal punto che poi è scappato in Australia e per due giorni non è riuscito a parlare bene". Ora, secondo Ahmadinejad, il presidente Usa "é tornato a pensarci, ma gli assicuro che non potrà realizzare i suoi sogni".


www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_99428...
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12/06/2008 08:53
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ROMA (Reuters) - Il presidente del Copasir Francesco Rutelli ha chiesto oggi al capo dei servizi segreti di avere informazioni dettagliate sull'ipotetico coinvolgimento del Sismi in un piano statunitense per attaccare l'Iran, che il governo in serata ha smentito seccamente.

(Pubblicità)

"Il presidente Rutelli ha chiesto al direttore Aise (ex Sismi, ndr) un'informativa sul ruolo svolto nella vicenda dal Sismi", si legge in un comunicato diffuso al termine della riunione del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (ex-Copaco).

Secondo la nota, nel suo intervento Rutelli ha citato una relazione di oltre 50 pagine fatta da una speciale commissione del Senato Usa che vedrebbe coinvolti i servizi segreti italiani.

Palazzo Chigi ha smentito qualsiasi ruolo italiano nell'operazione.

"La presidenza del Consiglio in relazione a talune indiscrezioni trapelate da organi di stampa, secondo le quali il governo italiano e il Sismi avrebbero avuto parte in azioni ostili ai danni dell'Iran, rileva che tali illazioni sono false e destituite di ogni fondamento", di legge in un nota diffusa in serata.

"Possono, anzi, essere pregiudizievoli nei rapporti con un paese amico e possono esporre a ritorsioni. Il contegno ineccepibile e lineare del governo e del Sismi, in quel frangente, è rigorosamente documentato", conclude la nota.

it.notizie.yahoo.com/rtrs/20080611/tts-sismi-chigi-copsir-ca02...
13/06/2008 04:30
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Re:
skyligth80, 12/06/2008 8.53:


"Possono, anzi, essere pregiudizievoli nei rapporti con un paese amico e possono esporre a ritorsioni.


Mi sono perso qualcosa? Non siamo gli amici di Bush? Da quando dell'Iran?
LvcivsMaximvs, 07/06/2008 12.49:

Non esistono "piccoli e lievi attacchi"...qualsiasi tipo di operazione militare USA in Iran avrebbe un'eco gigantesca, perchè stanno tutti aspettando questo. Poi...non sarei così sicuro sulla creazione di un fronte "anti-USA" in caso di attacco; l'Iran rimarrebbe isolato com'è capitato in passato ad altri che sono stati attaccati e cannibalizzati dagli USA.


Io credo che, purtroppo, la WWIII è vicina... proprio per la situazione di Israele e dell'Iran.
Israele ha un arsenale atomica impressionante, e ogni giorno pressa sempre più il governo USA per una risposta pesante... verso l'Iran.
[Modificato da psychok9 13/06/2008 04:31]
14/06/2008 18:41
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NUCLEARE, SOLANA IN IRAN TEHERAN: "ANDIAMO AVANTI"
TEHERAN - L'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Javier Solana, ha detto che l'Iran "spera di dare presto risposte" alle proposte del gruppo 5+1.
"E' un'offerta che verrà presa in considerazione (dall'Iran) e stiamo aspettando la risposta che loro sperano possa giungere presto", ha detto Solana in una conferenza stampa a Teheran al termine di colloqui con dirigenti iraniani che ha aggiunto: "Mi auguro che la risposta sia rapida e positiva". Solana ha anche detto che spera l'offerta, pensata per persuadere anche Teheran a sospendere il suo programma di arricchimento dell'uranio, costituisca un punto di partenza per l'apertura dei negoziati.


L'Iran ha ribadito oggi il suo rifiuto di sospendere l'arricchimento dell'uranio, come chiestogli dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu, proprio mentre il responsabile della politica estera comune della Ue, Javier Solana, presentava a Teheran un nuovo pacchetto di proposte delle grandi potenze in cui si ribadiva la richiesta di sospensione.

"Se nel pacchetto di proposte c'é la sospensione dell'arricchimento, non è accettabile", ha affermato il portavoce del governo iraniano, Gholamhossein Elham, aggiungendo che Teheran "studierà il documento ed esprimerà i suoi punti di vista". In quel momento Solana stava appena cominciando un colloquio con il ministro degli Esteri, Manuchehr Mottaki, per presentargli il pacchetto dei '5+1', cioé i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu (Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna) più la Germania.

