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Crollo Economico in Arrivo?

Ultimo Aggiornamento: 14/09/2011 16:07
28/02/2008 11:20
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Beh in Europa si sente meno anche se i prezzi sono comunque aumentati molto e l'inflazione sale, ho sentito giusto l'altro giorno che le famiglie povere in Italia stanno aumentando a dismisura, questo è dovuto non tanto alla mancanza di lavoro quanto al costo della vita in aumento e all'inflazione che aumenta..
Ne risente in questa situazione anche l'export verso gli stati uniti che naturalmente deve abbassare i prezzi per evitare che smettano di comprare... io credo che siamo già un bel pezzo in la... ma sono ancora comunque solo le doglie di quello che sta per accadere.
28/02/2008 11:47
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Re:
-Ocean-, 28/02/2008 11.20:

Beh in Europa si sente meno anche se i prezzi sono comunque aumentati molto e l'inflazione sale, ho sentito giusto l'altro giorno che le famiglie povere in Italia stanno aumentando a dismisura, questo è dovuto non tanto alla mancanza di lavoro quanto al costo della vita in aumento e all'inflazione che aumenta..
Ne risente in questa situazione anche l'export verso gli stati uniti che naturalmente deve abbassare i prezzi per evitare che smettano di comprare... io credo che siamo già un bel pezzo in la... ma sono ancora comunque solo le doglie di quello che sta per accadere.




Non mi convince questa crisi.

Questo ipotizza la volonta' luciferina di qualcuno di crearla ....

I meccanismi non mi sembrano "naturali".


28/02/2008 12:45
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no neanche io credo sia naturale Orione, però allo stesso tempo vedo che "la stannno tenendo li" la tirano per i capelli, io credo che stiano aspettando un giorni già preventivato in cui a causa di un attentato lo scoppio della crisi sembrerà una conseguenza non prevedibile..
28/02/2008 13:00
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posso fare l'avvocato del diavoo?? [SM=g7075]

forse non sarà naturale questa crisi..
ma non è che forse la stanno tirando per i capelli proprio perchè non si realizzi? cioè per salvarsi le chiappe e non per i vari complotti??
la butto lì.. [SM=g7060]
28/02/2008 13:23
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E se invece, soprattutto qui da noi, stessero facendo di tutto per nascondere il problema, quanto meno le esatte dimensioni del problema?

Un utile disamina:

crisis.blogosfere.it/2008/02/gli-americani-perdono-la-c...
28/02/2008 13:30
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potrebbe essere skylight, io dico cosi perchè parto dal presupposto che il NWO governa tutto, in primis la finanza, quindi c'è sempre un motivo, così come hanno voluto l'11 settembre per un motivo, ce ne sarà uno dietro a questo, e questo è a mio avviso una nuova guerra, ma sono supposizioni, la realtà è che loro in questo momento stanno tenendo per i capelli una situazione che è destinata a crollare e probabilmente più vanno avanti più sarà peggio, stanno aspettando un motivo per dire... noi non potevano fare niente.. io la vedo cosi.. [SM=g8426]
28/02/2008 17:12
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oppure stanno aspettando un elemento detonante! la goccia che fara' traboccare il vaso, un'attacco ancora in USA, che fara' crollare totalmente l'economia, blocchera' le elezioni USA, permettera' agli USA di attaccare chi di dovere... e anche sta volta il popolo USA e in parte il mondo intero verra' preso per i fondelli, e i pochi che avranno capito come gira, dovranno dare un miglione di prove a quello che dicono, essendo derisi dalla mandria basculante di ignoranti...
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28/02/2008 17:41
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Si sono accorti della recessione


I giornali italiani si sono accorti della recessione.
Titoloni: «Petrolio alle stelle», e «Euro a 1,51», si sprecano.
Non c’è prova più evidente della inutilità e falsità della carta stampata, i lettori di blog ne sanno di più dei lettori del Corriere.
E nella tragedia globale che incombe, i media continuano a dar voce ad «ottimisti» che, in questi frangenti, sono criminali.

