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Il Conflitto che verrà?

Ultimo Aggiornamento: 06/03/2011 00:25
02/03/2007 00:53
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Beate lui fa parte del gioco...è una pedina della scacchiera tutto qui... Comunque hai ragione Steve, tutte queste cose minano e tanto la comprensione che uno puo' avere degli avvenimenti, il trucco è facile fai credere che quello che stai aspettando arrivi a breve e tu ci caschi in pieno ovviamente perchè lo aspetti...
02/03/2007 01:08
Sarà una pedina...ma una pedina balorda. Chissà che fine hanno fatto quei poveri studenti che hanno osato fischiarlo in diretta tv. E son troppo buona a chiamarlo solo balordo.
02/03/2007 01:34
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www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&...

Questo articolo mi sembra ben fatto...
Balordo come Bush Clinton Blair Berlusconi Prodi Aznar etc etc etc.. balordo come il NWO..
02/03/2007 02:19
La politica e lo sport (soprattutto quella rottura del calcio) vorrei sparissero come lo sono nella mia vita. Generano violenza e stupidità. Se il mondo nuovo toglierà quelle 2 cose sarà veramente una mondo migliore.
Non esistono governi perfetti. Neppure quello in cui io vivo, ma se io o, credo, un italiano, un americano, (di un russo non ne sarei tanto sicura), un europeo in genere, contestiamo, prendiamo in giro un politico, il giorno dopo non dobbiamo temere per la nostra vita.
Io sono contenta di vivere in un posto dove valgo ben più di una pecora e non sono obbligata a girare avvolta in un bozzolo di stracci.
Sono tutti d'accordo? Non lo credo. Che cosa ha in comune il primo ministro Svedese con il presidente Balordo? Il vostro presidente e il nostro? Ogni tanto si incontrano, qualche convenevole, tante promesse, dei lauti pranzi, e poi il ritorno al loro angolo di potere, bei discorsi, buoni propositi, ma difficilmente realizzabili. L'NWO implica pianificazione, impegno, disciplina troppo faticoso per la maggior parte di loro. Dove lo troverebbero il tempo per guardare la partita la domenica?
02/03/2007 09:03
Post: 69
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Il riferimento al bozzolo di stracci, se parli dell' hegab, non è un intervento molto propositivo da parte tua, senza contare che potresti offendere non poche persone che ti leggono.

Vuoi fare un mondo migliore così?
02/03/2007 11:09
Re:

Scritto da: )Iniziato( 02/03/2007 9.03
Il riferimento al bozzolo di stracci, se parli dell' hegab, non è un intervento molto propositivo da parte tua, senza contare che potresti offendere non poche persone che ti leggono.

Vuoi fare un mondo migliore così?



Se pensi che potrei offendere dei fedeli Islamici ti sbagli, perchè anche loro sanno che quell'usanza non fa parte della loro religione, ma è una deleteria sottomissione della donna per relegarla ad uno stato di inferiorità più basso appunto di quello di una pecora. Il velo è una questione, ma comunque deve essere una libera scelta e non un'imposizione.
È solo una degenerazione che serve a sottomettere e non a compiacere Dio.
Se si offendono non me ne potrebbe fregare di meno, come non mi importa che si offendano, coloro che nascondendosi dietro ad un credo religioso schiavizzano e costringono qualcuno ad uno stato di inferiorità negandogli cure mediche, o costringendoli a pratiche pericolose.
Io sono per la libertà di scelta per tutti, donne comprese.
Il "mondo migliore" passa anche attraverso una presa di posizione contro i prepotenti e in favore dei più deboli...,
il "mondo migliore" lo si raggiunge esponendosi evitando di nascondersi dietro falsi buonismi che avvantaggiano solo il dittatore di turno.....