Nel pomeriggio Solana vedrà il capo negoziatore iraniano sul nucleare, Said Jalili, prima di tenere una conferenza stampa presso l'ambasciata tedesca. Secondo quanto scrive l'agenzia iraniana Irna, le proposte dei '5+1' prevederebbero una sospensione da tre a sei mesi da parte di Teheran dell'arricchimento dell'uranio per potere avviare trattative. La soluzione definitiva prevederebbe la costituzione di un consorzio internazionale che dovrebbe arricchire in Russia l'uranio necessario ad alimentare le centrali nucleari iraniane per uso civile.

Il presidente americano George W. Bush ha detto a Parigi di essere "deluso" dal rifiuto iraniano. "Sono deluso per il fatto che i leader iraniani abbiano respinto immediatamente le nostra generosa offerta", ha detto Bush parlando del pacchetto di nuove proposte presentate dal negoziatore del 5+1 Javier Solana a Teheran. "E' questa una indicazione per la gente iraniana che i loro dirigenti intendono portarli sempre più avanti sulla strada dell'isolamento - ha aggiunto Bush - Noi desideriamo vedere gli iraniani prosperare. Ma la scelta spetta ai loro dirigenti: devono abbandonare il loro programma di arricchimento dell'uranio".

Fonte:ANSA
Veritas2012.135.it
16/06/2008 13:30
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articolo interessantissimo! leggetelo! :)

Bin Laden sarà catturato: october surprise


«Catturate bin Laden prima che io lasci la carica, ordina George Bush». E’ il titolo del Times di Londra (1). Appena arrivato in Inghilterra, ancor prima di prendere il thè con la regina, il presidente americano ha impegnato forze speciali inglesi ad una caccia intensificata al mega-terrorista, ancora uccel di bosco dopo 7 anni. E dire che il 13 settembre 2006, Bush aveva detto che prendere Osama non era «la priorità assoluta in cui impiegare le risorse belliche americane», e che lui, personalmente, «non si preoccupava più di tanto di lui», che era davvero «non molto importante».

Questo due anni fa. Ora che si avvicinano le elezioni di novembre in USA, è necessario mostrare un «successo» dell’amministrazione, onde favorire il candidate repubblicano McCain. Si chiama «october surprise», sorpresa d’ottobre, una tradizione nella manipolazione dell’opinione pubblica in USA. Avverrà in ottobre, non un mese di più o di meno: poco prima delle urne di novembre.




Ancora qualche settimana - 7 giugno 2006 - e il Pentagono può finalmente annunciare un grande successo: hanno ammazzato Al Zarkawi. I superiori mezzi spionistici USA l’hanno localizzato, spiegano i TG, e hanno fatto decollare un F-16 che gli ha lanciato addosso due bombe da 250 chili.

Bombe intelligenti. Intelligentissime. Perchè il cadavere di Al Zarkawi che ci mostrano non è un ammasso sanguinolento e irriconoscibile come l’avrebbero reso 500 chili di tritolo senza cervello, bensì un cadavere ben composto, che pare dormire, con la faccia intatta e pulita: ed è proprio lui, quello del videoclip. Tutti abbiamo potuto vedere la verità. L’uomo che le indiscrezioni del Washington Post avevano «bruciato», ha reso un ultimo servizio alla Guerra psicologica. Come del maiale, di Al Zarkawi non si butta via niente.

Così rinfrescata la memoria (quella con la «m» minuscola), qualcuno potrà forse ricordare che anche Osama bin Laden è stato dato per morto molte volte. L’ultima da Benazir Bhutto: nell’ottobre 2007, poche settimane prima di cadere sotto un altro attentato terrorista islamico, la signora aveva accennato, quasi incidentalmente, a «l’uomo che ha ucciso Osama bin Laden», facendone anche il nome: Omar Sheikh. Uno che il Times di Londra aveva definito nel 2002 «non un terrorista qualunque, ma un individuo collegato coi più alti circoli dell’intelligence militare pakistana (ISI) e allo stesso tempo nella cerchia interna» di Al Qaeda. Questo video della Bhutto circola dovunque su internet. Ma a quello non dovete credere. C’è video e video, e quello non era autorizzato.

Bisogna credere solo agli audio di cui bin Laden continua ad inondare il mondo, quelli che scopre infaticabilmente Rita Katz, su siti islamici che lei solo conosce. Audio senza video (al massimo con una foto immobile di Osama), che annuncia attentati che poi non avvengono, che minaccia a destra e a manca. E nessuno lo trova, tranne Katz. «Non è tanto importante», come diceva Bush. Poi, di colpo, qualcosa accade, via via che si scalda la campagna presidenziale.