continua: www.effedieffe.com/content/view/2274/179/
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28/02/2008 22:28
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DOLLARO CROLLA, EURO BRUCIA RECORD E VA A OLTRE 1,52
L'euro tocca il massimo storico di 1,5229 dollari
La Fed pronta a intervenire per salvare l'economia Usa, ma Bush parla solo ri rallentamento. La Bce non sembra intenzionata a modificare la propria linea d'azione

www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_17064...
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29/02/2008 09:15
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Borsa: Tokyo chiude in forte calo

L'indice Nikkei cede il 2, 32%
(ANSA) - TOKYO, 29 FEB - La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi gli scambi in forte ribasso a -2,32%.Il Nikkei, l'indice dei 225 titoli guida, e' sceso a 13.603,02 punti, 322,49 in meno della chiusura di ieri.

www.ansa.it/site/notizie/awnplus/economia/news/2008-02-29_129145...
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29/02/2008 16:26
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Societa' finanziarie, Ubs vede nero
Prevede almeno 600 mld di perdite per crisi subprime
(ANSA) - ROMA, 29 FEB - Le societa' finanziarie rischiano almeno 600 mld di perdite per gli effetti della crisi del credito, innescata dal dissesto dei mutui Usa. E' la previsione degli analisti di Ubs che in un rapporto diffuso oggi calcola in oltre 160 mld di dollari le perdite e le svalutazioni finora riportate dagli istituti finanziari. In particolare, Ubs prevede che solo per gli istituti di credito e quelli di intermediazione le perdite ammonteranno a 350 mld'.
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29/02/2008 23:02
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Wall Street chiude in forte calo

Il Dow Jones amplia perdite nel finale, a - 2, 5%

(ANSA) - NEW YORK, 29 FEB - Wall Street termina la seduta in pesante correzione, con il Dow Jones in calo del 2,5%. Ha ampliato le perdite nel finale di seduta.

www.ansa.it

03/03/2008 08:57
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Borsa: Tokyo chiude in ribasso
Indice Nikkei in calo del 4, 49%, Hong Kong apre a - 3, 5%
(ANSA) - TOKYO, 3 MAR - Chiusura in ribasso del 4,49% alla Borsa di Tokyo, con l'indice Nikkei a 12.992,18 punti, 610,84 in meno della chiusura di venerdi'.Il ribasso era evidente gia' da meta' seduta, sull'onda dei timori di recessione in Usa e del rialzo dello yen sul dollaro. L'euro e' stato scambiato a 1,5210 dollari e 156,89 yen contro 1,5181 dollari e 157,73 yen di venerdi' sera a New York. Anche a Hong Kong la Borsa ha aperto in forte ribasso, con l'indice in calo del 3,5%.
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03/03/2008 08:57
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interessante:
Sulla crisi e altro


2-3 giorni fa, il direttore (o presidente) della Federal Reserve, contraddicendo di fatto Bush, ha ammesso che nei prossimi mesi falliranno alcune banche americane (pur se si è premurato di dire che non si tratterà dei massimi istituti finanziari) con riflessi recessivi comunque di rilievo. Se arriva a dirlo lui, si può essere certi che sono molto vicine al vero (anche se non bisogna mai giurarci sopra) le previsioni di una crisi più grave delle altre verificatesi dopo la seconda guerra mondiale.

continua:
www.effedieffe.com/content/view/2322/179/
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04/03/2008 01:48
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Borsa: nuovo scivolone globale
Europa brucia altri 104 miliardi, Wall Street cerca il recupero
(ANSA) - MILANO, 3 MAR - E' scivolone globale per le Borse, anche se Wall street cerca di limitare i danni dopo il brusco calo di venerdi' scorso. Malissimo l'Asia, e soprattutto Tokio giu' di oltre il 4%, che ha gia' bruciato i pochi guadagni di febbraio, male l'Europa, che nella seduta in apertura di settimana ha perso altri 104 mld di euro. L'allarme recessione innescato dagli Usa e' generalizzato e anche chi aveva provato a rialzare i mercati, il finanziere statunitense Buffett, ci ha rimesso.
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05/03/2008 20:18
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E nell'indifferenza generale, il mondo economico-energetico continua a scricchiolare