[Modificato da Beate
02/03/2007 11.11
]

[Modificato da Beate 02/03/2007 11.19]

02/03/2007 11:59
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si, certo.
Però non penso che un mondo migliore si possa costruire dal basso, se non essendo consapevoli che ci vorranno ancora ere di cambiamento.
Un mondo migliore lo possono fare solo pochi illuminati ai posti di controllo.
Il popolo non è pronto a mutare coscienza e la libertà di scelta per tutti è in apparenza un bene, che però nasconde un pericolo ancora più grave se tale libertà non è cresciuta su di una base di profonda consapevolezza della natura dell'uomo.
02/03/2007 13:26
Re:

Scritto da: )Iniziato( 02/03/2007 11.59
si, certo.
Però non penso che un mondo migliore si possa costruire dal basso, se non essendo consapevoli che ci vorranno ancora ere di cambiamento.
Un mondo migliore lo possono fare solo pochi illuminati ai posti di controllo.
Il popolo non è pronto a mutare coscienza e la libertà di scelta per tutti è in apparenza un bene, che però nasconde un pericolo ancora più grave se tale libertà non è cresciuta su di una base di profonda consapevolezza della natura dell'uomo.



Il popolo dovrebbe mutarla, eccome la coscienza e non adagiarsi sulla falsa ipocrisia del rispetto del diverso, solo per non reagire alle ingiustizie.
Credi davvero che qualcuno possa raggiungere l’illuminazione accettando la sofferenza dei più deboli?
Non lo voglio un mondo con i soliti “guru illuminati” che dirigono il popolo ignorante e furbetto, sempre pronto a giustificarsi appellandosi alla natura debole dell’uomo.


02/03/2007 18:12
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Ragazzi tornate in tema... [SM=g27811]
07/03/2007 19:09
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Da quel che ricordo dalla scuola la prima guerra mondiale scoppio perchè fù ucciso un principe nella ex jugoslavia,e se si ripetesse la scintilla la goccia che fà partire la macchina da guerra nel nostro tempo è il rapimento del pincipino d'inghilterra?.

07/03/2007 20:31
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Re:

Scritto da: Lostmu 07/03/2007 19.09
Da quel che ricordo dalla scuola la prima guerra mondiale scoppio perchè fù ucciso un principe nella ex jugoslavia,e se si ripetesse la scintilla la goccia che fà partire la macchina da guerra nel nostro tempo è il rapimento del pincipino d'inghilterra?.


Ho un amico molto interessato a questa prima guerra mondiale perchè non riesce a capire cosa abbia realmente potuto darle inizio.Cioè,lui dice che in effetti,ufficialmente,è iniziato tutto per la morte di questo nobile ma è sicuro che questo è solo un paravento e che la verità è sicuramente un'altra. . . ma non riesce a capire quale sia.Oggi ci sono così tante possibilità per scatenare una guerra che non credo ci sia bisogno di un motivo supplementare

[Modificato da steve. 07/03/2007 20.32]

[Modificato da steve. 07/03/2007 20.33]


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"la civiltà non raggiungerà la perfezione finchè l'ultima pietra dell'ultima chiesa non sarà caduta sull'ultimo prete"
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08/03/2007 00:30
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Si è vero non ci sarebbe bisogno di nulla ora, ma il consenso popolare durerebbe poco, a meno che non se lo guadagnessero con ripetuti attentati interni..La gente va convinta o si ribella..
08/03/2007 11:32
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ogni scusa è buona per far soldi, destabilizzare, sottomettere, e per instaurare:

un refresh per capire il presente.

Dopo un periodo di relativa pace e stabilità politica, nel 1914 l’Europa, e il mondo intero, vengono sconvolti dallo scatenarsi di un conflitto senza precedenti, che passerà alla storia con il nome di Prima Guerra Mondiale o Grande Guerra. Questa guerra si differenzia dalle precedenti per diversi motivi: innanzitutto, coinvolge non solo le grandi potenze europee ma anche quelle extra-europee come Stati Uniti e Giappone; prevede inoltre un enorme spiegamento di forze con l’utilizzo di nuove armi (armi chimiche, aerei, carri armati, sottomarini); è poi una guerra totale, nel senso che tutta la compagine degli Stati belligeranti (economica, amministrativa, politica) è al servizio bellico; infine, si avvale di imponenti campagne propagandistiche.