Diamo il susseguirsi degli strani eventi per data:

15 maggio 2008: John McCain, il candidato repubblicano, si fa intervistare dalla ABC News e profetizza: Osama bin Laden sarà catturato o ucciso, perchè la cooperazione del Pakistan alla sua caccia è più intensa e l’intelligence nella regione è migliorata. L’asserzione colpisce anche ABC News, che titola: «McCain’s crystal ball: Osama caught». Insomma, il candidato favorito ha la sfera di cristallo (2).

16 maggio: bin Laden in persona si rifà vivo, e dice che d’ora in poi Al Qaeda si dedicherà a battere Israele. Dice anche che lui ha provocato l’11 settembre per mostrare che ha a cuore la causa dei palestinesi - una causa a cui era sembrato del tutto indifferente nei messaggi trasmessi nei sette anni precedenti. Ma è il sessagenario di Israele, e bin Laden - anche lui - ha recuperato la memoria: ora si ricorda chi è il nemico principale: non gli sciiti iracheni, ma i sionisti. Anche quest’audio è stato trovato da Katz. Quindi è vero, Osama è vivo, la Bhutto è smentita.

27 maggio: la CIA si domanda pubblicamente «chi prenderà il posto di bin Laden se viene catturato o ucciso»? E prevede che in Al Qaeda si aprirà una «crisi di successione».

29 maggio: l’intelligence USA fa sapere: ha finalmente «localizzato Osama bin Laden» (3).
Si trova sul Karakorum. Qualche giornalista consulta una carta e titola: Osama bin Laden è sotto il K2, che infatti è una delle vette del Karakorum. Diciamo che abita in una caverna a 3-4 mila metri di quota. Non male per un terrorista in dialisi renale. Solo che questa celebre catena montuosa, come si può appurare, si stende per quasi 500 chilometri dal Pakistan alla Cina, passando per il Kashmir. Non pare una «localizzazione» precisissima. Allora arriva la precisazione: Osama è stato localizzato nell’area tribale del Bajaur, nel Pakistan del nord-ovest. A dare la notizia è Al-Arabiya, la TV satellitare del Dubai. Proprio in quei giorni a Doha c’è stata una riunione presieduta dal nuovo comandante in capo delle forze in Iraq, il generale ebreo David Petraeus, ed è ragionevole supporre che la preziosa informazione sia filtrata da lì.

30 maggio: la ABC rende noto: «Le voci sulla morte di Osama bin Laden sono seppellite». Stavolta sono addirittura «capi talebani in Pakistan e Afghanistan» a sostenere che Osama è vivo. Un’altra smentita alla Bhutto. Che è morta e non può replicare. Chi sono quei capi talebani? La ABC non lo dice (4).

11 giugno 2008: aerei americani ammazzano 11 soldati pakistani (fra cui un maggiore) al confine con l’Afghanistan. Per colpirli hanno levato due F-16 e un bombardiere B-1, che li hanno seppelliti di bombe intelligenti da 250 chili. Il Pakistan protesta. «L’attacco, spiega l’Herald Tribune (5), viene in un momento di tensione crescente fra gli USA e il nuovo governo pakistano, che ha dato mano libera ai militanti islamici nelle sue aree di confine con una serie di armistizi separati, che hanno suscitato critiche degli Stati Uniti. La NATO e i comandi americani dicono che da allora gli attacchi dai santuari oltreconfine in Afghanistan sono cresciuti moltissimo». Un errore? Il nuovo governo, che di fatto ha esautorato Musharraf, non è più tanto collaborativo nella guerra mondiale al terrorismo. «Le bombe sono cadute dove dovevano cadere», dice un anonimo ufficale USA sul terreno.

15 giugno: «Catturate bin Laden prima che io lasci la poltrona», ordina Bush. E stavolta la caccia al terrorista «è completamente sottoscritta dal governo pakistano», spiega il Times. L’adesione alla caccia comprende consentire libero accesso sul territorio pakistano di «aerei senza pilota Predator», che cercano ostinatamente Osama con le loro telecamere e che per di più sono armati di «missili Hellfire destinati a colpire specifici bersagli terroristici».