Euro sempre piu' forte sul dollaro. Nuovo record anche per il petrolio
Oggi a Vienna riunione dell'OpecIl petrolio tocca un nuovo record, oltre i 104 dollari al barile, mentre l'Opec decide di mantenere invariato il livello di produzione di petrolio. Lo ha annunciato il ministro iracheno, Hussain Al Sharistani, al termine del vertice di Vienna, confermando che l'organizzazione dei Paesi produttori si riunirà nuovamente a settembre prossimo.

Prima di settembre, i ministri dell'Opec hanno deciso di non convocare alcun vertice straordinario, ma potrebbero avere colloqui informali nel corso della conferenza energetica che si terrà a Roma tra il 20 e il 22 aprile.

Il petrolio sfiora i 104 dollari al barile
Dopo la decisione dell'Opec e il calo delle scorte di greggio negli Stati Uniti, il petrolio sale ancora e tocca il record di sempre superando i 104 dollari al barile. A New York, le quotazioni dell'oro nero hanno segnato un rialzo del 3,2% a 102,68 dollari al barile. Il Dipartimento dell'energia statunitense ha comunicato che la scorsa settimana gli stock di greggio sono diminuiti di 3,06 milioni di barili, quelli di prodotti distillati (diesel e gasolio da riscaldamento) sono calati di 2,33 milioni di barili, mentre le scorte di benzina sono aumentate di 1,66 milioni di barili.

Nuovo record dell'euro
Euro sempre più forte. La moneta unica ha aggiornato il record contro il dollaro e passa di mano a 1,53.


www.rainews24.it/notizia.asp?newsid=79275
05/03/2008 22:22
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SUPEREURO VOLA A 1,53, SCHIZZANO ANCHE ORO E PETROLIO

ROMA - Giornata di nuovi record sui mercati internazionali: dal fronte valutario, a quello delle 'commodities', gli scambi odierni hanno fatto schizzare a nuovi massimi euro, petrolio e oro. Il dilagante pessimismo dei trader e l'ombra della recessione negli Usa hanno dato un ennesimo colpo al dollaro facendo schizzare la moneta unica europea oltre quota 1,53, il livello più alto mai toccato dal suo battesimo nel 1999.

Lo stato di difficoltà dell'economia statunitense è stato peraltro certificato questa sera anche dal Beige Book della Federal Reserve secondo il quale da inizio anno la congiuntura Usa ha subito una frenata. Il tutto a causa del ridimensionamento delle vendite al dettaglio ed della dinamica del manifatturiero, oltre che della crisi persistente del mercato degli immobili.

A sostenere ulteriormente la moneta europea a scapito del dollaro é anche la situazione dei tassi: mentre le attese sono per una nuova limatura di 75 punti base già dal prossimo 18 marzo, per portare il costo del denaro ad appena il 2,25%, in Europa la Bce sembra voler ancora restare ferma. Con il costo del denaro che dovrebbe rimanere ancora bloccato al 4% fino agli inizi di giugno. Di fronte all'indebolimento del biglietto verde, l'interesse degli operatori è tornato oggi a guardare alle materie prime. Tra queste l'oro si dimostra ancora una volta il 'bene rifugio' per eccellenza, con i futures schizzati a New York appena sotto la soglia dei 1.000 dollari l'oncia, con un rialzo del 3% a quota 995,2 dollari l'oncia.