Le cause di questo conflitto, cominciato nel 1914 (ma a cui l’Italia aderirà solo l’anno successivo) sono da ricercarsi nella crisi dei rapporti internazionali europei, nonché nella rapida e potente ascesa della Germania a potenza navale (a scapito dell’Inghilterra) con ripercussioni anche sul mondo coloniale; non ultimi i movimenti nazionalisti e irredentisti, soprattutto in alcune zone strategiche dell’Europa (i Balcani, l’Alsazia e la Lorena, il Trentino e Trieste).

L’occasione per l’inizio del conflitto è data dall’attentato a Sarajevo, da parte di un indipendentista slavo, all’erede al trono austriaco Francesco Ferdinando: l’Austria manda immediatamente un ultimatum alla Serbia, la quale, non accettandolo, scatena la dichiarazione di guerra (28 luglio 1914).

Nel giro di pochi giorni scatta il sistema delle alleanze, che vede schierate da una parte Austria e Germania e dall’altra Inghilterra, Francia e Russia, che si mobilita in difesa della Serbia. La Germania a sua volta non perde l’occasione di invadere la Francia passando attraverso il Belgio e violandone così la neutralità, sancita da un accordo internazionale; la cosa suscita molto scalpore in Inghilterra, che scende in campo al fianco della Francia.

L’intenzione tedesca è quella di portare avanti una “guerra di movimento”, cioè rapida e veloce, contando su una forte organizzazione militare, ma il tentativo fallisce e il conflitto si rivelerà lungo ed estenuante, combattuto nelle trincee.

Dopo l’avanzata tedesca in Francia (fermata a soli 40 Km da Parigi sul fiume Marna) e il blocco continentale operato dall’Inghilterra grazie alla sua potente flotta, nel 1915 anche l’Italia entra in guerra. L’opinione pubblica è divisa fra “neutralisti” e “interventisti”, ma il governo si allea segretamente con la Triplice Intesa (Inghilterra, Francia, Russia) con il Patto di Londra (26 aprile 1915): secondo questo accordo, l’Italia si impegna nella guerra contro l’Austria e, in caso di vittoria, riceverà le terre irredente del Trentino, dell’Alto-Adige, Trieste, Istria e la città di Valona in Albania; il 23 maggio l’Italia entra in guerra.

Anche sul fronte italo-austriaco il conflitto si presenta subito lento, terribile, crudele, combattuto essenzialmente nelle trincee scavate nelle montagne del Friuli da soldati reclutati fra le fasce più povere della popolazione.

Il 1917 vede due cambiamenti che risulteranno determinanti per il successivo andamento della guerra: da un lato, l’ingresso nel conflitto degli Stati Uniti a fianco dell’Intesa e contro la Germania; dall’altro, il ritiro della Russia, impegnata entro i propri confini con la Rivoluzione.

Per l’Italia è un anno duro e buio: l’offensiva austriaca si fa sempre più pressante e l’esercito italiano subisce una pesante sconfitta a Caporetto (24 ottobre). I disagi e le difficoltà creati dalla guerra hanno ripercussioni importanti anche sulla vita economica e sociale del paese, si verificano scioperi e manifestazioni, e il governo è costretto a fare grandi promesse ai soldati per risollevarne il morale ed evitare defezioni e ammutinamenti (per es., garantire la terra ai contadini, una volta finita la guerra).

Il 1918 è l’anno decisivo e conclusivo del conflitto: sul fronte franco-tedesco, i francesi riescono a ottenere la vittoria; sul fronte italo-austriaco, l’esercito italiano, guidato da un nuovo generale, Armando Diaz, riesce a conquistare Trento e Trieste, giungendo così all’armistizio con l’Austria (firmato il 4 novembre) e quindi alla pace.

Nella Conferenza di Pace, che segue la fine del conflitto e che si tiene a Parigi, i paesi perdenti vengono duramente penalizzati (soprattutto la Germania con il Trattato di Versailles) e prevalgono gli interessi delle due potenze europee, Francia e Inghilterra. Per quanto riguarda l’Italia, le vengono concessi i territori del Trentino, dell’Alto-Adige, Trieste e l’Istria, grazie allo smembramento dell’impero austro-ungarico, da cui nasceranno nuove realtà territoriali e politiche (anche se non sempre rispettose delle varie etnìe): Ungheria, Cecoslovacchia e Jugoslavia.