Il Pakistan ha capito che deve darsi una mossa; il cerchio si stringe attorno al terrorista, come dimostra l’intensificarsi delle notizie sulla «caccia». Almeno sui media, egli è braccato, disperato lassù sul Karakorum, col fiato delle forze speciali sul collo. Osama deve essere preso prima delle elezioni americane, vivo o morto. Più probabilmente morto, ma perfettamente riconoscibile nel video che ci verrà offerto. Sarà un gran giorno per Emilio Fede. E anche per Magdi Allam, che finalmente riuscirà a piazzare un articolo sul Corriere, dopo i tanti che Mieli gli ha bocciato. Ma sarà l’ultimo, probabilmente.

Contrariamente ad Al Zarkawi, Magdi non è riciclabile, ora che è diventato cattolico. Sarà un brutto giorno anche per Rita Katz, che resterà disoccupata? Vedremo, magari ha già trovato un altro lavoro. O un sostituto: la CIA non ha detto che qualcuno dovrà pur succedere ad Osama alla testa di Al Qaeda?

Sedetevi comodi davanti alla TV, con i salatini e la Coke. Va in scena «October surprise».



articolo intero: www.effedieffe.com/content/view/3595/164/

finisco con questo video che mostra bin laden sul K2
video.google.it/videosearch?q=Bin%20Laden%20K2&sitesearch=#
[Modificato da imsiddi 16/06/2008 13:39]
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16/06/2008 13:43
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nella stessa pagina, ho trovato un commento molto interessante, ke approvo totalmente:


THULE1960
roma , giugno 16, 2008 10:27

In realtà l'october surprise sarà doppia (surprises).
Nella prima, già abbondantemente strombazzata dai media neocon americani, vi sarà l'uccisione di Osama Bin Laden, o meglio del suo sosia che, a furia di apparire in video,, è più Osama dell'originale.
Nella seconda vi sarà la reazione "delirante" di Al Quaeda che "vendicherà" la morte del capo con un attentato spettacolare idoneo a giustificare l'annichilimento bellico di Iran e Siria e di qualunque paese canaglia si opponga alla dottrina del nuovo secolo americano (prima, giudeo subito dopo).
Sarà un attentato superiore alle torri gemelle (atomica vera o sporca?; omicidio di Obama, speranza del nuovo, o di Bush, vuoto a perdere di fine mandato,?)e, come quello, sicuramente "inside job
".

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Ci sono 10 tipi di persone al mondo
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16/06/2008 14:40
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Re:
imsiddi, 16/06/2008 13:43:

nella stessa pagina, ho trovato un commento molto interessante, ke approvo totalmente:


THULE1960
roma , giugno 16, 2008 10:27

In realtà l'october surprise sarà doppia (surprises).
Nella prima, già abbondantemente strombazzata dai media neocon americani, vi sarà l'uccisione di Osama Bin Laden, o meglio del suo sosia che, a furia di apparire in video,, è più Osama dell'originale.
Nella seconda vi sarà la reazione "delirante" di Al Quaeda che "vendicherà" la morte del capo con un attentato spettacolare idoneo a giustificare l'annichilimento bellico di Iran e Siria e di qualunque paese canaglia si opponga alla dottrina del nuovo secolo americano (prima, giudeo subito dopo).
Sarà un attentato superiore alle torri gemelle (atomica vera o sporca?; omicidio di Obama, speranza del nuovo, o di Bush, vuoto a perdere di fine mandato,?)e, come quello, sicuramente "inside job
".



Sono piú propenso a un altro scenario.
1. Osama é vivo e lotta... contro di noi <=== NOW
2. Osama prepara attentato MALVAGGGGGISSIMO con messaggi mediatici a tutto spiano <=== Questa estate
3. Osama compie attentato MALVAGGGGGISSIMO. è importante che l'attentato dimostri la presenza di una QUINTA COLONNA, all'interno degli USA. <=== settembre... l'11
4. Giorgio Lavoratore Cespuglio si trova , suo malgrado, costretto a prendere la responsabilitá. RE GEORGE decide di sospendere i diritti costituzionali per sgominare la quinta colonna e vendicare l'America attaccando l'iran. Questa cosa la sta spiegando a tutti gli amici in questi giorni.
5. In tutto questo la Russia guarda e la sua rabbia cresce.