Sul fronte del petrolio, invece, il ribasso del dollaro e un calo a sorpresa delle scorte americane hanno fatto schizzare a New York il future del Wti con consegna ad aprile a un nuovo record storico di 104,64 dollari. E tanto meno ha aiutato a calmierare il mercato la decisione odierna dell'Opec che ha lasciato invariate le quote di produzione. Secondo i dati diffusi dal Dipartimento Usa per l'Energia, gli stock di greggio sono diminuiti la scorsa settimana di 3,1 milioni di barili, ben oltre le attese degli esperti di settore che prevedevano un calo di 2,4 milioni di barili. Ma le scorte di benzina sono comunque aumentate di 1,66 milioni di barili.

Quanto alla decisione dell'Opec, il cartello dei produttori ha motivato la sua decisione di mantenere lo status quo sul fronte dei flussi produttivi con il fatto che i recenti picchi di prezzo non sono legati ai fondamentali del mercato del greggio. Ai fattori, cioé, che determinano l'equilibrio tra domanda e offerta. Come peraltro evidenziato da tempo dagli operatori di settore che stimano in un 25% del prezzo attuale la componente 'speculazione' sulle quotazioni dell'oro nero. I nuovi record del petrolio - che hanno già spinto ai massimi i prezzi dei carburanti - preoccupano anche l'Authority per l'energia italiana per le possibili ricadute sulle bollette di luce e gas.

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06/03/2008 09:09
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O.T.

Forbes: Buffett piu' ricco pianeta
In Italia Ferrero e Del Vecchio davanti a Berlusconi
(ANSA) - NEW YORK, 6 MAR - Warren Buffett e' l'uomo piu' ricco del pianeta superando l'amico Bill Gates.A stabilirlo e' la tradizionale classifica redatta da Forbes. In Italia il nuovo Paperone e' a sorpresa il papa' della Nutella o meglio, la famiglia Ferrero, che batte in volata sia Silvio Berlusconi, al vertice dal 1996, sia Leonardo Del Vecchio, il patron della Luxottica. Tra le novita': i ricconi aumentano di 179 unita' complessive sul 2007 e New York cede il primato di capitale mondiale dei miliardari a Mosca.
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07/03/2008 14:09
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Euro altro record, tonfo delle borse asiatiche

ROMA (7 marzo) - L'euro mette a segno l'ennesimo record sul dollaro raggiungendo quota 1,5430, all'indomani della decisione della Bce di lasciare i tassi fermi al 4%. Moneta verde sempre più debole dopo la chiusura in negativo di Wall Street cui ha fatto seguito il tonfo dell'Asia con Tokyo a -3,27%. Stabile sopra quota 105 dollari al barile il petrolio, che ieri ha sfiorato i 106. A tenere sotto pressione il dollaro, giù contro tutte le maggiori valute, è la convinzione è la convizione che la Federal Reserve varerà un corposo taglio del costo del denaro nella riunione del prossimo 18 marzo, alla luce dell'incombente rischio recessione.

Oggi, il mercato si aspetta cattive notizie sul mercato del lavoro americano, con il tasso di disoccupazione che a febbraio dovrebbe salire ai massimi da due anni evidenziando un incremento di posti di lavoro di appena 23.000 unità, vale a dire un quarto rispetto a febbraio 2007.

www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=20178&sez=HOME_ECONOMIA
[Modificato da imsiddi 07/03/2008 14:09]
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07/03/2008 14:15
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Anche i politici nostrani fanno fatica ormai a nascondere la situazione...Tremonti parla apertamente in TV e in prima serata della follia della globalizzazione voluta dalla congrega di pazzi che controlla il mondo, gli "illuminati" (trasmissione di ieri sera, ANNO ZERO)...Berlusconi non promette più miracoli...

Berlusconi e la paura di vincere

di Marco Conti

ROMA - ”La paura di vincere” è il tema che si ritrova oggi in molti quotidiani vicini al centrodestra ma non solo. Una paura che sarebbe alla base della prudente campagna elettorale di Silvio Berlusconi, ma che si ritrova - forse in proporzione alle percentuali di vittoria attribuite al Pd dai bookmakers inglese - anche nei toni di Walter Veltroni. Il quotidiano ”Libero” ne fa addirittura il titolo di apertura dell’edizione di oggi, e il tema viene sviluppato anche da ”Il Giornale” con l’editoriale di Michele Brambilla ”Non è tempo di miracoli”.