Per l’Italia rimane, però, in sospeso la questione della città di Fiume: il trattato di pace non ne prevede l’annessione alla penisola e nel settembre del 1919 un gruppo di volontari guidato dal poeta Gabriele D’Annunzio prende possesso della città instaurandovi un vero e proprio governo detto “reggenza del Carnaro”. In seguito, Fiume diventerà città libera con il trattato di Rapallo, stipulato fra Italia e Jugoslavia.

La guerra si conclude quindi per l’Italia come un prolungamento dell’epoca risorgimentale e dà al nostro paese un aspetto più vicino a quello odierno; tuttavia, a livello internazionale le soluzioni dei vari trattati di pace risulteranno poco rispettose nei confronti delle identità nazionali dei diversi popoli europei e saranno fonte di nuovi conflitti.




Luca 12,54

54 Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. 55 E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. 56 Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?



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08/03/2007 15:53
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Cioè,lui dice che in effetti,ufficialmente,è iniziato tutto per la morte di questo nobile ma è sicuro che questo è solo un paravento e che la verità è sicuramente un'altra. . . ma non riesce a capire quale sia



Non sono ancora riusciti a capirlo neanche gli storici perché scoppiò quella guerra...
15/03/2007 13:57
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dovevailmondo.splinder.com/
IL QUARTO REICH

MARTEDI 14 Febbraio 2007

5000 tra uomini e donne più potenti dell'America, hanno partecipato alla conferenza annuale dell'AIPAC (associazione dei sionisti americani) e i futuri candidati alla presidenza in america, Obama e Hillary Clincton, hanno partecipato per fare il giuramento solenne di fronte a loro; di non tradire mai israel, mentre centinaia di manifestanti ebrei anti-sionisti, fuori dalla sala della conferenza, manifestavano contro israel.

Niente di eccezionale questo anno!?! si tratta del solito radunno dei sionsti !?! eppure una cosa importante è successo comunque:

I 5000 sionisti più potenti del mondo, i padroni delle multinazionali americane che controllano gran parte dell'economia mondiale, hanno stabilito due "nuovi ordini" alla classe politica e all'economia americana e al mondo;

In primo luogo, hanno fatto ritirare la decisione dei democratici, di porre limiti a Bush sull'uso dello strumento militare contro l'Iran, i democratici, sotto la diretta presione dell'AIPAC, hanno ritirato la loro proposta con la quale intendevano limitare il potere decisionale di Bush sulla probabile guerra all'Iran(Bush aveva comunque avvertito che metterà il sue veto su questa proposta e né ha la facoltà secondo la costituzione americana) e quindi, finanziando ulteriormente la guerra con altri 100 miliardi di dollari, senza fare nessun cenno nella legge del rifinanziamento alle prossime guerre, i democratici (cioé la maggioranza del congresso)hanno dato la carta bianca a Bush, ripeto; come li era stato chiesto direttamente dall'AIPAC.

Fin qui sembra poco, infatti si tratta dell'Iran e figuriamoci cosa potrà mai importare agli occidentali di un'altra guerra nel medioriente, importante che ora se l'Iran viene attaccato, l'israel viene protetto dai soldati europei stabilizzati in Libano, o no !?!

Ma ciò che fa la vera differenza tra questa conferenza e quelle del passato è il fatto che, l'AIPAC ha deciso di far pressionbe sulla "cassa di risparmio dei pensionati americani" che è uno dei maggiori investitori nella economia mondiale , la "Cassa di risparmio dei pensionati americani" (una sorta di INPS americano) deve ora ritirare i propri investimenti da qualsiasi settore o compagna che lavora con l'Iran.

Il risultato di una decisione del genere sarà che , quasi la totalità delle compagne e industrie europee ed asiatiche che lavorano con l'Iran, in molti settori anche civili; dal tessile al petrolio e dagli elettrodomestici alle automobili (ad esempio in Italia, solo per quanto riguarda l'ENI, questa compagna ci rimetterà un bel pezzo della propria economia) ora devono lasciare i loro interessi nel lavorare con l'Iran, altrimenti suberanno delle sanzioni (stabiliti da chi se non dal sionismo internazionale) senza che ciò sia stabilito da una risoluzione dell'ONU(cosa è questo se non un golpe contro il diritto internazionale !?!).

