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Il Conflitto che verrà?

Ultimo Aggiornamento: 06/03/2011 00:25
30/03/2007 23:43
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Tra le altre cose non va inoltre dimenticato il fatto che in Iran vivono circa 27 milioni di azerbaijani etnici, la maggior parte dei quali, in caso di aggressione militare da parte degli Stati Uniti, si riversera' in Azerbaijan andando in questo modo a creare una vera e propria catastrofe umanitaria. A questo proposito, uno dei piu' eminenti politologi azerbaijani, Eldar Namazov, dice: "Da noi potranno giungere centinaia di migliaia di profughi, cosa che per la nostra economia si rivelerebbe una seria minaccia".

Da parte loro, gli iraniani non saranno in grado di attaccare con i propri missili ne' il territorio americano ne' le piu' vicine basi statunitensi, ma colpire sia i radar installati in Azerbaijan che i pozzi petroliferi sia da terra che dal mare, rientra nelle possibilita' dei missili di cui dispone attualmente la Repubblica islamica.

E sebbene in Azerbaijan sperano che non si debba fare ricorso ad un conflitto armato tra Stati Uniti ed Iran, perlopiu' con l'impiego di missili, in ogni caso nella capitale Baku vengono periodicamente revisionati i rifugi sotterranei antiaerei. In caso di aggressione statunitense, la risposta di Teheran potra' essere portata dalla zona del Mar Caspio nei confronti dei giacimenti petroliferi che gli americani hanno o acquistato o affittato. E se si considera che nelle vicinanze di Baku tali obiettivi ammontano a decine, e' lecito pensare che almeno una parte dei missili lanciati dal territorio iraniano vada a colpire questi bersagli.

E allora, come in film dell'orrore, il Paese che verra' invaso da centinaia di migliaia di profughi, verra' minacciato non solo da una catastrofe umanitaria ma anche da una di carattere ecologico. In caso di attacchi missilistici infatti, e' assai possibile che il petrolio vada a finire in mare dopo essersi incendiato in prossimita' di centri abitati, tra i quali la capitale Baku. Inoltre l'Iran, in questa eventualita', andrebbe sicuramente a colpire gli aeroporti azerbaijani che rappesentano indubbiamente obiettivi di interesse strategico.

Ufficialmente Baku e' finita in una situazione nella quale e' praticamente impossibile dire "no" all'America: i contratti petroliferi non possono essere annullati e se, come e' lecito pensare, sul territorio azerbaijano verranno installati i radar statunitensi, sara' praticamente impossibile dubitare del fatto che l'Azerbajian subira' il contrattacco iraniano, dal momento che a questo punto l'Iran vedra' nell'Azerbaijan semplicemente un alleato degli Stati Uniti. da italia.pravda



Luca 12,54

54 Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. 55 E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. 56 Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?



+QUIS UT DEUS+
30/03/2007 23:46
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La questione del nucleare in Iran sembra passata un po’ in secondo piano per quanto riguarda l’attenzione dei media e della comunità internazionale. Eppure, mentre l’Iran manda segnali contradditori, gli Stati Uniti, secondo una fonte molto attendibile, stanno facendo seri piani per un attacco all’Iran.

Bunker nucleari. Fra le notizie più recenti, quella dello spostamento delle centrifughe dell’impianto di Natanz in un bunker sotterraneo. Si tratta dei più discussi fra gli impianti iraniani: mediante queste centrifughe è infatti possibile arricchire l’uranio naturale nella sua componente fissile (l’Uranio-235) e quindi fabbricare dell’uranio weapons-grade, ovvero adatto all’utilizzo in un’arma atomica. Gli Stati Uniti, l’Agenzia Atomica Internazionale Iaea e in generale tutta la Comunità Internazionale stanno chiedendo da diversi mesi all’Iran di sospendere l’arricchimento dell’uranio, indipendentemente dai dichiarati scopi pacifici che l’Iran attribuisce a queste operazioni, ma lo spostamento in sotterraneo delle centrifughe non è un atto – da parte dell’Iran – che lasci intravedere disponibilità a sospendere l’arricchimento. Sull’altro versante, quello dei segnali positivi, ci sono invece le recenti aperture del presidente iraniano Ahmadinejad rispetto alle ispezioni da parte dell’Iaea: il presidente ha infatti confermato in uno dei suoi discorsi la piena disponibilità dell’Iran alle ispezioni da parte dell’Iaea.