I due quotidiani vicini al centrodestra provano ad analizzare il perché del Berlusconi in versione supermoderata, prudente e compassato, che non evoca più sogni e che dice apertamente che «non si possono fare miracoli». «La situazione dell’Italia è difficile», «l’eredità lasciata dal governo Prodi è pesantissima», ricorda ogni giorno il portavoce del Cavaliere Paolo Bonaiuti rispondendo a chi chiede conto dello scarso entusiasmo mostrato dall’ex premier. Premesse che si ritrovano anche negli articoli di Vittorio Feltri e nell’analisi di Michele Brambilla. Quest’ultimo ricorda che non c’è più il Berlusconi che evoca «meno tasse per tutti» e che prometteva «un nuovo miracolo italiano». Ora, scrive, il Cavaliere «si propone come un Sella o un Churchill che prendendo le redini del Paese promise ai connazionali ”sangue, sudore e lacrime».

La spiegazione di tutto ciò, cede però un po’ troppo alla propaganda. Brambilla sostiene infatti che «non è cambiato Berlusconi», «ma è cambiata l’Italia, Paese che teme il declino, Paese depresso», e che è tutta colpa dei due anni scarsi di governo-Prodi che lascerebbe al Pdl un’eredità pesantissima. Più compiuta la conclusione di Feltri il quale conclude il suo editoriale sostenendo che «Berlusconi non fa salti di gioia alla prospettiva di rientrare alla presidenza del Consiglio» perché «sa come stanno le cose e teme di non poterle cambiare. Perché i manutengoli non le vogliono cambiare». Torna nelle conclusioni del direttore di ”Libero” il tema delle riforme istituzionali tante volte annunciate e mai fatte. Torna il tema della politica che interessa il cittadino e il telespettatore di ”Porta a Porta” o ”Matrix” se offre prospettive e soluzioni nuove, salvo poi far precipitare gli share, ai livelli bassissimi delle ultime due apparizioni televisive di Veltroni e Berlusconi.

Torna il tema di una politica che parla, parla ma non decide nulla perché imbrigliata in regolamenti, vecchie leggi e in veti incrociati tra partiti e categorie sociali. La campagna elettorale di Veltroni è distante dai toni seriosi e responsabili usati da Prodi due anni fa che alla fine costarono al Professore molti punti percentuali. La scelta di gettare a mare la vecchia e rissosa coalizione vorrebbe dare il senso di una politica che, messe da parte le discussioni, finalmente decide, ma la polemica con i Radicali di Pannella sulle poltrone ha fatto fare alle logiche del Pd un deciso passo indietro.

Ciò che stride è però il cambio di passo di Berlusconi, che non evoca sogni e che nei panni di Sella, odiato inventore della tassa sul macinato, mostra di sentirsi un po’ depresso. Più lui che il Paese, al contrario di ciò che sostiene Brambilla. «E’ tempo di sacrifici», è arrivato a sostenere l’altra sera nel salotto di Vespa. «Stiamo attenti alle promesse, perché anche la responsabilità dei rifiuti a Napoli, dopo un mese di governo, ricadrà tutto su noi», ha spiegato ieri Berlusconi a Gianfranco Fini e all’ex Dc e alleato, Gianfranco Rotondi, che lo aveva invitato a pranzo.

In questa fase di campagna elettorale il Cavaliere sembra muoversi tatticamente come quelle squadre che scendono in campo con la convinzione che occorra solo tener palla e che un pareggio è comunque un risultato utile. D’altra parte, il clima economico non è da anni Sessanta e Berlusconi è convinto di giocare questa partita ”fuori casa”. Vincere, ma non stravincere, quindi, per non rischiare di ritrovarsi il fardello da solo sulle spalle.

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