Quindi, se la "cassa di risparmio dei pensionati americani" accetta questa proposta (che come al solito di quelle dei sionisti, non si può rifiutare) , l'economia mondiale, da ora in poi sarà controllata totalmente e direttamente dal sionismo internazionale.

Si potrebbe dire dunque che: IL GIORNO 13 FEBBRAIO 2007, DURANTE LA CONFERENZA DELL'AIPAC A WASHINGTON, PER LA PRIMA VOLTA E A LIVELLO GLOBALE, E' STATA ORGANIZZATA UN GOLPE BIANCA E SILENZIOSA E COSI, E' NATA IL QUARTO REICH PERCHE' IL SIONISMO INTERNAZIONALE, IL LATO OSCURO DELL'OCCIDENTE, HA PRESO NELLE PROPRIE MANI IL CONTROLLO TOTALE DELL'ECONOMIA E DELLA POLITICA MONDIALE.

quando lo racconterete ai vostri nipoti di come tutto ciò divenne possibile, se avete letto questo post, ricordatevi di dire loro; eppure qualcuno né parlava ancor prima che diventasse evidente a tutti, ma nessuno lo ascoltò.


21/03/2007 15:40
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6 APRILE: DODICI ORE DI FUOCO CONTRO L’IRAN?

di Carlo Benedetti

E’ guerra? La Russia lancia l’allarme: gli americani si preparano ad attaccare l’Iran alle 4 del mattino del 6 aprile. Bombarderanno per dodici ore, sino alle 16. L’operazione, in codice, si chiamerà “Bite”, che vuol dire “Morso”. E cioè un “mordi e fuggi” durante il quale la potenza bellica statunitense dovrebbe scaricare sull’Iran le sue bombe e i suoi missili colpendo 20 obiettivi e precisamente quei centri dove si trovano le attrezzature per l’arricchimento dell’uranio e gli istituti di ricerche scientifiche e militari. All’operazione prenderebbero parte squadriglie di B-52 di stanza nella base di Diego Garcia (44 chilometri quadrati, nell’atollo delle Chagos nell’Oceano indiano). A questi aerei – dotati di missili – sarebbe affidato il primo colpo. Seguirebbero poi altre ondate con aerei provenienti da altre basi americane presenti nell’area. In particolare – oltre a quelle del Golfo Persico – anche quelle dell’Afghanistan. Mobilitate, sin da queste ore, anche le navi americane e i sottomarini. E in stato d’allerta si troveranno le truppe statunitensi che in questo momento occupano l’Iraq. A cadere sotto i colpi degli Usa sarebbero quindi quelle strutture iraniane già note agli ispettori dell’Onu. Sarebbe risparmiata, per ovvii motivi di relazioni internazionali, la centrale di Buscher che l’Iran sta realizzando in collaborazione con la Russia.

Queste, in sintesi, le “notizie” che apprendiamo direttamente da Mosca e precisamente da una redazione solitamente bene informata, quella del settimanale Argumenti nedely (Argomenti della settimana). E’ appunto nella prima pagina di questo periodico che compare oggi il titolo drammatico relativo allo scenario che si annuncia: “L’Iran sarà “morso” alle 4 del 6 aprile”.
L’autore del servizio – Andrei Uglanov – mostra di possedere notizie di primissima mano. In pratica, direttamente dall’intelligence del Cremlino, dai servizi di sicurezza e dagli ambienti dello Stato maggiore della Russia. Uglanov rende anche noto che la dirigenza russa ha già provveduto ad informare Teheran sottolineando che Mosca non interverrà. “La Russia – nota il giornalista – ha già fatto presente più volte all’Iran di attenersi alle proposte della commissione internazionale sull’energia atomica; e se Teheran non vuole accettare trattative in merito il nostro Paese non può trovarsi coinvolto in un’avventura tragica. La Russia non può partecipare ai giochi antiamericani”.