Un piano già iniziato? Ma la notizia più clamorosa apparsa di recente è quella dei piani per uno “scenario plausibile” di attacco all’Iran da parte degli Usa.
Zbigniew Brzezinski, è stato Segretario alla Sicurezza Nazionale con il Presidente Jimmy Carter alla fine degli anni Settanta, e uno dei maggiori esperti e consiglieri di politica estera di numerose Amministrazioni statunitensi. Nel corso di un’audizione davanti alla Commissione Difesa del Senato, il 2 febbraio scorso, Brzezinski ha rivelato l’esistenza di un piano dell’Amministrazione Bush per uno “scenario plausibile” di attacco contro l’Iran. Questo scenario prevede quattro mosse successive: il fallimento del governo iracheno nell'adempiere ai requisiti posti dall'amministrazione di Washington, una serie di accuse all'Iran di essere responsabile del fallimento, qualche provocazione in Iraq o un atto terroristico negli Stati Uniti attribuito all'Iran e la possibilità di intraprendere un'azione militare “difensiva” degli Stati Uniti contro l'Iran.
Questa dichiarazione giurata non può essere presa sottogamba e valutata come un semplice episodio di allarmismo. Dobbiamo infatti tenere conto che alcuni punti sono già in atto, e che quindi il piano potrebbe già essere in fase di attuazione.

Parole pesanti come pietre. Sono recentissime infatti le dichiarazioni del presidente Bush, che sostiene di voler continuare a trattare con l’Iran, “nonostante le sue armi vadano a rifornire l’arsenale dei terroristi in Iraq”. Un fatto molto grave contenuto in queste dichiarazioni dell’ex Segretario alla Sicurezza Nazionale è che – all’interno degli Usa – c’è quindi chi sarebbe disposto ad organizzare un attentato terroristico per poi attribuirne la paternità all’Iran. In sostanza, un altro 11 settembre potrebbe scatenarsi, pur di giustificare quella che sarebbe una vera e propria guerra di aggressione. Brzezinski ha affermato di avere rivelato i dettagli del piano proprio per cercare di fermarne l’esecuzione: tuttavia i media nazionali Usa ed internazionali hanno ripreso la notizia con molta parsimonia, nonostante la sua grande importanza. Potremmo pertanto trovarci catapultati in maniera inattesa, ed anche a breve termine, in una nuova guerra: essa verrebbe dichiarata ed attuata “all’improvviso”, proprio per forzare la situazione, andando contro l’intera opinione pubblica mondiale. Visto il disastro dell’Iraq, l’amministrazione Usa imparerà probabilmente dai proprio sbagli: verrà scatenata una guerra-lampo con bombardamenti (si spera convenzionali e non nucleari), evitando l’invasione di terra. E’ ovviamente inevitabile che, nel periodo successivo, si pagherà lo scotto dell’aggressione con una recrudescenza di attentati in tutto il mondo, cosa che, per i molti fautori inconfessati statunitensi del “tanto peggio, tanto meglio”, potrebbe non essere sgradita: avrebbe l’effetto di gettare benzina sul fuoco e spostare nuovamente l’opinione pubblica statunitense in favore della guerra. E fintanto che c’è guerra, come si dice, c’è speranza, ovvero l’economia gira e le commesse multimilionarie alle industrie di armamenti fioccano. Una nazione come gli Stati Uniti, che si regge ormai sopra un’economia di guerra, non ha altro modo per confermare la propria supremazia mondiale, messa in discussione dai paesi emergenti. peacereporter



Luca 12,54

54 Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. 55 E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. 56 Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?