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16/06/2008 16:22
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scenario plausibile di cui si è parlato altre volte..
ma trovo azzardato l'attacco all'iran.
certo che il cespuglio (o chi per lui) è pazzo.. ma insomma..
16/06/2008 17:02
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Bhe secono me non è neanche tanto improbabile un attacco all'iran. Poi continua la campagna per sensibilizzare l'opinione pubblica americana sul fatto che l'Iran costituisca un pericolo


Contrabbandieri con piani atomici
Capo era scienziato pakistano, forse dati a terroristi
(ANSA) - NEW YORK, 15 GIU - Una rete di mercanti d'armi era riuscita a mettere le mani sui progetti per un'arma nucleare avanzata, scrive il Washington Post.La rete faceva capo allo scienziato pakistano Abdul Qadir Khan, considerato il padre dell'atomica di Islamabad. Nella la bozza di un rapporto di un ex ispettore Onu l'ipotesi che i piani potrebbero esser stati messi a disposizione di gruppi terroristici o paesi all'indice.La bomba avrebbe potuto esser montata sul tipo di missile balistico usato dall'Iran.

Ovviamente questa è solo una mia opinione dopo si vedrà cosa faranno le teste matte a capo del governo
16/06/2008 17:12
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beh di scenari ce ne sono molti.

premessa:
2settimane fa avevo postato un articolo dove: "Al Qaida dichiara di avere la nucleare e voler attaccare l'occidente", nell'articolo viene anche scritto che la CIA e' informata che Al Qaida attualmente non possiede la nucleare.

allora...
- ottobre muore Osama
- poco dopo attacco da parte di Al-Qaida all'occidente forse in USA (tramite la nucleare)
- si dira' ke e' pur avendo preso Osama, Al-Qaida viene finanziata da qualcun altro, e quel qualcun altro gli ha pure dato la nucleare.. e indovinate chi sara' quel qualcun altro???

comincia con Ir e finsce con an.

:)
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16/06/2008 18:32
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Ma perché mai eliminare il buon BIN?
Fa il suo lavoro alla perfezione.
La teoria della sorpresa é che cosí i repubblicani dimostrerebbero di aver fatto un buon lavoro.
ma poi?
Se ci fosse un successo nella campagna al terrore la gente si rilasserebbe e penserebbe ad altro.
E se poi muore chi sarebbe il cattivo che fa il prossimo attentato?
Per costruire un nuovo nemico pubblico numero 1 ci potrebbero volere mesi se non anni.
Gli americano hanno bisogno di avere il nemico ben chiaro, sennó potrebbero confondersi.

L'unica alternativa sarebbe che si scoprisse che l'Iran é il vero finanziatore di AL QAIDA da sempre. è la cosa che hanno fatto con l'Iraq, ma in quel caso Bin é semplicemente diventato irrilevante, non é morto.

Se lo hanno tenuto vivo fino ad adesso abbiamo elelmenti per pensare che sia per un motivo ben preciso.
Prima di sparire BIN deve fare un altro botto.
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16/06/2008 21:51
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Re:
Fenice999, 16/06/2008 18.32:

Ma perché mai eliminare il buon BIN?
Fa il suo lavoro alla perfezione.
La teoria della sorpresa é che cosí i repubblicani dimostrerebbero di aver fatto un buon lavoro.
ma poi?
Se ci fosse un successo nella campagna al terrore la gente si rilasserebbe e penserebbe ad altro.
E se poi muore chi sarebbe il cattivo che fa il prossimo attentato?
Per costruire un nuovo nemico pubblico numero 1 ci potrebbero volere mesi se non anni.
Gli americano hanno bisogno di avere il nemico ben chiaro, sennó potrebbero confondersi.

L'unica alternativa sarebbe che si scoprisse che l'Iran é il vero finanziatore di AL QAIDA da sempre. è la cosa che hanno fatto con l'Iraq, ma in quel caso Bin é semplicemente diventato irrilevante, non é morto.

Se lo hanno tenuto vivo fino ad adesso abbiamo elelmenti per pensare che sia per un motivo ben preciso.
Prima di sparire BIN deve fare un altro botto.



difatti, Al-Qaida fara' un bel botto usando qualche bomba nucleare (e dato ke la CIA ha detto ke Al-Qaida non possiede alcuna bomba nucleare) verra' detto ke e' stato l'Iran a darla.

quindi, oggi il cattivone numero 1 é Osama, una volta fatto fuori, Al-Qaida verrà finanziata dall'Iran, e quindi il cattivone num 1 sara' Ahmadinejad o l'Iran in generale.

questo ovviamente é qllo ke ci diranno i media.

Fine prima parte, ora potete andare a riprendervi un nuovo sacchetto di Popcorn, e la seconda parte verra' qndo gli USA attaccheranno Iran
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