Sempre secondo la fonte russa, in conseguenza dell’attacco statunitense il programma nucleare dell’Iran verrà non solo fermato, ma praticamente annullato. E se Teheran vorrà ricominciare dovrà impegnarsi per avere i primi risultati solo tra sette anni.
Mosca fa comunque presente che dinanzi all’attacco americano si avrà un’immediata risposta iraniana. L’aviazione di Teheran – nota il giornalista russo – ha in dotazione aerei di produzione sovietica che sono in grado di contrattaccare. Ma il paese non ha missili capaci di fermare le incursioni americane. Il pericolo è, quindi, quello di un conflitto lampo che causerà gravissime conseguenze per la popolazione e lascerà il paese piegato soprattutto per l’immediato futuro. I rischi sono tremendi. L’intera area già destabilizzata dalla guerra contro l’Iraq resterà segnata profondamente. Verrà sconvolto non solo l’assetto sociale interno, ma resterà colpito anche il settore energetico.

Intanto il presidente iraniano Ahmadinejad dichiara che il suo Paese non è intenzionato ad abbandonare le attività nucleari "sensibili". ''La nazione iraniana – dice nel corso di una manifestazione nella provincia di Yazd - controlla il ciclo della combustione nucleare e non tornerà indietro''. Ricorda poi che Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania si sono accordati su nuove sanzioni nei confronti della Repubblica islamica dell'Iran per il suo rifiuto di sospendere le attività legate all'arricchimento dell'uranio. Sanzioni che prevedono il blocco totale delle esportazioni di armi iraniane, l'ampliamento della lista delle personalità e delle organizzazioni i cui averi devono essere congelati visti i legami con le attività nucleari del paese, nonché il blocco dell'assistenza finanziaria nei confronti dell'Iran tranne che per ragioni umanitarie. Ahmadinejad, mette in guardia quindi le grandi potenze dall'approvare ulteriori sanzioni economiche contro Teheran per il suo programma nucleare, minacciando conseguenze non precisate. ''Avete già adottato sanzioni contro di noi e siamo diventati un Paese nucleare, ora provate ad approvare nuove sanzioni economiche, e vedrete quale sarà il prossimo passo''.

Intanto le potenze che conducono il confronto con la Repubblica islamica hanno già messo a punto le linee generali di una bozza di proposta per una nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che preveda nuove sanzioni, dopo che Teheran ha respinto le due precedenti risoluzioni che invitavano a sospendere l'arricchimento dell'uranio. Ma Ahmadinejad ribadisce che l'Iran non intende fare marcia indietro e afferma che lo stesso Consiglio di Sicurezza ''non ha alcuna legittimità tra i popoli del mondo''. ''Volete fermarci dal fare cosa?'', chiede rivolgendosi alle grandi potenze. ''Oggi - aggiunge - la nostra nazione è in possesso del ciclo completo del combustibile nucleare (cioè l'arricchimento dell'uranio) e anche se vi mettete tutti insieme e richiamate dall'inferno i vostri antenati, non sarete in grado di fermarci''. ''Non isolatevi ancora di più - aggiunge Ahmadinejad - provate ad adottare un'altra delle vostre risoluzioni, e vi troverete in guai anche peggiori''. Il presidente iraniano infine lancia un nuovo avvertimento a quanti nel Paese chiedono una linea più prudente: ''Nessuno - dice - ha il diritto di retrocedere anche solo di un centimetro rispetto ai diritti del nostro popolo''. Intanto gli Usa scaldano i motori. E se l’allarme lanciato da Mosca ha una base di verità, vuol dire che si è già all’ora X.

fonte: www.altrenotizie.org/alt/
21/03/2007 19:20
ma scusate, secondo voi gli americani glielo sbattono in prima pagina il minuto esatto quando attaccheranno?
21/03/2007 19:22
e poi magari gli lasciano pure 15 giorni per prepararsi.

21/03/2007 19:34
Post: 1
Registrato il: 04/03/2007
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Re:

Scritto da: rpp 21/03/2007 19.22
e poi magari gli lasciano pure 15 giorni per prepararsi.




a parte il fatto che si tratta di una notizia dalla Russia...credo che i servizi segreti russi DEBBANO tenersi informati su quelle che sono le mosse internazionali degli USA. Inoltre, guarda caso poco prima dell'attacco all'IRAQ i russi lasciarono il Paese, un pò come adesso con le basi nucleari iraniane...
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