+QUIS UT DEUS+
31/03/2007 01:13
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controcorrente?
Scusate...ma se è vero che gli USA stanno per attaccare (e, come molti di voi, penso sia abbastanza probabile), mi potete spiegare che significato hanno le ultime (e fin ora prime) dichiarazioni ufficiali americane??????

"La Casa Bianca: "La crisi si può risolvere diplomaticamente"
L'amministrazione americana ha criticato duramente la cattura dei 15 militari britannici. Ma, al contempo, si è detta convinta che la crisi tra Londra e Teheran possa essere risolta attraverso la diplomazia. Lo ha affermato la portavoce della Casa Bianca Dana Perino che, alla domanda se quanto successo abbia portato piu' vicini alla guerra Iran e Stati Uniti, ha risposto: "Non ci sono indicazioni su questo. Crediamo che (la crisi) possa essere risolta diplomaticamente"."


www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo355617.shtml (ultimo paragrafo)
31/03/2007 01:47
Re: controcorrente?

Scritto da: =giacobbe= 31/03/2007 1.13
Scusate...ma se è vero che gli USA stanno per attaccare (e, come molti di voi, penso sia abbastanza probabile), mi potete spiegare che significato hanno le ultime (e fin ora prime) dichiarazioni ufficiali americane??????

"La Casa Bianca: "La crisi si può risolvere diplomaticamente"
L'amministrazione americana ha criticato duramente la cattura dei 15 militari britannici. Ma, al contempo, si è detta convinta che la crisi tra Londra e Teheran possa essere risolta attraverso la diplomazia. Lo ha affermato la portavoce della Casa Bianca Dana Perino che, alla domanda se quanto successo abbia portato piu' vicini alla guerra Iran e Stati Uniti, ha risposto: "Non ci sono indicazioni su questo. Crediamo che (la crisi) possa essere risolta diplomaticamente"."


www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo355617.shtml (ultimo paragrafo)



Questo si spiegherebbe se le notizie di un attacco USA, che da parecchi giorni escono, fossero solo una manovra per spostare l'attenzione dagli intrallazzi (vendita armi ecc) russi. Infatti da dove uscivano queste voci, quale era la fonte che annunciava l'attacco? E non era stato suicidato anche un giornalista che stava indagando su un giro di armi vendute dal suo paese?
31/03/2007 01:47
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Continuo con l'essere convinto che questi rapimenti non sono di preludio alla prossima e comunque inevitabile guerra all'Iran.Che la guerra all'Iran ci sarà si capisce da un post molto significativo postato da Alekx.
Un post disarmante che lascia intendere quale sia l'unco motivo di tanto accanimento all'Iran oggi come all'Iraq ieri.Qualcuno pensava che l'Iraq fosse stato attaccato per via delle porte dimensionali....Chissà che anche l'Iran venga attaccata per lo stesso motivo...Forse il petrolio non c'entra.Il fatto che siano importanti produttori di petrolio è solo un caso!! [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

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"la civiltà non raggiungerà la perfezione finchè l'ultima pietra dell'ultima chiesa non sarà caduta sull'ultimo prete"
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31/03/2007 13:48
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IRAN: MARINAI INGLESI POTREBBERO ESSERE PUNITI
TEHERAN - I 15 marinai britannici catturati dagli iraniani nel Golfo otto giorni fa potrebbero essere processati e un procedimento giudiziario nei loro confronti è già stato avviato. Lo ha detto a una televisione russa l'ambasciatore iraniano a Mosca Gholamreza Ansari, aggiungendo che i britannici potrebbero essere "puniti". "E' possibile che i soldati britannici che sono entrati nelle acque iraniane siano processati per aver commesso questa azione illegale", ha detto l'ambasciatore alla televisione Vesti-24, secondo quanto ha riportato l'agenzia ufficiale iraniana Irna. "La fase legale che riguarda questi soldati britannici è iniziata e se le accuse contro di loro saranno provate, essi saranno puniti", ha detto il diplomatico. L'Irna ha detto che Ansari ha fatto queste dichiarazioni ieri sera. Il 25 marzo il ministro degli esteri iraniano Manouchehr Mottaki aveva detto che l'Iran stava prendendo in considerazione se incriminare i 15 per ingresso illegale nelle sue acque territoriali; ma le parole di Ansari fanno pensare che un procedimento giudiziario sia già iniziato, anche se non è chiaro sulla base di quali accuse.

USA: NO ALLO SCAMBIO DI PRIGIONIERI
Gli Stati Uniti hanno escluso qualsiasi scambio fra i 15 marinai britannici fatti prigionieri dall'Iran nel Golfo e i cinque iraniani arrestati dalle forze americane a Erbil, nel nord dell'Iraq. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Sean McCormack. "Noi respingiamo qualsiasi legame" fra le due vicende, ha detto ieri sera McCormack a giornalisti che lo interrogavano sulla possibilità di un tale scambio. I cinque iraniani, arrestati lo scorso gennaio, secondo Teheran sono diplomatici; secondo gli Usa sono membri dei Guardiani della rivoluzione, la potente forza paramilitare del regime islamico iraniano.
La coalizione guidata dagli Usa li accusa di aver fornito agli insorti iracheni la tecnologia per la costruzione di micidiali ordigni anti blindati che hanno provocato molte perdite fra i sodlati americani. "Ci sono fonti anonime iraniane che hanno cercato di coinvolgere in questa vicenda gli Stati Uniti suggerendo uno scambio di persone", ha detto il portavoce americano. "Noi respingiamo qualsiasi suggerimento di queste fonti iraniane che ci possa essere un legame fra queste due vicende", ha detto McCormack. Il portavoce ha precisato che nessuna proposta ufficiale iraniana di uno scambio di prigionieri è giunta al governo americano.
www.ansa.it
31/03/2007 14:04
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Beh... direi che gli ingredienti per una guerra a questo punto ci siano tutti... staremo vedere.
La Pravda online, come ho già postato, dice "6 aprile ore 04:00: gli USA attaccheranno l'Iran"... direi che la data è vicina.

http://italia.pravda.ru/topic/usairan-811/


Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare... navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire...
31/03/2007 14:21
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Si ma non ci metterei un unghia su quella data, io credo che se come ho postato vengano processati e puniti, il che significa pena capitale in Iran per spionaggio, allora li sarebbero veramente cazzi, comunque già dei riscontri si avranno dal 3 in poi quando se non sbaglio terminano le festività in Iran..
31/03/2007 14:40
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Uno scenario per il futuro

Siamo nel gennaio 2012: sono passati più di dieci anni dall'attacco dell'11 settembre al World Trade Center e al Pentagono. Gli Stati Uniti hanno dovuto abbandonare Baghdad da molto tempo, e l'Iraq è governato da un dittatore sciita giunto al potere dopo una guerra che gli americani hanno perso non senza imbarazzo. L'Iran è diventato una potenza nucleare, mentre in Arabia Saudita la famiglia reale è stata spodestata. Gli integralisti che hanno organizzato il colpo di stato hanno ribattezzato il nuovo stato fondamentalista "Islamajah". Il Kuwait e gli emirati del Golfo mantengono ancora relazioni di cooperazione con l'Occidente, e almeno un po' di petrolio continua ancora a essere commerciato. Ma i terroristi votati al jihad totale sono già all'opera per devastare le ambasciate e gli uffici culturali americani ed europei -- da Doha in Qatar, a Manama in Bahrein -- con azioni violente. L'intelligence di Londra e Washington scopre che la Repubblica Popolare Cinese sta costruendo in gran segreto impianti missilistici nel deserto dell'ex regno saudita. Beijing, ovviamente, lavora per assicurarsi l'accesso esclusivo ai giacimenti di petrolio e alle raffinerie, e i falchi a Washington attendevano proprio questa escalation. Hanno in mente di usare l'arma finale per risolvere la lotta per le più importanti riserve di energia del pianeta. E' il 2012 e il mondo va dritto verso una guerra nucleare.

E' l'avvincente e terrificante intreccio del libro "La porta dello Scorpione", di Richard Clarke. Ciò che lo rende politicamente esplosivo, però, è l'autore: Clarke ha lavorato come consigliere per la Casa Bianca e il Pentagono per più di 30 anni. Nelle ore successive all'attacco dell'11 settembre, Clarke è stato responsabile del gabinetto di crisi di George W. Bush. Nel Marzo 2003, gli esperti dell'anti-terrorismo si sono dimessi e sono divenuti critici fra i più aspri del presidente americano e dell'ideologia della guerra preventiva propugnata da Cheney e Rumsfeld. Clark ha detto che lo scenario mediorientale del suo romanzo ricalca piuttosto dettagliatamente gli scenari futuri elaborati dalla CIA, e aggiunge che le parti riguardanti i guerrafondai di Washington è una sua previsione personale ma verosimile. Clarke sostiene che tutto questo non necessariamente si verificherà, ma che potrebbe benissimo succedere. Un attacco terroristico in Arabia lo scorso febbraio mostra quanto realtà e finzione già si specchiano l'un l'altra. I terroristi hanno tentato di attaccare la più grande raffineria del mondo vicino a Abkaik, a pochi chilometri da Ras Tanura. Due automobili imbottite di esplosivo hanno tentato di oltrepassare il perimetro di sicurezza. Le guardie hanno sparato sulle macchine, che hanno preso fuoco, e i terroristi sono rimasti uccisi. Al-Qaeda ha rivendicato l'attacco, e ha promesso futuri nuovi attacchi alla "pompa di benzina del mondo".


link: petrolio.blogosfere.it/

[Modificato da alekxandros 31/03/2007 14.41]

31/03/2007 15:04
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Re:

Scritto da: steve. 31/03/2007 1.47
Continuo con l'essere convinto che questi rapimenti non sono di preludio alla prossima e comunque inevitabile guerra all'Iran.Che la guerra all'Iran ci sarà si capisce da un post molto significativo postato da Alekx.
Un post disarmante che lascia intendere quale sia l'unco motivo di tanto accanimento all'Iran oggi come all'Iraq ieri.Qualcuno pensava che l'Iraq fosse stato attaccato per via delle porte dimensionali....Chissà che anche l'Iran venga attaccata per lo stesso motivo...Forse il petrolio non c'entra.Il fatto che siano importanti produttori di petrolio è solo un caso!! [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]



E si caro steve, è proprio così...se si leggono attentamente questi articoli sotto...si capisce perfettamente cosa c'attende per il futuro, e cosa c'è veramente dietro il programma nucleare iraniano e la guerra ormai prossima...(si capisce anche che grazie alla vicenda dei militari rapiti, l'Iran in pochi giorni ha guadagnato moltissimo...grazie all'aumento del prezzo del petrolio...e si capisce anche perché, ultimamente, il costo del greggio è, o meglio era, imprevedibilmente "basso"...è un'altra delle strategie USA per mettere in ginocchio l'Iran...è tutto molto chiaro...)

petrolio.blogosfere.it/2007/02/iran-il-nucleare-ci-serve-per-il-peak-...

petrolio.blogosfere.it/2007/01/iran-da-marzo-razionata-la-benz...

petrolio.blogosfere.it/2007/02/in-venezuela-si-invoca-il-risparmio-energet...

petrolio.blogosfere.it/2007/01/iran-e-armenia-vai-con-lidroelettr...

[Modificato da alekxandros 31/03/2007 15.04]

31/03/2007 15:07
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Ecco a cosa può esser servita la cattura dei 15 militari...

petrolio.blogosfere.it/2007/03/iran-petrolio-ostaggi-e-mili...

A contrastare la strategia USA volta a tenere "basso" il prezzo del petrolio, per colpire l'Iran sul fronte delle esportazioni.
31/03/2007 15:19
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Si ma qusti guadagni non gli servono a nulla se stanno per disintegrargli un progetto atomico da miliardi di dollari, e comunque i grandi petrolieri americani Bush in primis non traggono sicuramente svantaggio da questa valutazione del greggio..
Penso sia molto più pericoloso il motivo del rapimento.. il fattore economico è un risvolto.. [SM=x289939]
31/03/2007 15:32
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Re:

Scritto da: -Ocean- 31/03/2007 15.19
Si ma qusti guadagni non gli servono a nulla se stanno per disintegrargli un progetto atomico da miliardi di dollari, e comunque i grandi petrolieri americani Bush in primis non traggono sicuramente svantaggio da questa valutazione del greggio..
Penso sia molto più pericoloso il motivo del rapimento.. il fattore economico è un risvolto.. [SM=x289939]



Senz'altro. Ma non ho più dubbi sui reali motivi di questa guerra. Il petrolio in primis (che sta per finire, presto ce ne accorgeremo tutti), che l'Iran consuma in gran parte per il proprio mercato interno (e gli USA non possono permettere all'Iran di consumare tutto il petrolio per se). Tenendo bassi i prezzi internazionali del petrolio, si costringe l'Iran ad esportarne di più (togliendo quote del mercato interno).
La distruzione del programma nucleare iraniano, serve soprattutto ad evitare che in un futuro prossimo l'Iran diventi una potenza regionale, la potenza egemone, soprattutto ora che l'Iraq è stato reso pari all'Afghanistan, paese dagli standard medievali. E' chiaro che un Iran forte, a livello regionale, è anche e soprattutto una minaccia per Israele.
31/03/2007 17:35
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6 aprile ore 04:00: gli USA attaccheranno l'Iran

italia.pravda.ru/world/30-03-2007/5237-0
31/03/2007 19:41
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EEEhhhh il petrolio piace a tutti.Se in Iran e Iraq c'erano porte dimensionali ma non c'era petrolio nel sottosuolo,gli americani andavano da un'altra parte.Non sono mica scemi!!! Stronzi anche anche ma scemi,anche no!! [SM=g27811]

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"la civiltà non raggiungerà la perfezione finchè l'ultima pietra dell'ultima chiesa non sarà caduta sull'ultimo prete"
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31/03/2007 23:24
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notizie.msn.it/msn/news/mondo/2007-03-31_13137418.html

(ANSA) - NEW YORK, 31 MAR - L'Iran ha avuto "un comportamento inaccettabile" nel prendere in ostaggio 15 marinai britannici. Lo ha detto il presidente Usa, Bush. Il capo di Stato ha chiesto a Teheran di liberare "gli ostaggi" immediatamente.
01/04/2007 00:46
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Puntuale...entra in scena il cow boy...sembra fin troppo scontato...guarda se non va a finire che davvero il 6 aprile...no, sarebbe troppo scontato a questo punto...
01/04/2007 00:48
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01/04/2007 02:04
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Re:

Scritto da: alekxandros 01/04/2007 0.46
Puntuale...entra in scena il cow boy...sembra fin troppo scontato...guarda se non va a finire che davvero il 6 aprile...no, sarebbe troppo scontato a questo punto...

Bella questa risposta.Ormai sembra una telenovela [SM=g27828] . . . anzi,un reality(non rido più)! [SM=g27813]

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01/04/2007 16:11
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1/4/2007
Iran: "Usa violano spazio aereo"
Denuncia da televisione di Teheran
La tensione tra l'Iran e la comunità internazionale continua a crescere: dopo l'arresto dei militari britannici accusati di aver sconfinato nelle acque territoriali iraniane, la televisione di Teheran, citando un comandante militare nell'area, ha denunciato una violazione dello spazio aereo iraniano da parte di due aerei americani nella provincia sudoccidentale del Khuzestan.

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